Italia, un'altra disfatta: è di nuovo fuori dal Mondiale!

Gli azzurri perdono incredibilmente in casa contro la Macedonia del Nord e falliscono per la seconda volta di fila il Mondiale. Tante occasioni per la squadra di Mancini, che spreca troppo. Trajkovski decide nel finale
Italia, un'altra disfatta: è di nuovo fuori dal Mondiale!© LAPRESSE
Simone Zizzari
5 min

L’11 luglio scorso festeggiavamo per le strade d’Italia la conquista di un Europeo incredibile. Otto mesi dopo le notti magiche si sono trasformate in un incubo. Altro che finale con il Portogallo: l’Italia perde in modo incredibile contro la Macedonia e per la seconda volta di fila vedrà un Mondiale dal salotto di casa. Un’eliminazione incredibile, talmente inattesa da risultare sbalorditiva. Un’Italia fiacca, confusionaria, poco cattiva, terribilmente fragile in avanti e capace di subire un gol nel finale da un’avversaria nettamente più debole. Un silenzio irreale ha avvolto Palermo, davanti ad un pubblico incredulo che finalmente ha potuto riempire al 100% gli spalti. Doveva essere una serata di festa, si è trasformata in un’altra Italia-Svezia. Anzi ancora peggio visto che a questa sfida ci arrivavamo da Campioni d’Europa in carica. Mancini alla vigilia aveva provato a rassicurare tutti: “Andremo al mondiale per vincerli”. Lo spettacolo in Qatar lo vedremo da spettatori. Una fastidiosa abitudine, ormai.

Italia, tante occasioni fallite

II primo tempo dell’Italia è tutto all’attacco, come da pronostico. I problemi sono due: da un lato la difesa della Macedonia che fa densità in area e non lascia spazi giocabili ad Immobile, l’altra è l’attacco azzurro che non riesce mai a finalizzare la qualità dello sviluppo dei centrocampisti. Il risultato è una partita che l’Italia cerca  ripetutamente di sbloccare dalle fasce - con Insigne e Berardi tra i più attivi - senza però riuscirci. La voglia c’è ma mancano la lucidità e gli strappi dei giorni migliori. La stanchezza di alcuni giocatori cardine è un dato di fatto, a cominciare da Barella. Verratti prova a disegnare calcio ma i suoi compagni non lo seguono. Gli azzurri inanellano una serie importante di conclusioni ribattute sistematicamente dai difensori macedoni. L’Italia raccoglie anche nove calci d’angolo e sviluppa tantissimo gioco dalle fasce ma manca in modo evidente la precisione al momento di finalizzare come alla mezz’ora quando Berardi si divora la più clamorosa palla gol della partita. Dopo un rinvio rasoterra errato da parte del portiere macedone, l'attaccante del Sassuolo si ritrova la palla sul sinistro al limite dell’area ma non angola abbastanza, così da consentire l'intervento di Dimitrievski che rientra velocemente tra i pali salvando la sua squadra. L’incredibile occasione fallita da Berardi ha almeno il merito di scuotere gli azzurri che ci provano con Insigne dal limite e con Immobile da posizione defilata: entrambe le occasioni però non si concretizzano. La Macedonia resiste e ringrazia gli avversari, incapaci di sfruttare alcune evidenti imprecisioni in fase di uscita. Nel finale di primo tempo gli ospiti hanno anche una chance con Trajkovski che scalda i guantoni dell’attento Donnarumma. Il primo tempo finisce così senza gol realizzati e con tanti rimpianti per l’occasione fallita da Berardi.

La beffa di Trajkovski arriva nel finale!

Nella ripresa si riparte con gli stessi undici. L’Italia ricomincia da dove aveva finito, spingendo senza la dovuta lucidità e puntando spesso sull’imprevedibilità di Berardi troppo confusionario. C’è troppa lentezza e prevedibilità nella manovra. Verratti al 64’ innesca Berardi in area macedone ma la sua conclusione a colpo sicuro viene deviata in modo decisivo da Alioski in angolo. Mancini scuote la testa insoddisfatto e decide di togliere Insigne per inserire Raspadori. Gli attacchi azzurri si fanno sempre più confusi e permettono alla Macedonia una gestione difensiva più serena. Al 77’ è l’ora di Tonali e Pellegrini per Immobile e Barella. L’Italia si ritrova con Pellegrini e Raspadori in avanti. I nuovi entrati hanno subito due occasioni ma non hanno la necessaria cattiveria per infilare il vantaggio. Il pubblico del Barbera prova a spingere gli uomini di Mancini che continuano però ad avere enormi difficoltà a costruire palle gol importanti. Nel finale c’è spazio anche per Joao Pedro e per Chiellini al posto dello stravolto Berardi e dell’acciaccato Mancini. I supplementari sembrano ormai alla porta quando al 91’ arriva la più clamorosa delle beffe. Da un rilancio senza pretese della difesa macedone è Trajkovski a controllare la palla col petto all'altezza della trequarti avversaria e a scaricare verso Donnarumma un destro angolato e imparabile che si infila nell'angolino destro. E’ il vantaggio più incredibile che gela gli azzurri e li getta all’inferno. C’è giusto il tempo di vedere un goffo tentativo finale di Joao Pedro prima del triplice fischio che sancisce l’ennesima disfatta azzurra: per la seconda volta di fila l’Italia vedrà un Mondiale di calcio in tv.


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