L’incredibile record del tifoso canadese: “Vedo 41 partite e…”

Punta a stabilire il nuovo primato di partite dal vivo in un Mondiale: "Sono dipendente da questo torneo"
L’incredibile record del tifoso canadese: “Vedo 41 partite e…”© EPA
Roberto Maida
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INVIATO A DOHA (QATAR) - Si fa chiamare The World Cup Collector, il collezionista di Mondiali. Ognuno ha le sue manie: Lee Kormish ha 44 anni e viene dal Canada. Per la precisione da Saskatoon, una città lontana da tutto che prende il nome da una bacca della zona. Lee è un appassionato di calcio che a un certo punto ha deciso di scadenzare la vita in base alla Coppa del Mondo. Dove va lei, lui c’è. Lo abbiamo incontrato, dopo un lungo inseguimento attraverso i social media, allo stadio Lusail prima di Argentina-Messico: «Sono già alla tredicesima partita in questo torneo. Il mio obiettivo è entrare nel Guinness dei primati».
  
Quale record sta cercando di battere?
«Numero di partite viste dal vivo in un Mondiale. Il primato attuale è 32. Io conto di arrivare a 41 in Qatar, grazie alle brevi distanze tra gli stadi».
 
Quando ha cominciato la sua corsa?
«A Germania 2006. Questo è il mio quinto Mondiale. Nelle precedenti edizioni ho visto complessivamente 62 partite».
 
Un bell’impegno. Come riesce a gestirlo, tra trasferte e biglietti?
«In alcuni casi ho qualche amico che mi aiuta, trovo qualche accredito. Qui a Doha per esempio il comitato esecutivo del torneo mi ha sostenuto, conoscendo la mia passione».
 
Tutto gratis allora?
«Assolutamente no. Essere qui mi costa 10.000 dollari: i biglietti di semifinali e finali erano carissimi».
 
Di cosa si occupa, tra un Mondiale e l’altro?
«Fino a poco tempo fa lavoravo in una ditta di forniture di arredi. Adesso sono un arbitro di soccer, di calcio. Il nostro movimento è in grande crescita, sapete? Dopo le donne, anche gli uomini stanno crescendo. Che la nostra Nazionale sia tornata ai Mondiali dopo 36 anni la dice lunga».


 
Il calcio a che punto è arrivato nella classifica delle preferenze canadesi?
«Direi al quarto. Al primo posto resta l’hockey su ghiaccio, poi il football americano e il basket».
 
Ha una famiglia?
«Una compagna, Lesley. E due gatti. Non ho figli però. Questo obiettivamente mi facilita».
 
Cosa dice Lesley di questa passione?
«Mi supporta al 100 per cento».
 
Davvero?
«Per forza. Quando abbiamo cominciato a uscire, io le dissi subito una cosa: ogni quattro anni, per un mese non ci sono. Se è un problema, non possiamo andare avanti. Lei ha accettato. Se prendi un impegno all’inizio, quando la relazione ancora non è a un livello serio, non possono esserci discussioni dopo».
 
Come definirebbe la sua attività?
«Non è un’attività, è una dipendenza. Non posso stare senza la Coppa del Mondo».
 
Ha 44 anni, Lee: quanti Mondiali vede ancora davanti a sé?
«Non posso saperlo, non ho una risposta. Perché vedrò Mondiali fino a quando morirò». 


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