Maradona jr.: "Chi ha ucciso mio padre la pagherà"

Parla il figlio di Diego: "Andremo a processo come parte lesa. Il Covid mi ha quasi ammazzato, ma appena starò meglio andrò a baciare mio papà. Mi ricordo quando mi raccontò il gol del secolo..."
Maradona jr.: "Chi ha ucciso mio padre la pagherà"© Bartoletti
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"Non poter ancora salutare mio padre è stata una difficoltà all’interno di un lutto che mi ha colpito fortemente. Io ho cercato per una vita di recuperare il rapporto difficile con mio padre, ce l’avevo fatta e poi è dovuto andare via. È stata una doppia sofferenza". Il dolore nelle parole di Diego Armando Maradona Junior, figlio del Pibe de Oro. "Sapere della morte di un padre nel letto d’ospedale, da solo, è stato difficile. Appena sarò pronto, perché ancora porto gli strascichi dovuti al Covid, che mi ha quasi ucciso qualche settimana fa, andrò a dare un bacio a mio padre" ha detto a Sky.

Maradona jr.: "Chi ha sbagliato la pagherà"

"Essendo ricoverato, gli ultimi giorni li ho seguiti molto poco, ero attaccato ad una maschera per respirare. Ma c’è un’indagine in corso, con i miei fratelli e le mie sorelle andremo a processo come parte lesa e se c’è stata incuria o se qualcuno ha responsabilità sulla morte di mio padre, la pagherà" ha aggiunto.

Maradona jr. e l'aneddoto sul gol del secolo

"Quello che mi sta aiutando a migliorare il mio umore è che io sono stato felice negli anni con mio padre, abbiamo parlato di calcio, visto il Napoli, commentato l’Argentina, siamo andati allo stadio insieme. Di aneddoti ce ne sono tanti. Una volta gli ho detto: 'Papà mi devi dire come hai fatto a fare il gol all’Inghilterra'. La curiosità mi mangiava. Mi raccontava il 'gol del secolo' con una semplicità incredibile, come se bevesse un bicchiere d’acqua. Lui era speciale, lo capii in quel momento" ha raccontato il figlio di Diego.

Maradona jr. e i due amori del papà

"Lui era dubbioso sulla gestione Scaloni dell’Argentina, ultimamente invece aveva cambiato idea. I suoi due amori nella vita sono stati l’Argentina e il Napoli. Vedere una partita con lui del Napoli, sentirlo gridare in napoletano per un gol, è stata una cosa meravigliosa. Quando ci siamo riavvicinati ci siamo detti una cosa: pensare al passato era inutile. Lui mi ha chiesto scusa tante volte, ma la nostra relazione era proiettata al futuro. Avevamo voglia che il futuro arrivasse. Abbiamo avuto una bellissima relazione, gli chiedevo consigli, gli telefonavo, mi spiegava, e non me lo aspettavo. Avevo paura, era complicato costruire un rapporto bello in poco tempo, ma ce l’abbiamo fatta" ha concluso.


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