Moviola: rosso giusto a Sanchez. Piccinini litiga con i cartellini

Gli episodi da moviola degli anticipi del sbato della 6ª giornata
Moviola: rosso giusto a Sanchez. Piccinini litiga con i cartellini© Inter via Getty Images
Edmondo Pinna
4 min

Gli episodi da moviola degli anticipi del sbato della 6ª giornata

SAMPDORIA-INTER 1-3

Calvarese è top,  perfetto il rosso dato a Sanchez

Gianpaolo Calvarese ha raggiunto un livello tale di maturità tecnica e disciplinare da essere al momento uno degli elementi più in forma e affidabili del gruppo di Nicola Rizzoli. Nessuna sorpresa neanche il “cambio di marcia” nella ripresa, quando il livello “soporifero” del primo tempo, ha lasciato spazio ad una ripresa più vibrante (ad iniziare dalla seconda, sacrosanta ammonizione per Sanchez). Appena 24 falli fischiati (testimonianza tangibile che una partita si governa con la personalità, non col fischietto), 6 cartellini gialli e un rosso: chapeau.
 
ROSSO OK 
 Già ammonito per un’entrata da dietro su Ekdal alla fine del primo tempo (non cattiva né irruenta, ma meritevole del giallo per la dinamica), Sanchez si avventa su un pallone respinto da Audero e va giù dopo un presunto contatto con Chabot. Che, qualora ci fosse, è davvero minimo. Più evidente invece la caduta disinvolta in avanti del cileno e la sua intenzione all’inganno ha portato Calvarese (ottimo piazzamento) a comminare la seconda ammonizione.
 
UNICO
 Un unico appunto più che un errore, se volete, perché è giusto così: Skriniar frana su Jankto, ci stava il giallo, l’arbitro della Val Vomano fa prevenzione. Non è rigore, invece, il tocco col braccio sinistro di Brozovic in area: attaccato al corpo.

JUVENTUS-SPAL 2-0

VAR, zero episodi. Piccinini litiga con i cartellini

Applichiamo subito le attenuanti generiche: primo anno da CAN “effettivo”, ottava gara in serie A della carriera. Necessarie? Certo, perché la partita dello Stadium è di una facilità estrema, nessun episodio nelle due aree, VAR (Massa) praticamente spettatore al di là della normale amministrazione. Eppure l’arbitro della sezione di Forlì riesce a strappare appena una sufficienza (grazie alle attenuanti di cui sopra): perché mancano un paio di cartellini, perché è poco vicino all’azione, perché in generale convince poco.
 
NO GLT 
 In mancanza di episodi da moviola, da segnalare solo una conclusione di Ramsey che Berisha respinge con il piede sinistro, non c’è bisogno della Gol Line Technology per stabilire che il pallone non è entrato in porta, visto che l’intervento e ben al di qua della linea.
 
DISCIPLINARE
 Come detto, l’anello debole della partita di Piccinini (che arriva da un Lecce-Napoli dove non tutto è andato dritto, a cominciare dall’accettazione in campo per tacere del rigore clamoroso che s’era perso e ha ritrovato grazie al VAR). E se Valdifiori (fermato con una trattenuta Ronaldo in ripartenza) potrebbe cavarsela (la Juve ha comunque completato la sua “promettente fase d’attacco”), Tomovic che lancia lontano il pallone dopo aver protestato per un fallo su Ronaldo meritava un cartellino.

SASSUOLO-ATALANTA 1-4

C’è Hateboer, ok l’1-4. Berardi giù non c’è rigore

Dirige bene Valeri - forse memore di un inizio anno con qualche brivido - resta concentrato (la simulazione a Berardi ne è la prova del nove), non si scompone neanche a risultato ormai in cassaforte. Chiude con 28 falli (che sono un po’ per la partita in sé, ma sotto la sua media) e 4 cartellini.

SIMULAZIONE
Berardi va giù in area, con ben due giocatori (Masiello e Djimsiti) nei pressi: Valeri è ben piazzato, a pochi metri, l’attaccante neroverde fra l’altro fa un “saltino” in avanti un po’ goffo. Non c’è contatto con alcun giocatore dell’Atalanta, no rigore.

CORRETTO
E’ Hateboer che tiene in gioco Defrel sul passaggio di Duncan. Non c’è punibilità nel tocco di braccio di Freuler (attaccato al corpo).


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