Van Dijk e l’Olanda, il rimorso. Via all’era Koeman

Gli 'Orange' tornano a casa tra i rimpianti e con un nuovo ct. L'addio di Van Gaal: "Orgoglioso dei miei". Il difensore e capitano: "Nessun esercizio ti prepara a questo"
Van Dijk e l’Olanda, il rimorso. Via all’era Koeman© EPA
Roberto Maida
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INVIATO A DOHA - Da i suoi 195 centimetri guarda fisso in terra, con gli occhi lucidi e una maschera nel viso pulito. La voce grave di Virgil Van Dijk non esprime un semplice dispiacere ma un desiderio di espiazione. Vorrebbe chiedere scusa a quei pochi tifosi arancioni, forse cento, sistemati proprio dietro alla porta dove lui, capitano dell’Olanda, ha sbagliato il primo rigore: «Posso solo dire che sono distrutto. Lo so che questo è il calcio, che certe cose possono succedere. Ma quando poi succedono veramente fanno malissimo. Ora non posso fare altro che dedicarmi alla mia famiglia, rilassarmi, e poi recuperare la concentrazione per un ottimo finale di stagione con il Liverpool». Lo aspettano la moglie Rike e i due figli, Nila e Jadi, il miglior rifugio possibile dopo l’eliminazione dal Mondiale. «Adesso non mi interessa nemmeno sapere come andrà a finire - ammette -. Non guarderò nemmeno le semifinali».

Spiegazioni

Quando si è trattato di andare a calciare, ha preso il pallone e ha provato. Era previsto, Van Gaal voleva così: «Nei giorni scorsi abbiamo provato tanti rigori. Li abbiamo segnati tutti. Io pure, che in Premier League non ne ho mai tirato uno, ero stato preciso. Invece qui il tiro è uscito meno angolato di quanto avrei voluto. La verità? Un conto è un’esercitazione privata, un conto è presentarsi sul dischetto in un quarto di finale del Mondiale con 80.000 argentini che ti fischiano. Non è la stessa cosa e non c’è allenamento che possa migliorarti, da questo punto di vista».

Ripresa

Van Dijk non entra nella polemica con gli argentini né vuole commentare l’arbitraggio molto discusso di Lahoz. Tanto meno torna sulle scaramucce con Paredes e sull’ammonizione ricevuta. Ma non sembra intenzionato a lasciare la nazionale olandese: nel 2026 avrà 35 anni e potrà giocare un altro Mondiale. «Non è questo il momento di pensare alle vicende personali - spiega - però io vedo anche il lato positivo di questa esperienza in Qatar. Siamo usciti senza perdere una partita, dimostrando carattere anche contro l’Argentina quando siamo risaliti da 0-2 negli ultimi minuti della partita. Da marzo penseremo alle qualificazioni per l’Europeo». Lì l’Olanda avrà un altro coach: Van Gaal, imbattuto in due Mondiali e sempre eliminato dall’Argentina ai rigori, lascerà il posto a Ronald Koeman. Un altro ritorno. «Sono orgoglioso dei miei ragazzi - ha detto il ct uscente - abbiamo tenuto testa alle migliori nazionali del mondo».


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