Argentina-Francia, le pagelle: i voti di Messi e Mbappé stupiscono

Di Maria spacca, Martinez super. Rabiot cresce, Giroud frenato
Argentina-Francia, le pagelle: i voti di Messi e Mbappé stupiscono© Getty Images

Argentina

Ct Scaloni 8

Dopo Menotti e Bilardo, due architetti del sogno argentino, arriva il ragazzo normale a riportare il mondo a casa dei muchachos. La sua Argentina, con l’accoppiata Coppa America più Mondiale, entra di diritto nella storia del calcio. Pazienza se ha sbagliato le sostituzioni nella finale. Aveva annichilito la Francia fino al risveglio di Mbappé.

E. Martinez 8,5

In questo Mondiale c’è tanto, tantissimo di suo. Si allunga maluccio sul destro impazzito di Mbappé ma si riabilita abbondantemente con la paratissima su Kolo Muani all’ultimo minuto dei supplementari. E poi aggancia pure il rigore di Koman. Vince con merito il premio di miglior portiere del torneo.

Molina 6

È quello che dovrebbe temere le turbolenze, essendo tracciato dal radar di Mbappé. Invece è lui a cominciare la fantastica azione del 2-0. Entra però nella betoniera del rivale quando la partita cambia.

Montiel (1’ pts) 6

I suoi supplementari sono terribili. Commette tanti falli, tra cui il tocco di braccio che genera il 3-3. Ma segna il rigore decisivo, che non è un dettaglio.

Romero 6,5

Controlla benissimo muscoli e nervi per 80 minuti, poi viene risucchiato dalle insicurezze.

Otamendi 5,5

Goffo e sconnesso sul rigore che scuote Macron in tribuna.

Tagliafico 6

Partita ordinata finché non gli passa in zona Coman, una delle spiegazioni alla svolta della partita.

Dybala (16’ sts) 6,5

Entra per tirare il rigore. E lo mette dentro. Missionario laico dell’impresa che desiderava sin da quando aveva scelto la Roma.

De Paul 6,5

Per un’ora è un’anima luccicante. Spavaldo e strategico. Fatica dopo e saluta la finale quando il serbatoio è vuoto.

Paredes (12’ pts) 6,5

Ripristina un ordine logico a centrocampo. Ed è uno dei rigoristi infallibili.

Fernandez 6,5

Regia brillante, con tante pause. Ottima la palla per Lautaro nel finale, di esterno.

Mac Allister 7

Giocatore fantastico. È stato l’aggiustamento decisivo deciso da Scaloni, che lo aveva escluso sbagliando dall’esordio con l’Arabia Saudita. Da quel momento è stato corsa e talento nello stesso centrocampista, come dimostra la volata con assist per Di Maria in questa finale.

Pezzella (11’ sts) sv

Messi 10

Diego, eccomi: te lo dovevo.

Alvarez 6,5

Aggredisce ogni pallone con la rabbia che serve. E partecipa al 2-0 anche se è meno pericoloso di altre volte.

Lautaro (12’ pts) 6

Attivo ma impreciso sotto porta. Gli era già capitato in questo Mondiale che comunque finisce in festa. A suo modo contribuisce al 3-2 di Messi.

Di Maria 8

Lo vedi laggiù, sulla linea laterale: sembra lontano anche fisicamente dalla partita. Invece appena può sbrana le sue prede con la stessa ferocia dei falchi di Doha. Si prende con astuzia il rigore, conclude degnamente un grande contropiede. Dopo la prima fase aveva giocato appena 8 minuti contro l’Olanda: stavolta è la mossa vincente di Scaloni per abbattere la Francia. L’allenatore lo aveva tenuto da parte per il giorno della storia, ricordando che già era stato l’uomo della Coppa America.

Acuña (19’ st) 5,5

Sostituzione infelice. Con lui, utilizzato da esterno di centrocampo, l’Argentina passa al 4-4-2 e perde il controllo della partita.


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Francia

Ct Deschamps 7,5

Turbato dal caso Benzema, dal virus influenzale, presenta una Francia un po’ scarica. Ma è bravissimo ad aggiustarla in un 4-2-4 di vigore e intraprendenza che stravolge una finale già segnata. Chiude dieci anni di esperienza da ct in modo sfortunato, per niente inglorioso.

Lloris 6,5

Gli riesce un paio di parate, una delle quali su Messi prima dei supplementari. Sul resto non ha molto da imputarsi. Peccato perché perde ai rigori la possibilità di diventare il primo capitano ad alzare due volte la Coppa.

Koundé 6

Con Di Maria è una vita di patimenti. Migliora quando non ha più un’ala vera da contenere.

Sisasi (16’ sts) sv

Varane 6

Tiene in gioco Mac Allister sul fulmineo contropiede del 2-0. Dopo alterna salvataggi a movimenti inidonei. Sfinito dal virus, chiede il cambio nel secondo supplementare.

Konaté (8’ sts) sv

Upamecano 7

Non è sempre in asse ma merita un elogio per la scivolata che protegge la patria sull’occasione migliore capitata a Lautaro.

T. Hernandez 5

Sbalestrato. Scaloni voleva attaccare la Francia proprio lì, conoscendone i limiti difensivi. Lui non prende mai le misure, non individua un riferimento con Messi che spesso lo abbandona per cercare idee altrove. Spinge un po’ ma non basta.

Camavinga (26’ st) 7,5

Da terzino sinistro è un propulsore di vivacità e atletismo, alzando i ritmi concede qualcosa in fase difensiva ma per Deschamps era un rischio calcolato.

Griezmann 5,5

Da mezzala pura stavolta fatica a trovare posizioni e qualità. Paradossalmente esce quando sembrava in crescita.

