Polonia-Argentina, Lewandowski contro Messi: 1.434 gol in due

Quasi coetanei, 1.434 reti in due: Leo ha eguagliato Maradona, Robert ha spezzato il tabù mondiale
Polonia-Argentina, Lewandowski contro Messi: 1.434 gol in due
Roberto Maida
3 min

INVIATO A DOHA - Messi o Lewandowski? Ne resterà solo uno, probabilmente. È il primo spareggio tra assi di Qatar 2022. L’Argentina è più forte, è una delle favorite del torneo, ma per non rischiare sorprese dall’altra partita deve vincere, senza calcoli. La Polonia ha il vantaggio del doppio risultato: con un pareggio si qualifica per gli ottavi che le mancano dal 1986, quando ancora giocava Zibì Boniek e Maradona preparava la scalata all’ultimo Mondiale vinto dalla sua gente. È normale un po’ di tensione anche se Lionel Scaloni, ct dell’Argentina, minimizza e firma un patto con il popolo: «Quando ho visto il sorteggio del gruppo prevedevo che la qualificazione si sarebbe decisa all’ultim o turno e così è stato. Ma vi dico che vinceremo questa partita. Non ci proveremo: ci riusciremo». 

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Il gol di Messi contro il Messico ha liberato la squadra dalla paura. Ma i limiti nel gioco sono ancora evidenti. Ne è consapevole il ct della Polonia, Czeslaw Michniewicz, che ammette: «Mi è piaciuto come il Messico ha interpretato la partita con l’Argentina. Ero allo stadio e ho apprezzato la loro capacità di tenere lontani i pericoli». È un indizio. La Polonia giocherà più o meno allo stesso modo, con l’obiettivo di concedere poco. Di continuare, anzi: con Brasile e Marocco, è la nazionale che ancora non ha incassato gol. «Altra cosa è fermare Messi - continua Michniewicz - Leo in campo è come Alberto Tomba sulle piste da sci. Può saltare chiunque in slalom. Se tutti provano a fermarlo da tanti anni e lui continua a fornire gol e assist, è evidente che non è facile. Puoi preparare una partita come vuoi ma non puoi mai prevedere la giocata del fuoriclasse. Sarà uno stimolo affrontarlo».

L'altro

In conferenza gli chiedono: meglio lui o meglio Lewandowski? «Non sta a me giudicare e forse non è nemmeno importante. Non sarà un duello tra loro due ma una partita che coinvolge due squadre». Però il gol contro l’Arabia Saudita, il primo di sempre in un Mondiale, ha sbloccato psicologicamente Robert dopo il rigore fallito contro il Messico. Avere Lewandowski al cento per cento è un problema, per l’avversario. «Rispetto molto questo centravanti - sottolinea Scaloni - che segna un sacco di gol da tanti anni. Ma non facciamo paragoni con Messi, è un trabocchetto in cui non cado».

I numeri

Messi o Lewandowski? Si sfidano due giocatori quasi coetanei - Leo ha un anno in più - che in carriera hanno segnato complessivamente 1.434 gol: Messi è a 706 con i club più 93 con la Nazionale; Lewandowski insegue a 558 più 77. Messi viene da un filotto di sei partite consecutive in rete con l’Argentina e contro il Messico ha eguagliato Maradona a quota 8 reti mondiali. L’obiettivo del record di Batistuta, che è arrivato a 10, non è così distante. Ma occhio a Lewa, che con la Polonia viaggia a una media di oltre un gol ogni due partite (ne ha giocate 136). Gli mancava quello al Mondiale: ora non ha più incubi, solo sogni.


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