Moviola Serie A, Kalinic su Pisacane: fallo ma Massa non fischia mai

In Roma-Cagliari resta il dubbio sul giallo a Cigarini: entra a forbice su Diawara ma non la chiude mai. Discutibile. In Inter-Juve è Rocchi da derby senza mezze misure. La Uefa vuole che continui un altro anno, l’AIA per ora dice no. Ieri è stato all’altezza. Falli su Lukaku e Bentancur trattati allo stesso modo. Top su 0-1 e rigore

Arbitro: Massa. Roma-Cagliari 1-1

Kalinic su Pisacane: fallo ma Massa non fischia mai

Era alla terza partita in serie A, perché dopo i disastri di Fiorentina-Napoli alla prima giornata Rizzoli lo aveva fermato. Era tornato in campo in Genoa-Bologna, camminava sulle uova. Ieri le ha rotte di nuovo tutte. Un disastro. Dall’inizio alla fine. Gli episodi? Anche, ma i capi d’accusa sono più gravi. Perché Massa è un internazionale, dovrebbe (poveri noi) essere l’arbitro italiano ai Mondiali di Qatar 2022 (perderemo Rocchi - a meno che non arrivi un’ulteriore deroga che al momento il CN dell’AIA gli ha negato - e Orsato). Il caso-Kalinic dimostra quanto sia scarso. Sul fallo ci sono pochi dubbi, spinta, colpo col ginocchio destro sul gluteo e leggera spinta sulle spalle, in corsa sbilanciarsi è un attimo. Ma da questo momento e per alcuni minuti, nessuno capisce nulla. Anche perché - le immagini sono inconfutabili - come fa Massa a dire che ha fischiato l’annullamento del gol se non porta mai il fischietto alla bocca (ce l’ha nella mano destra), fa segno di no e cerca di allontanarsi quando i giocatori del Cagliari lo circondano chiedendo il fallo (dunque non aveva fischiato), uno (Cigarini) gli dice di guardare l’assistente Tegoni (glielo ha segnalato lui il fallo) e lui continua a non prendere una decisione? Un prendere tempo (per qualcuno sarebbe arrivato un suggerimento anche da Nasca al Var) davvero brutto, non consono ad un direttore di gara. La rabbia della Roma infatti, non arriva subito ma dopo aver capito che la rete era stata annullata. Sarebbe bastato andare al Var a controllare anche se aveva già deciso (ma non lo aveva fatto). Il problema (come a Napoli) è che Nasca ce l’aveva già mandato per il tocco di braccio destro aperto di Mancini (rigore con le nuove interpretazioni. Forse... vero Rizzoli?) e dunque tornarci sarebbe stato troppo. Resta il dubbio sul giallo a Cigarini: entra a forbice su Diawara ma non la chiude mai. Discutibile. Come tutta la direzione di Massa.


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Arbitro: Rocchi. Inter-Juve 1-2

È Rocchi da derby senza mezze misure

Il Comitato Nazionale dell’AIA, del quale fa parte, gli ha negato quella deroga-bis che la Uefa (Rosetti) auspicava per portare due arbitri italiani a Euro2020. Al di là delle valutazioni sul resto del comparto “internazionali” italiani (leggasi, oggi, alla voce Massa), il no che penalizza l’Italia è arrivato anche per permettere a Maresca (disastrosi gli ultimi due anni, il premio sarebbe alla regionalità; fra l’altro, nel 2020 avrà 39 anni, nel 2014 fu negato a Doveri il badge Fifa perché troppo vecchio a 36 anni) di diventare internazionale dal primo gennaio. Ecco, l’AIA ha detto no a Gianluca Rocchi, che ieri sera ha portato via un Inter-Juve difficilissimo, pieno di episodi, un Derby d’Italia da applausi. Alla fine 27 falli e 5 ammoniti: top.


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Vantaggio e arriva lo 0-1

L’azione del gol di Dybala nasce da un ottimo vantaggio concesso dopo un fallo Barella-Brozovic su CR7 (che poi finisce addosso a De Vrij), Rocchi fa proseguire e l’argentino segna.


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Rigore pazzesco: sì, De Ligt

Pallone tipo flipper fra De Ligt e Lautaro, un attimo appena di riflessione e rigore. Rocchi fa tutto da sé, sembra un errore, invece il pallone colpisce prima la gamba destra di Lautaro, il gomito destro dell’olandese e poi il braccio destro dell’argentino. Rigore corretto, le nuove interpretazioni (al netto delle retromarce) non lasciano spazi a dubbi.


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I millimetri senza paura

Annullato il gol di Ronaldo: sul primo passaggio, Dybala (che poi gli restituirà il pallone) è di un piede oltre l’ultimo difendente nerazzurro (De Vrij), l’assistente Carbone segnala, Rocchi annulla, il VAR Irrati conferma.


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Metro, contatti, dubbi

Contatto in area Bonucci su Lukaku, Rocchi fa proseguire, dal suo punto di vista perché: a) ha tenuto una soglia del fallo alta; b) Lukaku è possente. Però il dubbio resta. Come resta, più forte forse, per l’intervento da dietro di Brozovic su Bentancur, non tocca e non ha la possibilità di prendere il pallone, tutto avviene sotto i suoi occhi. Da rigore? Può darsi, ma il metro che s’è dato, per tutta la gara, è quello.


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Niente falli, niente Var

Qualche protesta: tiro di Ronaldo, Lukaku col gomito al corpo; Pjanic, ancora Lukaku, stavolta le braccia sono più staccate ma sembrano a protezione del viso, poi Rocchi tocca inavvertitamente il pallone e si discute del possesso (che era dell’Inter e va ai nerazzurri).


