Moviola Serie A, giusto il rigore su Moses. Rocchi-Pasqua, disastro a Lecce

A Bologna un passo indietro per Sacchi: graziato Tomiyasu
Moviola Serie A, giusto il rigore su Moses. Rocchi-Pasqua, disastro a Lecce© LAPRESSE
Edmondo Pinna
9 min

Ecco tutti i casi da moviola delle partite di campionato disputate ieri, mercoledì 1 luglio.

INTER-BRESCIA 6-0

Tutto facile per Manganiello: è rigore su Moses

Facile la partita per Manganiello, non una stagione da ricordare, ma non dovrebbe rischiare visto che deroghe non saranno concesse e sono tre gli arbitri che usciranno dalla serie A (Rocchi, Calvarese e Giacomelli). Vero che Rizzoli ha sempre sostenuto la necessità di fare almeno una dismissione tecnica, ma non sembra questo l’anno giusto (ci sono le elezioni). Il rigore ci sta, il resto è semplice amministrazione.

Concesso un rigore all’Inter, difficile sostenere il contrario: Mateju in ritardo da dietro, taglia la strada a Moses, c’è un contatto con la parte alta del busto, il nerazzurro è in velocità, pochi dubbi. Ci pensa invece l’occhio della Gol Line Technology a stabilire che il pallone calciato direttamente da angolo da parte di Sanchez non ha varcato la linea sulla
parata di Joronen.


SPAL-MILAN 2-2

Mariani sbaglia con D’Alessandro. Il rosso è del VAR


C’è voluto in VAR per determinare il cartellino rosso per D’Alessandro: anche live, però, l’intervento ai danni di Theo Hernandez era sembrato molto brutto, errore per Mariani. A centrocampo, più o meno davanti alle panchine,
intervento di D’Alessandro, molto brutto, con il piede a martello (il sinistro) su Theo Hernandez: non prende il pallone (ci passa sopra), va diretto sulla tibia dell’avversario. Mariani opta per il giallo, Pairetto (al VAR) lo richiama all’OFR (la revisione sul campo) e per l’internazionale di Aprilia è sufficiente uno sguardo al monitor per capire di che colore doveva
essere il cartellino, ovvero rosso. E’ regolare la rete di Valoti: perché la Spal aveva chiesto un fallo di mano di Gabbia nell’azione che ha preceduto la rete, ma il braccio (destro) è al corpo. E comunque la rete non sarebbe stata annullata,
pure fosse stato un mani punibile. Giustamente annullato (dal VAR) il gol di Çalhanoglu: l’azione nasce con un
passaggio per Rebic largo, in questo momento il croato è appena oltre l’ultimo difendente della Spal (Vicari), è il VAR a togliere le castagne dal fuoco. 


BOLOGNA-CAGLIARI 1-1

Sacchi, un passo indietro: graziato Tomiyasu

Non benissimo il prossimo arbitro della Can A, Juan Luca Sacchi, 35 anni, da Treia (e non è un caso che sia stato scoperto
da uno degli ultimi talent scout che l’Aia aveva, Maurizio Mattei, visto che entrambi hanno radici nel comune in provincia di Macerata): un passo indietro, sia dal punto di vista tecnico (alcuni falli non sanzionati gridano vendetta) sia dal punto di vista disciplinare. Chiude con 36 falli fischiati e cinque gialli, eppure ne dimentica molti per strada.

E’ l’errore più grande della partita: Tomiyasu, già ammonito, ferma Pellegrini al limite dell’area. Al di là del fatto che il fallo è netto (da dietro), il difensore del Bologna doveva essere sanzionato nuovamente, visto che quella dell’esterno ex
Roma era un’azione pericolosa. Sarebbe stato semplice, avesse seguito le indicazioni del suo mentore (fare le cose
facili), prendere una decisione. Regolare la rete dell’1-1 segnato da Simeone: al momento del passaggio di Nainggolan, il Cholito è tenuto in gioco da Bani, con la spalla destra: le due linee tirate dal VAR sono praticamente sovrapposte.


