Fiorentina-Inter, Abisso disastro: D'Ambrosio non è mai rigore

Gli episodi da moviola della giornata di Serie A
Fiorentina-Inter, Abisso disastro: D'Ambrosio non è mai rigore
Edmondo Pinna
8 min

FIORENTINA-INTER
Abisso disastro: D’Ambrosio petto, non è mai rigore
La nemesi di Abisso, la prima volta che un chiaro errore resta... chiaro errore anche con ausilio del VAR (ben tre OFR, più due check silenti sui primi due gol). Abisso non dà mai la sensazione di essere sicuro, la topica finale (un rigore dato per un colpo di petto; ha preferito aggrapparsi al suo “ragionevole dubbio”) ne è la dimostrazione. Questo è il risultato della politica scellerata dell’AIA e della gestione tecnica del gruppo di vertice.

MILLIMETRI Buone le prime due reti del match: è la spalla di Dalbert che tiene in gioco Chiesa sul lancio di Ceccherini; è la spalla di Vitor Hugo che sana la posizione di Vecino sul tiro di Nainggolan (dopo 3’9” per arrivare alla certezza).
RIGORE Cross in area viola, davanti a Edimilson Fernandes (che toccherà con il braccio sinistro staccato dal corpo, anche se a semi-protezione del viso) salta Lautaro Martinez che sfiora anche con la testa. Abisso non vede, Fabbri sì.
OK ANNULLARE Gol di Biraghi annullato: prima, Muriel dà un calcio a D’Ambrosio che lo aveva anticipato.
DISASTRO Tocco di Chiesa, pallone nettamente sul petto di D’Ambrosio. Fosse andato anche sul braccio sinistro, lo stesso è parallelo e vicino al corpo. Mai rigore. Per tutti (VAR compreso), non per Abisso. Che si perde anche un precedente fallo di Chiesa sullo stesso D’Ambrosio.

BOLOGNA-JUVENTUS
Calvarese cin cin. Orsolini rischia su Cancelo
C’è un dubbio solo nella partita di Calvarese, particolarmente scorbutica e non facile da arbitrare. Timide le proteste di Cancelo perché forse minimo è il rischio, che però c’è, per la “tamponata” di Orsolini in area rossoblù. L’arbitro della Val Vomano, che ha appena compiuto 43 anni (mercoledì scorso), è bravo sul gol di Dybala a concedere un vantaggio che, infatti, si concretizza.
REBUS Subito dopo la rete dello 0-1, in area di rigore, vicino al vertice controllato dall’assistente numero due (nel caso, Posado), Cancelo entra in area e viene affrontato da dietro da Orsolini. Intervento rischioso, cerca il pallone con la gamba senza trovarlo e finisce per toccare l’avversario. Non un episodio clamoroso (infatti non è materia di VAR, dove c’era La Penna), ma avventato sì: se Calvarese avesse fischiato penalty, non ci sarebbe stata review perché anche in quel caso non sarebbe stato chiaro ed evidente errore.
REGOLARE Ok la rete di Dybala che ha deciso la partita: la stessa arriva dopo che Calvarese ha concesso un vantaggio per un fallo su Mandzukic, l’azione è proseguita, con l’argentino che ha raccolto una respinta maldestra di Helander.

PARMA-NAPOLI
Chiffi flop: l’aiuta il VAR sul rigore, ma su Gervinho…
Ancora una partita piena di errori per Chiffi, che conferma le sensazioni avute all’inizio della stagione: non è all’altezza della serie A, non ha la personalità per tenere le partite, anche quelle facili facili come Parma-Napoli. Per tutti: dopo il rigore dato (e poi revocato dopo la revisione) al Parma, Callejon in faccia gli fa il segno del VAR. La risposta? Non un giallo (previsto nelle linee guida del VAR) ma la richiesta di calmarsi. Mah...

