Lazio, convincere Milinkovic-Savic è il sogno di Inzaghi

Poche possibilità di trattenerlo, ma resta uno spiraglio in attesa dell’incontro. Il tecnico in pressing sul centrocampista, sta provando a farlo rimanere un altro anno: con il club biancoceleste per crescere ancora e la sua guida l’aiuterebbe. E’ l’ultimo assalto al serbo
Fabrizio Patania
3 min

ROMA - Difficile trattenerlo, non impossibile. Uno spiraglio resta, non solo legato alle offerte, non ancora così ricche per far saltare il banco e salire sulla luna con Lotito. Il desiderio estivo di Inzaghi si chiama Milinkovic Savic. Convincerlo a restare per un altro anno alla Lazio, ecco il sogno di Simone, entrato in pressing sul serbo. Uno, due, tre messaggi. Anche una telefonata. Perché a 23 anni il suo percorso di crescita non è concluso e la prossima stagione sotto la guida del mister lo aiuterebbe a completarsi. Glielo ha detto, sta provando a stimolarne l’orgoglio, a garantirne la crescita, a farlo riflettere dal punto di vista dei sentimenti e del campo. Poche possibilità, ma vale la candela provarci. E in fondo Inzaghi ha qualche buona carta da giocarsi. Perché per un potenziale fuoriclasse, già valutato 150 milioni, deve contare il percorso tecnico, non solo lo stipendio, per quanto sia complicato resistere ed evitare giramenti di testa se ti offrono uno stipendio tre o quattro volte superiore a quanto prenderesti oggi. E chi ha scelto in età ancora acerba di lasciare la “comfort zone” della Lazio, o forse solo l’ombrello protettivo di Simone, alla resa dei conti l’ha scontata. Prendete Keita Balde: non ha certo incantato al Monaco, colpi a intermittenza, dentro un campionato molto meno tattico rispetto a quello italiano, e tanta panchina con Jardim. Non parliamo di Hoedt, un mezzo fiasco al Southampton. E persino Biglia, che certo non è più un fanciullo, lontano dalla Lazio si è perso, protagonista di una stagione anonima al Milan, un fantasma con l’Argentina al Mondiale. Simone, l’estate scorsa, aveva provato a farlo ragionare prima di tuffarsi su Leiva, l’altro Lucas, decisamente più consistente e brillante.

SPIRAGLIO - Ora sta tentando l’impresa disperata con Milinkovic. Inzaghi può aiutarlo a diventare grande e se proprio Sergione vuole andar via, rimandi tra dodici mesi l’appuntamento con la gloria e i top player della Champions.

Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna del Corriere dello Sport-Stadio
 


© RIPRODUZIONE RISERVATA