Milinkovic: «Futuro? Torno e parlo con la Lazio. Juventus il top»

Intervista al gioiello biancoceleste: «Sentire che valgo 150 milioni mi dà la spinta a cercare di fare sempre di più»
Cristiano Sala e Andrea Santoni
3 min

INVIATI A MOSCAMilinkovic-Savic, è già finita. In fondo a una serata amara. Anche se la Serbia ci ha provato.

«E’ vero, abbiamo avuto un inizio di secondo tempo importante. I nostri primi venti minuti sono stati buoni, giocati con una buona pressione».

Però non siete riusciti a segnare.

«E’ quello che ci è mancato: fare gol. Invece il Brasile è uscito fuori, e su calcio d’angolo ha segnato il 2-0 ci ha ammezzato nella testa. Lì è finito tutto, la partita si è chiusa in quel momento».

(…)

Ora arriva per lei il momento delle scelte. Era stato chiaro, prima di partire: si decide dopo la Russia. Adesso ci siamo.

«Ma ancora non ci penso. Ora mi servono alcuni giorni di riposo. Voglio staccare. Una cosa ve la confesso: non guarderò calcio, questo è sicuro, sicuro, sicuro. Dopo vediamo quello che può succedere».

Qual è la situazione?

«Ho un contratto con la Lazio. Per prima cosa, io torno lì di certo e vedo, se rimanere o andare via».

E chi decide?

«Il presidente e Igli Tare. Aspetto di incontrarli e parlare con loro. Così verranno prese le decisioni su di me».

Ma che effetto le fa sapere di essere valutato 150 milioni?

«L’effetto è quello di una grande motivazione, di cercare di fare meglio ogni partita e in ogni occasione. Tutti giorni leggo di squadre interessate a me. Anche questa è una spinta in più».

Si parla di Real. E si parla di Juve. Per lei cos’è la Juve?

«E’ il top in Italia. Lo dicono gli scudetti vinti, le coppe Italia. Di certo è una grande squadra».

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