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Orsato shock: Medel rosso subito

Di Roma-Cagliari e del disastroso Massa parliamo a parte. Ma non è stata una giornata da ricordare, se ad esempio uno come Orsato (la sua ammonizione a Proms in Valencia-Ajax che si rifiutava di uscire dal punto più vicino alle linee perimetrali sarebbe da far vedere ai corsi arbitri per dimostrare la personalità che bisogna avere) si perde una cosa facile facile (il rosso a Mmedel per DOGSO, ovvero la vecchia cara e italiana chiara occasione da gol). Una riflessione: esordio (a Firenze, non semplicissimo) in A per Prontera (sezione di Bologna) dopo appena 8 gare di serie B. Il designatore Rizzoli (sezione di Bologna) forse poteva dargli un po’ d’esperienza in più (il suo errore più grande è dovuto proprio a questo).


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Prontera 5,5. Fiorentina-Udinese 1-0

Mettiamola così: l’emozione dell’esordio in serie A. Perché il fallo di mano di Opoku, col quale serve Nestorovski sul gol (annullato col VAR) era chiaro e aveva visuale libera; perché fermare un contropiede 2vs2, con i due che sono Chiesa e Dalbert, per portare il pallone indietro 20 metri per un fallo (da giallo, ma non c’è più l’obbligo di fermare il gioco per i provvedimenti disciplinari) su Ribery è un obbrobrio. Ok il rosso a Tudor (entra in campo e protesta), giusto non dare rigore (il VAR Calvarese conferma) per il contatto Dalbert-Stryger Larsen.


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Di Bello 6,5. Atalanta-Lecce 3-1

Zero episodi da moviola per Di Bello, che dal 26 ottobre sarà al Mondiale Under 17 in Brasile come VAR. Chiude la partita con 28 falli (nel primo tempo appena 9) e 5 ammonito (0 alla fine dei primi 45’).


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Orsato 5. Bologna-Lazio 2-2

E’ Orsato e dunque non si può sorvolare: Medel che trattiene Correa in campo aperto, lanciato verso la porta del Bologna, è fallo su chiara occasione da gol per tutti, anche per i bambini al parco, e dunque per lui doveva essere una formalità. Un errore non da lui, insomma. Piccinini (che coraggio!) lo richiama giustamente al VAR, l’internazionale ci mette un secondo a capire il suo errore. Ok il gol di Palacio (lo tiene in gioco Radu), giusto annullare la rete di Svamberg (Danilo in off side diventa attivo quando va sul pallone), ok il secondo giallo a Leiva (siamo quasi da arancione) e il rigore (Palacio scalcia Acerbi).


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Doveri 7. Torino-Napoli 0-0

Partita più che positiva per Daniele Doveri, che fa il bis con il derby di Milano. E’ bravo (e coraggioso) l’assistente numero 2, Passeri, a segnalare subito l’off side di Belotti sul passaggio di Verdi (oltre Di Lorenzo, ultimo difendente azzurro), gol giustamente annullato. E’ invece bravissimo Doveri a cogliere la furbata di Izzo, è lui che dà un calcetto a Ghoulam cercando di mascherarlo da fallo in area, siamo quasi ai limiti della simulazione (cerca comunque di ingannare l’arbitro). Con la spalla sinistra Luperto sul tiro di Ansaldi, più dubbi sulla trattenuta Izzo-Ghoulam, ma visto il metro....


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Arbitro: Massa. Roma-Cagliari 1-1

Kalinic su Pisacane: fallo ma Massa non fischia mai

Era alla terza partita in serie A, perché dopo i disastri di Fiorentina-Napoli alla prima giornata Rizzoli lo aveva fermato. Era tornato in campo in Genoa-Bologna, camminava sulle uova. Ieri le ha rotte di nuovo tutte. Un disastro. Dall’inizio alla fine. Gli episodi? Anche, ma i capi d’accusa sono più gravi. Perché Massa è un internazionale, dovrebbe (poveri noi) essere l’arbitro italiano ai Mondiali di Qatar 2022 (perderemo Rocchi - a meno che non arrivi un’ulteriore deroga che al momento il CN dell’AIA gli ha negato - e Orsato). Il caso-Kalinic dimostra quanto sia scarso. Sul fallo ci sono pochi dubbi, spinta, colpo col ginocchio destro sul gluteo e leggera spinta sulle spalle, in corsa sbilanciarsi è un attimo. Ma da questo momento e per alcuni minuti, nessuno capisce nulla. Anche perché - le immagini sono inconfutabili - come fa Massa a dire che ha fischiato l’annullamento del gol se non porta mai il fischietto alla bocca (ce l’ha nella mano destra), fa segno di no e cerca di allontanarsi quando i giocatori del Cagliari lo circondano chiedendo il fallo (dunque non aveva fischiato), uno (Cigarini) gli dice di guardare l’assistente Tegoni (glielo ha segnalato lui il fallo) e lui continua a non prendere una decisione? Un prendere tempo (per qualcuno sarebbe arrivato un suggerimento anche da Nasca al Var) davvero brutto, non consono ad un direttore di gara. La rabbia della Roma infatti, non arriva subito ma dopo aver capito che la rete era stata annullata. Sarebbe bastato andare al Var a controllare anche se aveva già deciso (ma non lo aveva fatto). Il problema (come a Napoli) è che Nasca ce l’aveva già mandato per il tocco di braccio destro aperto di Mancini (rigore con le nuove interpretazioni. Forse... vero Rizzoli?) e dunque tornarci sarebbe stato troppo. Resta il dubbio sul giallo a Cigarini: entra a forbice su Diawara ma non la chiude mai. Discutibile. Come tutta la direzione di Massa.


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