Top & Flop Mondiali, Valencia vola ancora

Il meglio e il peggio della Coppa del Mondo, giornata dopo giornata, fino al termine dei gironi di qualificazione. Si tratta di un commento... pagellato con queste voci: il miglior giocatore, il peggiore, il ct, la sorpresa, la delusione
Top & Flop Mondiali, Valencia vola ancora© Getty Images
Alberto Polverosi
4 min

Il meglio e il peggio del Mondiale, giornata dopo giornata, fino al termine dei gironi di qualificazione. Si tratta di un commento... pagellato con queste voci: il miglior giocatore, il peggiore, il ct, la sorpresa, la delusione.

Miglior giocatore: Valencia

Gioca in Turchia, nel Fenerbahce, ha 33 anni e già due record in questo Mondiale. Il primo, il più significativo: nessun giocatore ha segnato più di lui nella Coppa del Mondo dal 2014 (6 gol) a oggi, pur non partecipando a Russia 2018. Soltanto Messi e Ronaldo hanno realizzato lo stesso numero di reti gol nella fase a gironi del Mondiale in questo periodo. Il secondo: contro l’Olanda ha realizzato il sesto gol consecutivo in un Mondiale, come Eusebio, Paolo Rossi e Salenko. Ma soprattutto Enner Valencia è l’anima dell’Ecuador, è il giocatore che sintetizza al meglio il gioco della sua nazionale, un gioco tecnico e coraggioso e un’anima orgogliosa. In questo pezzo di stagione, Mondiali compresi, ha segnato 18 gol in 24 partite ufficiali. Una citazione anche per il salernitano Dia, a segno col Senegal.

Peggior giocatore: Depay

Non sta bene, si vede, ma Van Gaal continua a dargli minuti, mezz’ora contro il Senegal, tutto il secondo tempo ieri contro l’Ecuador. In queste due partite non abbiamo mai visto il vero Depay e nemmeno la sua controfigura. E’ un giocatore perso che tentenna in mezzo al campo, un giocatore intristito. Se col Senegal si era svegliato dal torpore nell’azione che poi ha portato al gol di Klaassen, contro l’Ecuador zero assoluto, non un tiro, non un passaggio illuminante, niente di niente. Un peso, non un vantaggio, per l’Olanda.

Il ct: Queiroz

Ha fatto il giro delle panchine di mezzo mondo prima di sedersi su quella dell’Iran. Non ha un compito facile il ct nato in Mozambico, le pressioni extracalcistiche sulla sua nazionale sono fortissime e lui in conferenza stampa non si può dire che sia convincente, tutt’altro. Ma in campo aveva bisogno di un riscatto completo dopo il terribile 6-2 incassato dall’Inghilterra e aveva solo una possibilità per riuscirci, battere il Galles che calcisticamente ha un’altra storia e altri giocatori. Ce l’ha fatta con un secondo tempo da applausi. È in piena corsa per la qualificazione.

La sorpresa: Usa

Al debutto era piaciuta soprattutto nel primo tempo contro il Galles, ieri non ha mai sofferto l’Inghilterra che aveva rifilato 6 gol all’Iran. Anzi, come qualità di manovra e di occasioni da gol ha fatto ancora meglio degli inglesi (traversa di Pulisic). Ha giovani interessanti come Musah e Weah e giocatori di eccellente livello tecnico come Dest, Pulisic e Adams, 23 anni, capitano di questa nazionale. Con 2 punti in classifica, però, si qualifica agli ottavi solo se batte l’Iran.

La delusione: Galles

Anche contro gli Usa non aveva entusiasmato. Messo sotto nel primo tempo sul piano del gioco e del risultato, aveva recuperato con una buona ripresa e con un gol su rigore. Stavolta è un tracollo. Contro l’Iran probabilmente non ha perso solo una partita ma forse anche la qualificazione. Con giocatori come Bale, James, Ampadu e Ramsey avrebbe dovuto fare di più e soprattutto meglio. Per cambiare il suo destino gli serve un’impresa: battere l’Inghilterra nell’ultima gara del girone, sperando che finisca in parità Iran-Usa. Per superare in classifica l’Inghilterra dovrebbe batterla con 4 gol di scarto...


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