FIORENTINA-SASSUOLO 1-3

Chiffi vede bene: rigore su Djuricic, non su Pezzella

E’ buona la partita per Chiffi, pure ricca di episodi: corretta la lettura nelle due aree sul rigore dato al Sassuolo. La svolta della partita nasce nell’area del... Sassuolo. Su un angolo, c’è una doppia trattenuta fra Chiriches e Pezzella, entrambi allungano le braccia per tenere distante l’avversario, anche il viola ha il destro largo sul sinistro (largo) del neroverde. Chiffi lascia andare, a nostro avviso giustamente, e sul ribaltamento di fronte arriva il penalty per il Sassuolo.

Castrovilli va in scivolata su Djuricic, l’intervento è netto, senza possibilità di giocare in pallone: corretta anche la scelta di Chiffi di non ammonire, è un intervento genuino che ferma una promettente azione d'attacco. Ok la rete di Defrel: è in gioco al momento del passaggio di Djuricic.

LECCE-SAMPDORIA 1-2

Rocchi-Pasqua che errore: rosso per Bonazzoli


C’è un episodio che offusca la notte salentina di Gianluca Rocchi, alle ultime partite della carriera. Peccato, perché “pizzicare” tre rigori così, difficili da leggere, non è da tutti. E se sul primo rigore dato alla Samp è più ingenuo Tachtsidis di quanto non sia chiaro e pulito il fallo, il calcio di Bonazzoli a Donati meritava più attenzione, soprattutto nel VOR (Pasqua, che succede?).

L’episodio è clamoroso: contrasto fra Donati e Bonazzoli, i due cadono a terra e il giocatore blucerchiato fa un movimento repentino con la gamba sinistra, che scatta. Un gesto di reazione, che colpisce con lo scarpino la faccia dell’avversario. Rocchi perde tutto (ma non dovrebbe, visto che il pallone è lì), più grave che questo sfugga al VAR, dove c’era Pasqua: possibile non si sia accorto della volontarietà del gesto? Eravamo al 16’ del primo tempo, per il Lecce un bel danno.

E’ più facile da dare il rigore assegnato alla Samp: Tachtsidis entra su Jankto, i due colpiscono il pallone (più il blucerchiato), il penalty ci può stare. Netto quello dato al Lecce, l’entrata di Thorsby è anche brutta, travolge Saponara, che prenda il pallone conta poco. Ci sta il penalty di Paz su De Paoli, entrata sulla gamba sinistra.

VERONA-PARMA 3-2

Valeri sbaglia sul rigore cercato da Di Carmine

Una partita negativa per l’internazionale di Roma2, Paolo Valeri, che è alla seconda partita dopo la ripresa del campionato (veniva da un buon Lecce-Milan): male nel complesso, c’è qualcosa da rivedere sotto il profilo disciplinare (il giallo a Iacoponi è sembrato frettoloso ed esagerato), ma soprattutto tecnico, con alcuni falli non sanzionatati e con il rigore per il Verona che è davvero bizzarro per come è stato generato e, quindi, assegnato. Partiamo dall’episodio che ha indirizzato una parte di partita e che ha finito per incidere sul risultato finale: su un filtrante al limite dell’area, Bruno Alves fa muro e si oppone con il corpo, rimanendo fermo. Davanti a lui arriva Di Carmine che si gira, si incurva leggermente e va a cercare il contatto con l’avversario (al replay l’intenzione si legge benissimo). Valeri non ha dubbi e fischia il rigore, che lascia molti dubbi. Anche perché la dinamica, così strana, comporta che anche il VAR (Piccinini), si sia trovato con le mani legate, impossibilitato a intervenire, visto che è stata tutta dell’arbitro la valutazione del contatto. E in questi casi, lo sanno tutti, non si può interferire.

Valeri ha chiuso la sua partita con 24 falli fischiati (12 nel primo tempo) e 5 ammoniti. E se i cartellini per Barilla (su Borini) e per Hernani (in ritardo e irruento su Di Marco) sono giustificati, così come quello di Empereur (su Kulusevski), quello per Iacoponi ha lasciato perplessi. Nel finale di partita, è arrivato anche il cartellino giallo per Pessina (era diffidato), per un intervento a centrocampo su Bruno Alves.


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