Playoff, Italia-Svezia 0-0: azzurri fuori dal Mondiale 2018

Gli azzurri non riescono a ribaltare l'1-0 dell'andata
Playoff, Italia-Svezia 0-0: azzurri fuori dal Mondiale 2018© ANSA
Patrizio Cacciari
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 MILANO - 1930, 1958, 2018. Per la terza volta nella storia la Nazionale italiana è fuori dai Mondiali di calcio. Niente effetto San Siro, nella partita di ritorno Italia-Svezia termina 0-0. Gli azzurri pagano le scelte di Ventura, confuso e contraddittorio nelle due formazioni decisive schierate nei play off contro gli scandinavi. Un danno incalcolabile per la Federazione, per il movimento e per tutto l'indotto. Andranno fatte delle valutazioni e delle scelte drastiche. Le responsabilità di un simile fallimento dovranno essere valutate a freddo, quando le lacrime si saranno asciugate.

 SCELTE - Le scelte di Ventura sono quelle trapelate alla vigilia. Ancora fuori Insigne, dentro Gabbiadini e Jorginho per Belotti e De Rossi nel confermato 3-5-2. Primo tempo ricco di emozioni: un rigore non concesso all'Italia per una evidente spinta su Parolo, due negati alla Svezia: il tocco di mano prima di Darmian e poi di Barzagli sono netti. Si fa male Johansson, autore del gol all'andata, costretto a uscire in barella. Non funziona la tattica dei lanci lunghi affidati a Bazargli e Chiellini, poi dopo 25 minuti sale in cattedra Jorginho, decisamente il migliore degli azzurri, e l'Italia comincia a costruire occasioni. La più ghiotta al 40' è sui piedi di Immobile, bravissimo a girare alle spalle della difesa svedese, sfortunato nella conclusione, smorzata dal portiere Olsen. Si fa male anche Bonucci, che prende una botta al ginocchio, ma il capitano del Milan stringe i denti e resta in campo. Ci provano anche Candreva, Parolo e Florenzi, ma la mira non è quella giusta. Si va al riposo a reti bianche.

CAMBI - Nessun cambio nella ripresa, anche se San Siro applaude Insigne che intanto si scalda a bordo campo. Pronti via e Lustig stende con una ginocchiata nello stomaco Darmian in piena area, ma l'arbitro Lahoz fischia un precedente stop con la mano , inesistente, del giocatore dello United. Al 53' Florenzi ci prova in acrobazia sul cross ancora di Darmian, ma il pallone finisce fuori di un soffio. Quando manca mezz'ora alla fine Ventura getta nella mischia Belotti ed El Sharaawy, Bonucci invece getta la maschera dopo un recupero generoso e suona la carica. Immobile con il piattone non trova lo specchio. Ancora Florenzi, complice una deviazione, per poco non trova l'angolino su cross di esterno destro. A un quarto d'ora dalla fine entra Bernardeschi al posto di Candreva, l'Italia tenta il tutto per tutto ma il pallone non entra e gli azzurri perdono fiducia.  E' un assedio: El Shaarawy prima, Parolo poi, Jorginho alla fine, niente da fare. Finisce 0-0. Azzurri in lacrime, pubblico incredulo, Ventura non si presenta nemmeno ai microfoni della Rai.

RIFONDAZIONE - Finisce qui la storia azzurra di tanti campioni: Buffon, Barzagli, probabilmente De Rossi. Servirà una rifondazione, una ventata di freschezza, una Nazionale che dovrà ritrovare un'identità, quella a cui inspiegabilmente abbiamo rinunciato durante le qualificazioni.

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