Coman (26’ st) 6,5

Mezzo punto in meno per aver sbagliato il rigore. Ma da quando entra, la Francia è molto più bella.

Tchouameni 5,5

La sua giovane finale è un costellata di rimpianti. Non guida la squadra come sa. E calcia malissimo il suo rigore.

Rabiot 7

A disagio nella prima ora, diventa importante nella rimonta con il lancio da cui deriva il 2-2. In più sfiora il sorpasso con un tiro di sinistro. Esce per un colpo alla testa.

Fofana (6’ pts) 6

Corre su e giù per dare equilibrio.

Dembelé 4,5

Inconsistente nella produzione offensiva e allocco sul rigore: Di Maria non aspettava altro, dopo averlo saltato come un paletto da allenamento.

Kolo Muani (41’ pt) 7

Con fisico e coraggio scompagina l’Argentina, procurando un rigore e segnandone un altro. Ma tira addosso a Martinez il pallone della vittoria.

Mbappé 10

Il mostro è così: umorale e irresistibile. Non si è manifestato per 70 minuti. Poi riprende da solo la partita con la prima tripletta in un Mondiale dai tempi dell’inglese Hurst, che però nel 1966 fu probabilmente aiutato da una svista arbitrale. Un fuoriclasse deluso: non può festeggiare il compleanno (24 anni domani) con il secondo Mondiale di fila ma viene ricompensato dal titolo di capocannoniere. Sono 8 gol in 6 partite e uno spicchio.

Giroud 5

Debilitato da un dolore al ginocchio, che ne aveva messo a rischio la finale, non si libera mai della tenaglia impiantata da Romero e Otamendi. Esce comprensibilmente rabbuiato prima dell’intervallo, ignorando Deschamps che gli tende la mano.

Thuram (41’ pt) 7

Si piazza prima a sinistra e poi nel mezzo, sempre per distrarre i difensori da Mbappé. In proprio eroga un assist da campione per il 2-2.


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Argentina

Ct Scaloni 8

Dopo Menotti e Bilardo, due architetti del sogno argentino, arriva il ragazzo normale a riportare il mondo a casa dei muchachos. La sua Argentina, con l’accoppiata Coppa America più Mondiale, entra di diritto nella storia del calcio. Pazienza se ha sbagliato le sostituzioni nella finale. Aveva annichilito la Francia fino al risveglio di Mbappé.

E. Martinez 8,5

In questo Mondiale c’è tanto, tantissimo di suo. Si allunga maluccio sul destro impazzito di Mbappé ma si riabilita abbondantemente con la paratissima su Kolo Muani all’ultimo minuto dei supplementari. E poi aggancia pure il rigore di Koman. Vince con merito il premio di miglior portiere del torneo.

Molina 6

È quello che dovrebbe temere le turbolenze, essendo tracciato dal radar di Mbappé. Invece è lui a cominciare la fantastica azione del 2-0. Entra però nella betoniera del rivale quando la partita cambia.

Montiel (1’ pts) 6

I suoi supplementari sono terribili. Commette tanti falli, tra cui il tocco di braccio che genera il 3-3. Ma segna il rigore decisivo, che non è un dettaglio.

Romero 6,5

Controlla benissimo muscoli e nervi per 80 minuti, poi viene risucchiato dalle insicurezze.

Otamendi 5,5

Goffo e sconnesso sul rigore che scuote Macron in tribuna.

Tagliafico 6

Partita ordinata finché non gli passa in zona Coman, una delle spiegazioni alla svolta della partita.

Dybala (16’ sts) 6,5

Entra per tirare il rigore. E lo mette dentro. Missionario laico dell’impresa che desiderava sin da quando aveva scelto la Roma.

De Paul 6,5

Per un’ora è un’anima luccicante. Spavaldo e strategico. Fatica dopo e saluta la finale quando il serbatoio è vuoto.

Paredes (12’ pts) 6,5

Ripristina un ordine logico a centrocampo. Ed è uno dei rigoristi infallibili.

Fernandez 6,5

Regia brillante, con tante pause. Ottima la palla per Lautaro nel finale, di esterno.

Mac Allister 7

Giocatore fantastico. È stato l’aggiustamento decisivo deciso da Scaloni, che lo aveva escluso sbagliando dall’esordio con l’Arabia Saudita. Da quel momento è stato corsa e talento nello stesso centrocampista, come dimostra la volata con assist per Di Maria in questa finale.

Pezzella (11’ sts) sv

Messi 10

Diego, eccomi: te lo dovevo.

Alvarez 6,5

Aggredisce ogni pallone con la rabbia che serve. E partecipa al 2-0 anche se è meno pericoloso di altre volte.

Lautaro (12’ pts) 6

Attivo ma impreciso sotto porta. Gli era già capitato in questo Mondiale che comunque finisce in festa. A suo modo contribuisce al 3-2 di Messi.

Di Maria 8

Lo vedi laggiù, sulla linea laterale: sembra lontano anche fisicamente dalla partita. Invece appena può sbrana le sue prede con la stessa ferocia dei falchi di Doha. Si prende con astuzia il rigore, conclude degnamente un grande contropiede. Dopo la prima fase aveva giocato appena 8 minuti contro l’Olanda: stavolta è la mossa vincente di Scaloni per abbattere la Francia. L’allenatore lo aveva tenuto da parte per il giorno della storia, ricordando che già era stato l’uomo della Coppa America.

Acuña (19’ st) 5,5

Sostituzione infelice. Con lui, utilizzato da esterno di centrocampo, l’Argentina passa al 4-4-2 e perde il controllo della partita.


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