TORINO - Un supereroe chiamato Iceman sta planando sulla Juve. L’uomo di ghiaccio, il bomber che sotto porta non trema e che proprio grazie alla sua proverbiale freddezza negli anni si è guadagnato un soprannome da film Marvel, sta per conoscere la sua nuova casa. Dopo aver detto alla Signora «sì, lo voglio», il centravanti ha risistemato la valigia che aveva appena disfatto una volta eliminato dalla Gold Cup con il Canada, ha interrotto le vacanze americane di questi giorni e già stamattina raggiungerà Torino per sottoporsi alle visite mediche. Alla Continassa l’ex Lilla verrà accolto come una star. Il suo non sarà un blitz di poche ore, perché David qui vuole mettere radici e scrivere una nuova pagina di storia. Dal JMedical, dopo i test di rito, raggiungerà l’ufficio di Damien Comolli. Il direttore generale, rientrato ieri in Italia insieme alla squadra dopo le fatiche del Mondiale per Club, lo attende con il contratto da firmare: è un quinquennale da 6,5 milioni netti a stagione più bonus - tra i tanti, c’è quello in caso di vittoria dello scudetto - impreziosito da circa 15 milioni di commissioni tra premio alla firma e parte da destinare agli agenti che hanno oliato i meccanismi della trattativa, trasferendo a parametro zero un calciatore che di milioni ne vale almeno 50. La fumata bianca è arrivata due giorni fa, eppure un’intesa di massima era stata già trovata il 23 giugno durante l’incontro tra il dirigente francese, l’attaccante e i suoi procuratori. Tra ingaggio e cartellino David sarebbe costato almeno 125 milioni in 5 stagioni, mentre la Juventus se l’è assicurato con un investimento complessivo da poco più di 75, cioè 15 l’anno. Considerato che il ribelle Vlahovic nella passata stagione è costato alla Juve più di 38 milioni e nella prossima sfonderà quota 40, l’affare risulta quanto meno intrigante. David è il regalo Champions per Tudor, che adesso sogna un attacco atomico con Kolo Muani (sta facendo pressioni sul Psg per restare) e Yildiz, che rinnoverà fino al 2030. Poi ci sono Dusan, destinato a vivere l’ultimo anno di contratto da separato in casa, Koopmeiners, che dovrà necessariamente passare da un trattamento di benessere per ritrovare lo smalto perduto, e Nico Gonzalez, se la Juve non dovesse ricevere offerte. Il reparto verrà rinforzato con un ulteriore fantasista nel caso in cui l’avventura di Conceiçao s’interrompesse, mentre a completare la sessione appena iniziata dovrebbero essere gli ingressi di un difensore (Laporte resta il preferito) e di un esterno per far decollare il 3-4-2-1.
Juve, salgono le quotazioni si Sancho
Queste sono le ore di David, ma anche di Sancho, l’ala che la Juve trattò già dodici mesi fa. Per Cisco il Porto continua a chiedere 30 milioni e Comolli sta valutando se un investimento di questa portata non sia più conveniente effettuarlo per un calciatore di 25 anni, quindi nel pieno della sua maturazione tecnico-tattica, abituato ai ritmi del campionato inglese e già con un ricco palmares alle spalle. Ecco perché radiomercato segnala in crescita le quotazioni di Sancho, che ha concluso il prestito al Chelsea ed è rientrato al Manchester United, disposto a venderlo per una cifra vicina ai 30 milioni. Siccome i Red Devils sono alla ricerca di un centrocampista, ieri è spuntata l’ipotesi di uno scambio alla pari: Jadon a Torino e Douglas Luiz, che alla Juve è stato un fantasma ma in Premier ha ancora tanti estimatori, a Manchester. Lo United ci sta pensando, anche perché il suo calciatore pare avere in testa solo la Signora, dicendosi tra l’altro disponibile a ritrattare sullo stipendio da 10 milioni netti che i Red Devils dovrebbero garantirgli fino al 2026. A differenza di Vlahovic, a un anno dalla scadenza Sancho considera più allettante la possibilità di guadagnare di meno avviando però un ciclo pluriennale in un altro club di primissima fascia.