SAN ISIDRO (ARGENTINA) - Due nuovi indagati nell'inchiesta sulla morte di Diego Armando Maradona. Si tratta di Nancy Forlini, dirigente della compagnia assicurativa che si occupava della copertura clinica del Pibe de Oro e Mariano Perroni, impiegato della Medidom, società che gestiva il personale all'interno dell'abitazione dell'ex calciatore. Secondo gli inquirenti, entrambi sono responsabili delle carenze mediche, strumentali e di personale, che sono state registrate nella gestione del ricovero casalingo di Maradona. Secondo la magistratura, Forlini e Perroni hanno poi indotto l'infermiera Dahiana Madrid (anche lei indagata) a dichiarare il falso nel primo interrogatorio, quando affermò che fu Maradona a rifiutare le visite, necessarie a rilevare i parametri vitali. In un secondo momento la Madrid confessò invece di non essere passata la mattina del 25 novembre, quando ci fu il decesso del Diez.
Gli indagati diventano sette
Forlini e Perroni portano dunque il numero degli indagati a quota sette, aggiungendosi a Leopoldo Luque, alla psichiatra Agustina Cosachov, allo psicologo Carlos Diaz e agli infermieri Ricardo Almiron e Dahiana Madrid. L'otto marzo gli indagati dovranno rispondere del loro operato alle domande di un'apposita commissione medica, che avrà il compito di valutare eventuali responsabilità del personale specializzato. Infine, è stata ordinata una "nuova dichiarazione di testimonianza per Jana e Gianinna Maradona", convocate rispettivamente per giovedì e venerdì prossimi.