C'è anche l'Italia a Doha: ecco la missione militare

Il nostro governo ha speso 10,7 milioni per offrire al Qatar un contributo sulla sicurezza marittima, aerea e terrestre
C'è anche l'Italia a Doha: ecco la missione militare
Roberto Maida
2 min

INVIATO A DOHA - C'è anche una rappresentanza italiana a Doha. Oltre ai giocatori che sono nati nel nostro territorio, come il polacco Zalewski, il marocchino Cheddira e il francese Thuram, esiste una missione chiamata Orice che coinvolge il nostro contingente militare. E' costata 10,7 milioni di euro ed entra in un progetto di collaborazione tra il nostro governo e il Qatar.

Le forze armate italiane hanno schierato in Qatar circa 560 militari divisi in due task force. Una è la Joint Task Force Land, a guida Brigata “Sassari”, di cui fanno parte circa 380 uomini di esercito, marina, aeronautica e carabinieri. La seconda, invece, è la Task Force marittima a bordo del nuovo pattugliatore polivalente d’altura “Thaon di Revel” della Marina Militare. Entrambe le unità fanno capo al Comando Operativo di Vertice Interforze, guidato dal Generale Figliuolo.

Il compito è cooperare con il governo qatarino sulla sicurezza. In particolare l'esercito dispiega unità per la ricerca e neutralizzazione di ordigni esplosivi, per la difesa da attacchi o incidenti di natura chimica, biologica o radioattiva. La marina si occupa della sorveglianza dello spazio marittimo in prossimità della costa mediante l’impiego di sistemi a guida autonoma per il controllo sulla presenza di oggetti pericolosi sul fondo del mare e, in acque internazionali, con lo schieramento del Pattugliatore Polivalente d’Altura “Thaon di Revel” per garantire la sicurezza dei traffici marittimi. L’aeronautica contribuisce a garantire la difesa dello spazio aereo contro la minaccia dei mini e micro droni mentre i carabinieri si occupano di attività di consulenza alle forze di sicurezza del Qatar.

La missione è stata suddivisa in due fasi: quella preparatoria si è conclusa una settimana prima dell'inizio con l’ultima di una lunga serie di controlli chimico-radiologici effettuati in cinque degli otto stadi che stanno ospitando le partite. La seconda è esecutiva, day by day, per assicurare la disponibilità di assetti ad alta prontezza da impiegare su richiesta da parte del Qatar.


© RIPRODUZIONE RISERVATA