Maradona, archiviata la causa di Mavys Alvarez che lo accusò di violenza

La giustizia argentina non ha accolto le richieste della giovane cubana che ha conosciuto l'ex calciatore nei primi anni Duemila
Maradona, archiviata la causa di Mavys Alvarez che lo accusò di violenza
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Il caso che vedeva coinvolto il defunto Diego Armando Maradona e la giovane Mavys Alvarez è ufficialmente chiuso. Lo scorso due marzo la giustizia argentina aveva già archiviato tutto. Ora la Camera federale della città di Buenos Aires ha confermato che la vicenda è finita in prescrizione. Stando a quanto riferito, non vi è alcun elemento presentato dalla denuncia che consenta di sostenere il processo. A pesare su questa scelta finale il tempo trascorso: "Tenendo conto della pena più pesante prevista dai regolamenti indicati (da 15 a 20 anni di reclusione) e della data in cui sarebbe cessata l'accertamento dei fatti (19 gennaio 2002), si deve concludere che ad oggi è operato il termine di prescrizione dell'azione penale".

La causa contro Maradona era già stata archiviata

Il giudice Daniel Rafecas aveva disposto la chiusura del caso sei mesi fa, poiché gli eventi "sarebbero stati realizzati principalmente da Maradona , con la partecipazione secondaria del resto dei suoi collaboratori tra il 9 novembre 2001 e il 19 gennaio 2002". Il motivo principale per archiviare il caso, secondo Rafecas, è stato il numero di ostacoli presentati nell'indagine che impediscono un corretto processo a causa della morte di Maradona avvenuta il 25 novembre 2020 . "Qualsiasi azione penale nei suoi confronti è estinta ai sensi dell'articolo 59, comma 1, del codice penale", si legge nella sentenza. Al momento nessun commento è arrivato da parte della ragazza, che oggi ha 37 anni e ha conosciuto El Pibe de oro quando ne aveva sedici.

La denuncia di Mavys Alvarez

Mavys Alvarez ha sporto denuncia contro Diego Armando Maradona dopo la sua morte, in seguito alle apparizioni televisive in cui sosteneva di essere diventata cocainomane dietro la spinta dell'uomo, che aveva conosciuto a Cuba. "Posso parlare adesso perché sono morti sia Fidel Castro che Diego", aveva spiegato, raccontando di essere stata violentata e picchiata dallo sportivo con la complicità di alcuni collaboratori, che oggi sono stati tutti prosciolti dalle accuse. "Mi ha coperto la bocca, mi ha violentato. Non voglio pensarci troppo. Ho smesso di essere una ragazza, tutta la mia innocenza mi è stata rubata. Smetti di vivere le cose innocenti che una ragazza di quell'età dovrebbe sperimentare", aveva confidato.


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