Oltre ogni immaginazione

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Oltre ogni immaginazione© EPA
Alberto Polverosi
3 min

A la domanda “cos’è lo spettacolo nel calcio di questi tempi?” la risposta è semplice: il Brasile. Calcio ballato, calcio disegnato, calcio fantasticato eppure calcio vero, dove magia e genio si mischiano e si fondono nel colore verde-oro. Lo hanno fatto per il loro grande padre, O Rei, che sta combattendo la sua più dura battaglia in ospedale, oppure lo hanno fatto per la gente che ancora si appassiona a questo gioco, ma quanto il Brasile ha mostrato nel primo tempo di ieri non si era ancora visto in Qatar. Giocano e ridono, segnano e ballano, si divertono e divertono. Poco più di dieci minuti per mettere fuori partita la Corea, altri venti per seppellirla, quattro a zero nel primo tempo con tre gol che svelano in modo definitivo la straordinaria e irraggiungibile qualità di questa squadra. Sommessamente aggiungiamo che la Corea ci ha messo qualcosa di suo, troppo vaga, leggera e scriteriata per affrontare una squadra di un altro pianeta, ma molto probabilmente sarebbe rimasta stritolata anche una formazione più avveduta. Il Brasile ieri era oltre immaginazione. Allora, le sorprese di Qatar 2022 sono finite? Lo sapremo solo oggi, dopo Marocco-Spagna e Portogallo-Svizzera, ma per il momento tutte le grandi, europee e sudamericane, sono ai quarti di finale. Solo per la Croazia gli ottavi sono stati complicati, il passo in avanti è esclusivamente merito di Livakovic, portiere della Dinamo Zagabria, il Toldo dei croati. Se il nostro Francesco diluì le sue prodezze fra partita e serie decisiva con tre rigori parati nella semifinale di Euro 2000 contro l’Olanda, Livakovic ne ha sventati tre tutti insieme nella serie finale contro il Giappone, squadra di stampo europeo, veloce, organizzata e combattiva. Ora lo sceicco sarà soddisfatto. Il suo Qatar è scomparso subito dall’orizzonte mondiale, ma nel giardino di casa si ritrova tutti i suoi super-pagati campioni parigini, l’argentino Messi, il brasiliano Neymar e il francese Mbappé, fra l’altro tutt’e tre a segno nei quarti (Neymar è arrivato a 76 gol nella Seleçao, solo uno in meno di Pelé). Lo hanno inventato apposta questo Mondiale calcisticamente assurdo per riunire il trio dei fenomeni almeno ai quarti e infatti eccoli qui. Dal prossimo turno il livello sale perché aumenta inevitabilmente l’equilibrio. In Russia, quattro anni fa, ai quarti arrivarono tre squadre che non appartenevano alla nobiltà del calcio mondiale, la Russia (eliminata ai rigori dalla Croazia), la Svezia (eliminata dall’Inghilterra) e il Belgio (di cui però erano note le nuove qualità e infatti arrivò terzo alla fine). Stavolta c’è la possibilità di ritrovarsi ai quarti di finale senza un... errore. Olanda-Argentina è la riedizione della finale del ’78 (e la Seleccion ha il titolo sudamericano), Inghilterra-Francia è la sfida fra i vicecampioni d’Europa (i campioni siamo noi, ci fa piacere ricordarlo) e i campioni del Mondo, Croazia-Brasile è lo scontro fra i vicecampioni del mondo e la nazionale più dotata di questo Mondiale. Se ai quarti arriverà anche la Spagna, si ritroveranno tutti insieme 11 titoli mondiali. Inizia un altro campionato del mondo, quello vero.


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