Incredibile Casertana-Viterbese, caos Covid: "In campo in 9 e con la febbre"

La società campana aveva chiesto il rinvio avendo ben 15 giocatori positivi: al rifiuto della squadra avversaria è scesa in campo in inferiorità. Poi l'intervento dell'Asl che ha effettuato dei tamponi rapidi
Incredibile Casertana-Viterbese, caos Covid: "In campo in 9 e con la febbre"
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È iniziato con un ritardo di oltre un'ora il match di Serie C (girone C) tra Casertana Viterbese, poi finito 0-3. La partita doveva cominciare, allo stadio Pinto di Caserta, alle 17.30. La società campana, però, ha 15 giocatori positivi al Covid e, come si legge nella distinta di inizio gara, ha schierato in campo solo nove uomini, alcuni dei quali con decimi di febbre; il ritardo nell'inizio della gara sarebbe legato all'effettuazione di test rapidi ad alcuni giocatori della Casertana da parte dell'Asl. In una nota pubblicata in precedenza sul proprio sito, la squadra di casa ha denunciato di essere stata "costretta" a giocare a causa del rifiuto della Viterbese di rinviare la gara, preannunciando l'utilizzo di calciatori "febbricitanti, sebbene risultati negativi all'ultimo ciclo di tamponi. Un pericolo per se stessi e per gli altri". La Casertana ha confermato l'intervento della Asl anche con un tweet sul profilo ufficiale della società. La Viterbese era stata al centro di polemiche riguardanti il Covid già a novembre scorso, quando venne esonerato l'allenatore Agenore Maurizi, che era in isolamento domiciliare da circa 15 giorni perché risultato positivo al Coronavirus. La decisione, maturata dopo otto partite, venne giudicata da molti inopportuna.

Il comunicato della Casertana

Ecco il comunicato stampa integrale pubblicato dalla Casertana sul proprio sito:"Sono stati giorni difficili, carichi di paura e preoccupazione per tutti i tesserati della Casertana FC nonché per le proprie famiglie. Un gruppo di lavoro falcidiato e decimato da un virus pericoloso e subdolo. Ben 15 posiviti al Covid-19. Al cospetto di una situazione di questo tipo, le dinamiche di competizione ed agonismo dovrebbero lasciare spazio ad un’inevitabile presa di coscienza. Ed, invece, a poche ore dal calcio d’inizio del match valevole per la sedicesima giornata del campionato di Serie C, la Casertana FC è costretta a prendere atto del diniego della US Viterbese 1908 rispetto a quello che logica vorrebbe fosse un inevitabile rinvio della partita e che per la stessa Lega Pro non è ritenuto necessario. Nel rispetto dell’art 48 comma 3 delle NOIF che prevede “l’obbligo di schierare in campo la migliore formazione consentita dalla propria situazione tecnica”, la Casertana FC si vede costretta a scendere in campo contro la Viterbese con un numero inferiore di calciatori rispetto agli undici titolari; a ciò va aggiunto che alcuni di essi sono febbricitanti, sebbene risultati negativi all’ultimo ciclo di tamponi. Un pericolo per se stessi e per gli altri. Ci saremmo augurati un rispetto maggiore per i veri protagonisti di questo sport, coloro che vanno in campo ogni giorno e che danno da vivere alle proprie famiglie grazie a quello che è un vero lavoro. In un momento storico in cui si invitano, anzi si obbligano, i cittadini italiani a restare a casa, una squadra di calcio, falcidiata da un nemico invisibile, si vede costretta a scendere in campo a tutti i costi. Un segnale imbarazzante all’intera comunità. Alla luce di ciò la salute pubblica non diventa più priorità, ma passa in secondo piano rispetto ad altri interessi. Chiediamo scusa ai nostri tifosi, vittime impotenti come Noi al cospetto di una decisione che dire assurda è poco".

La risposta della Viterbese

La Viterbese ha chiarito la propria posizione con una nota di risposta: "La US Viterbese 1908, nel rispetto delle norme federali e dei protocolli sanitari vigenti, sarà regolarmente in campo per la sedicesima giornata del girone C. Si comprende il difficile momento della Casertana avendo già vissuto una situazione analoga prima della trasferta di Vibo Valentia ma è doveroso sottolineare che non spetta al club decidere sulla disputa o meno di un incontro".

La posizione della Lega Pro

Anche la Lega Pro ha diffuso un comunicato: ecco la versione integrale: "In relazione alla gara Casertana – Viterbese riteniamo opportuno evidenziare quanto segue.In base al comunicato ufficiale n. 54/L del 6 ottobre 2020, “DISPOSIZIONI GARE LEGA PRO – EMERGENZA COVID-19”, che riprende la regolamentazione approvata dal Comitato Esecutivo dell’UEFA il 3 agosto 2020, viene previsto al punto 2 che qualora vi siano meno di 13 calciatori della rosa della prima squadra che siano risultati negativi al virus SARS-CoV-2, su istanza del club interessato, la Lega potrà autorizzare il rinvio della gara e la riprogrammazione della stessa alla prima data utile. In tale conteggio, per prassi consolidata, devono essere presi in considerazione anche i calciatori squalificati e infortunati facenti parte della rosa della prima squadra. La società Casertana, all’esito dei test effettuati, risulta avere un totale di 16 calciatori negativi al virus SARS-CoV-2 facenti parte della rosa della prima squadra. Tale situazione non ha pertanto consentito il rinvio della gara.Da evidenziare che la deroga consentita dal punto 4 delle citate “DISPOSIZIONI GARE LEGA PRO – EMERGENZA COVID-19” che prevede per i club per “una sola volta nell’arco della stagione regolare del Campionato Serie C 2020-2021” la possibilità di chiedere il rinvio della gara qualora “quattro o più calciatori della rosa della prima squadra dovessero risultare positivi al virus SARS-CoV-2”, è stata già utilizzata dalla società Casertana in occasione della gara Bisceglie – Casertana che doveva essere disputata lo scorso 16 dicembre e che è stata rinviata a data da destinarsi proprio su istanza del club. Siamo purtroppo consapevoli delle gravi difficoltà che la pandemia sta generando alle nostre società, ma come Lega abbiamo il compito di applicare le regole in maniera uniforme per tutti i nostri club anche in situazioni come questa in cui tale compito è particolarmente gravoso. Ci sono stati confronti e collaborazione continua con i club e le Autorità.  La situazione che viviamo è complicata e puo’ presentare più casistiche: la garanzia può essere solo il regolamento Uefa che viene applicato".


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