Tutti i casi da moviola in Coppa Italia

Juve, che dubbi sul rigore. A Milano male l'arbitro Ghersini. Banti, errore shock a Firenze
Tutti i casi da moviola in Coppa Italia© Getty Images
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Sicuramente fra i migliori di questo sciagurato turno di coppa Italia, Gianluca Aureliano, Can B al 7º anno ma molto apprezzato per le sue capacità al VAR (un ruolo che sembra gli sia stato ritagliato addosso) che lo vedrà in futuro VAR Pro (fra un anno). Un paio d’anni fa era in lizza per salire in serie A, dai piani alti dell’AIA fecero fare altre scelte. Partita, ovviamente, a basso tasso di difficoltà, l’unica ombra sul rigore assegnato alla Juventus.

Semirovesciata di Rugani, il pallone sbatte sul petto, sale su verso il viso, rimbalza e finisce sulla mano destra di Nuytinck, che sembra lì a protezione e comunque dentro la “figura”. Aureliano sicuro, il VAR (Piccinini) non lo chiama alla revisione, onestamente non era rigore. Netto il primo penalty: Nicolas travolge Bernardeschi partito in posizione regolare, non c’è da discutere. Pensate, l’Ifab avrebbe convalidato (fosse passata la modifica folle) la rete di Higuain dopo il tiro di De Ligt, lui partito con il tacco in offside rispetto a Opoku.

Paquetà, mai rigore: stavolta il VAR funziona

Non benissimo il CAN B Davide Ghersini, 34 anni, sette stagioni in B (110 presenze) e 10 partite in A. E se ha mostrato qualchedifficoltà sotto il profilo disciplinare, l’errore sul rigore assegnato (mai penalty) proprio sulle ultime curve non è veniale e gli fa perdere la sufficienza. La fortuna è che in questi ottavi catastrofici, il VAR (Abisso) stavolta funziona. 

Sul tiro di Murgia, in area del Milan, Paquetà si oppone tuffandosi verso il pallone, colpito col gomito destro. Il braccio è, e resta, sempre attaccato al corpo. L’intervento è alla disperata, magari sospetto, ma non ci sono movimenti punibili. Ghersini invece è sicuro del contrario, assegna il penalty poi, il VAR lo richiama. Meno male... Dicevamo della gestione disciplinare della partita: alla fine saranno 5 ammoniti e 31 falli fischiati, ma ce ne sono un paio di cartellini che meritano un approfondimento. Perché il giallo di Castillejo assomiglia più ad un arancione quando interviene, in netto ritardo, col piede che si alza, su Floccari. E anche Rebic avrebbe meritato un giallo per il brutto fallo su Tomovic (quasi una forbice sulla gamba sinistra).

Manganiello ok ma Banti shock: errore anti-VAR

Benino Manganiello, ma il focus anche oggi è sul VAR: una congiura, anche se essendoci Banti davanti al video (il più inglese si diceva quando era in campo, figuriamoci con le immagini) non ci si poteva aspettare altro. Però: l’errore al 20’ della ripresa, il tocco di braccio di Ceccherini in area viola poteva sfuggire all’arbitro in campo, era lampante e palese per chi poteva disporre della tecnologia. Ci può stare invece l’espulsione di Pezzella.

Manca un calcio di rigore per l’Atalanta: lancio verso l’area viola, saltano Ceccherini e, dietro di lui, Muriel che, però, non lo tocca e non lo ostacola. Ceccherini è in leggero ritardo, il braccio destro si muove verso il pallone e lo addomestica per evitare che lo stesso passi. Manganiello è impallato dal corpo dello stesso giocatore viola e dall’avversario, Banti però ha le immagini dal retroporta, il contatto è chiaro. Pezzella (già ammonito) cade dopo un non-contatto con Ilicic, che davanti a lui tentava di calciare il pallone, questo potrebbe aver condizionato lo stesso viola, il che non lo salva dalla simulazione.


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