RIGORE MA... E’ netto il fallo di Malcuit ai danni di Bruno Alves, il difensore cerca di calciare il pallone e trova il piede sinistro dell’avversario in area. Fallo netto, nessun dubbio. Ma.... Ma c’è un evento che precede l’azione fallosa del difensore di Ancelotti: Gagliolo cerca la sforbiciata, da terra fa uno sgambetto (non clamoroso ma c’è) a Callejon, assolutamente punibile, che si poteva vedere anche live. Di Bello lo richiama al VAR e cambio di decisione.
RIGORE E BASTA Manca un rigore al Parma: sullo 0-2, in area, Malcuit entra su Gervinho, tocca forse appena il pallone che resta lì (tanto che dopo ci mette sopra il piede l’ivoriano, traendo qualcuno in inganno, come se fosse stato quello il motivo della caduta) ma poi con la gamba sinistra schiaccia il piede destro del giocatore gialloblù. Francamente, qui, è anche difficile giustificare il VAR, è un chiaro errore, non ci sono dubbi.

SAMPDORIA-CAGLIARI Massimi, esordio da dimenticare Deiola da rosso Parte decisamente male il 30enne di Termoli Luca Massimi, sezione AIA di Termoli. Va bene avere personalità (qualità indispensabile per un arbitro), ma spesso il confine con la presunzione è labile e quando lo sorpassi finisci per fare brutte figure. Tanti episodi per lui ieri, non tutti letti nella maniera corretta (quel rigore dato su Gabbiadini è infarcito di dubbi). Ma il top arriva quando il VAR (Mazzoleni) cerca di metterci una toppa e lui lo ignora nonostante la revisione a bordo campo: errore grave.
RIGORE Partiamo dal penalty assegnato alla Sampdoria: Gabbiadini e Luca Pellegrini si sentono in attesa di un cross, in partenza c’è forse anche un contatto sulle spalle del rossoblù (si vede la maglietta sotto il numero che si tira). Poi l’ingenuità dell’ex Roma è grande, la trattenutina sull’avversario (sulla spalla sinistra) c’è ed è resa più evidente dalla caduta di Gabbiadini, in questi casi il VAR ha le mani legate (l’arbitro ha visto e deciso che quella leggera trattenuta era meritevole di penalty, dunque non un chiaro ed evidente errore). C’è anche un altro episodio,un tiro di Defrel che si spegne sul braccio sinistro di Cigarini che è largo, la scusante è che il pallone colpisce lo stinco del rossoblù e si alza.
DA ROSSO L’entrata di Deiola su Praet è bruttissima: piede a martello ben sopra la caviglia, la gamba del blucerchiato si piega in maniera quasi innaturale. Massimi dice giallo, Mazzoleni lo richiama alla OFR, lui va, vede e conferma inspiegabilmente la sua decisione. Ai limiti del masochismo. O della spocchia.

SASSUOLO-SPAL
Maresca salvato dal VAR. Demiral, quel gol sembra buono
Non ne azzecca una, Maresca: il Var (Valeri, davvero molto bravo) lo salva in due situazioni su tre, ma il gol annullato a Demiral è davvero molto dubbio
RIGORE, GOL E ROSSO Magnanelli da dietro, con il braccio sinistro, spinge Floccari che sta saltando di testa: rigore senza dubbi. Brutta entrata di Duncan su Missiroli, piede a martello sopra la caviglia: Maresca fa giallo (secondo), il Var gli fa correggere la decisione in rosso ed è corretto. Sembrava buono il gol di Demiral: sul colpo di testa da pochi centimetri di Cionek, ha il braccio destro sul corpo: pure se colpisce la mano...

CHIEVO-GENOA 0-0
Deb ok per Volpi. Rigoni, braccio involontario
Sicuramente più tranquillo il pomeriggio dell’altro esordiente di giornata, Manuel Volpi, 30 anni, nativo di Città della Pieve ma appartenente alla sezione di Arezzo. Un solo episodio, il Var (garanzia Rocchi) lo conforta.
NO RIGORE Su un cross di in area del Chievo, il pallone colpisce terra, rimbalza, tocca la pancia/petto (più pancia che petto) di Rigoni, poi scivola sul braccio sinistro. Tocco chiaramente involontario, anche se il braccio è staccato dal corpo. Poco prima, Criscito sembra essere trattenuto in area, in realtà siamo vicini alla simulazione.

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA