Kim vuole tutto: giocare contro il Brasile e poi il Napoli

«Punto a giocare gli ottavi, ma dovrò prepararmi molto bene». La squadra azzurra tiferà per lui. Premio ai giocatori di 75 mila euro dalla Federazione della Corea del Sud
Kim vuole tutto: giocare contro il Brasile e poi il Napoli© EPA
Fabio Mandarini
4 min

NAPOLI - Dopo aver assistito da spettatore all'impresa della sua Corea con il Portogallo, Minjae l'ha buttata sull'ironia. Come sempre: «La difesa ha funzionato talmente bene senza di me che alla fine mi sono chiesto se fosse il caso di fare un'altra pausa con il Brasile...». Eccolo, Kim: il Mostro. Ma anche un mostro di simpatia che, scherzi a parte, sta tenendo un'intera Nazione con il fiato sospeso: il fastidio al polpaccio destro accusato all'esordio con l'Uruguay di Olivera ne ha prima condizionato la prestazione con il Ghana e poi lo ha costretto a guardare in occasione della sfida decisiva per la qualificazione con i giganti di Cristiano. Un'autentica sofferenza, certo, ma l'incubo s'è poi trasformato in una favola e ora in ritiro non si fa che parlare di lui e della possibilità di ritrovarlo domani con la Seleçao al centro della difesa: tutti, a cominciare dal ct Bento, lo ritengono indispensabile. Altro che pausa-bis: «Vediamo come va, ma credo di poterci essere». Proprio così: le risposte sono soddisfacenti e le chance di vederlo in campo dal primo minuto notevolissime. E poi, sia chiaro: «Giocherei anche se fossi strappato». Sembra un'altra delle solite battute e per sua fortuna è soltanto un problemino, ma questa volta vale la pena prenderlo in parola. 

Ci sono

E allora, Kim non si arrende. Non ne ha alcuna voglia: dopo aver dominato in Italia e in Europa con il Napoli, niente e nessuno riuscirà a spezzare il suo sogno Mondiale sul più bello. Alla vigilia di una sfida pazzesca, irrinunciabile, conquistata tra l'altro a sorpresa con una rimonta altrettanto straordinaria. Venerdì, con il Portogallo, Minjae ha fatto il tifo per i suoi con la tuta, con la mise da indisponibile, ma domani la questione dovrebbe essere completamente diversa: il fastidio al polpaccio destro è sotto controllo, praticamente smaltito, e tra l'altro lo staff medico del Napoli è in contatto continuo con il giocatore. Dal Qatar, insomma, continuano ad arrivare segnali positivi e notizie confortanti. E al resto ci ha pensato il Mostro in persona: «Credo di poter giocare gli ottavi, ma dovrò prepararmi molto bene». La pausa precauzionale ha funzionato. «Scegliere di fermarmi è stato più difficile che andare in campo: mi è dispiaciuto non esserci. E mi dispiace anche di non aver agito in fretta: avrei dovuto prendere una decisione più rapidamente, così da consentire alla squadra di prepararsi adeguatamente dal punto di vista tattico. Ora, comunque, ci sono gli ottavi». C'è il Brasile 

Tutti per Kim

La qualificazione, tra l'altro, ha fruttato anche un premio in denaro: la Federcalcio coreana pagherà a ogni giocatore della Nazionale oltre 100 milioni di won. Più o meno 75mila euro. Niente male, altroché. E tra l'altro domani Kim potrà contare anche sul supporto a distanza di un bel po' di amici azzurri: i suoi compagni faranno il tifo per lui direttamente da Antalya. Tutti davanti al televisore. Con orgoglio e un pizzico di suspense: d'accordo la Seleçao, ma il 4 gennaio c'è l'Inter. Dal sogno Mondiale al sogno scudetto: e in mezzo, sempre Minjae. 


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