Mondiali Qatar, nuova polemica: i tifosi stipendiati indignano i social

Gli organizzatori della Coppa del Mondo offrono dei 'pacchetti' ai fan delle nazionali partecipanti per promuovere il torneo iridato: i dettagli
Mondiali Qatar, nuova polemica: i tifosi stipendiati indignano i social
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Che il Mondiale in Qatar fosse una accurata operazione di marketing non è di certo una scoperta sensazionale che lascia senza fiato tifosi e addetti ai lavori ma ingaggiare fan che verranno regolarmente stipendiati per 'tifare' una specifica nazionale ha dell'incredibile. A sei giorni dall'inizio della chiacchierata Coppa del Mondo invernale, la prima della storia, impazzano le polemiche per i tifosi stipendiati: è questa l'ultima idea degli organizzatori dell'evento, ovvero offrire pacchetti che comprendono il biglietto aereo, l'albergo per almeno 14 giorni (estensibili se la squadra supera il girone eliminatorio), gli ingressi agli stadi e una diaria quotidiana per un ristretto gruppo di tifosi. La motivazione che si cela dietro la bizzarra offerta è a dir poco curiosa...

Tifosi stipendiati in Qatar: il retroscena

I fan che aderiranno all'iniziativa dovranno offrire all'evento qatariota una 'controprestazione': sarà compito dei tifosi infatti proporre un'ampia attività social attraverso la condivisione di foto, video e messaggi positivi sul Paese del Golfo con lo scopo di promuoverne l’immagine a livello internazionale (un 'Nation branding' a tutti gli effetti) e segnalare eventuali post negativi messi in rete da altri utenti delle piattaforme online. Ma non è tutto: i 'tifosi-influencer' dovranno assistere dal vivo alla cerimonia e alla partita di apertura del torneo che vedrà protagoniste Qatar ed Ecuador domenica 20 novembre (calcio d'inizio alle 17, ora italiana). I tifosi inoltre dovranno farsi riprendere e mostrarsi festanti. I pacchetti, già accettati da gruppi di quaranta persone, verranno presto estesi a tutte le nazioni partecipanti.


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