Mentre Leo Messi e Kylian Mbappè sono pronti a giocarsi il Mondiale del Qatar, il terzo moschettiere del Psg, Neymar Junior, in vacanza in Brasile, si dedica a organizzare feste, creare caos e mettersi nei guai.
L'ultima 'bravata' del 10 della Selecao ha indignato una parte dell'opinione pubblicata brasiliana che ancora piange l'eliminazione ai quarti di finale della Coppa del mondo per mano della Croazia. Neymar ha infatti organizzato un party nella villa della sorella Rafaella, a cui hanno partecipato molte celebrità. C'erano modelle, alcune fotografate insieme ad altri reduci dal Qatar, come l'esterno del Manchester United Antony.
“Neymar, lacrime di coccodrillo”
E dire che sui, social, dopo il ko del Brasile Neymar aveva scritto: “Sono psicologicamente distrutto” dal peggior fallimento di tutta la sua carriera. Sport parla di lacrime di coccodrillo, evidentemente, da parte del fuoriclasse che, sempre con i post, ha anche cercato di difendere il commissario tecnico Tite. Oltre a dire che si prenderà del tempo per riflettere sul suo futuro in nazionale.
Poi però è arrivata la festa e, con il passare delle ore, sono montate le critiche. Folha de Sao Paulo ha scritto: “Sembra che la sua rabbia sia scomparsa con la festa insieme ai suoi colleghi, alle modelle e a tanto divertimento”. L'ex calciatore Neto, idolo del Corinthians e ora conduttore tv, è stato particolarmente duro: “Tutti hanno diritto di organizzare feste, ma se sono psicologicamente distrutti non saranno in giro per party”. Aggiungendo: “Neymar abbia rispetto per il popolo brasiliano”. E ancora: “Qualcuno ha visto Cristiano Ronaldo festeggiare dopo essere stato eliminato? Qualcuno ha visto De Bruyne? Quello che abbiamo visto al Mondiale è stato un peccato”.
A chiudere la serie di opinioni Walter Casagrande Junior, ex calciatore del Corinthians e ora opinionista per il portale Uol: “Non è possibile che ci siano ancora persone che pensano che Neymar possa aiutare nel processo di rifondazione della Selecao. Il suo vero aiuto sarebbe stare lontano dai giovani calciatori brasiliani per non contaminarli con le sue idee e i suoi comportamenti”.