Moviola Serie A: rigore regalato alla Lazio, il Var salva Doveri a Napoli

Piccinini valuta malissimo il contatto Soumaoro-Zaccagni. Di Paolo recupera il penalty perso dall'arbitro al Maradona. Maresca a Torino inguaia il direttore di gara Giua: non c'era il rosso per Okereke
Moviola Serie A: rigore regalato alla Lazio, il Var salva Doveri a Napoli© BARTOLETTI

Lazio-Bologna 3-0

Non sufficiente la partita di Piccinini (voto 5), sono forse sopravvalutate le sue qualità. Il rigore che assegna alla Lazio va contro lo spirito del gioco (è un contatto dovuto ad una dinamica non colpevole) ma soprattutto contro quello che sono i dettami di Rocchi («stop ai rigorini») che qualche problema lo sta creando (interpretazioni diventate troppo ondivaghe).

Esagerato

Soumaoro, per prendere posizione, allarga il braccio e colpisce in faccia Zaccagni, che è dietro di lui. Il giocatore del Bologna è in ripartenza, ha il possesso del pallone, ma il contatto con l’avversario c’è. Piccinini è vicino e fischia il rigore, che non è inventato (a centrocampo non ci pensi neanche a sanzionare un’azione così) ma la cui dinamica è strana, più vicina ad uno scontro di gioco. Insomma, non è rigore e sicuramente lontano dai canoni che il designatore Rocchi sta cercando di inculcare ai suoi ragazzi.

Regolari

Se ci cono pochi dubbi sulla regolarità del gol del 2-0 (sul passaggio di Luis Alberto, Zaccagni è tenuto in gioco da Medel e Theate), c’è stato bisogno di un controllo VAR (e dopo Atalanta-Fiorentina, l’immagine che chiarisce è arrivata subito) sul 3-0: sono ancora Medel e Kasius a tenere in gioco Lazzari (che poi darà il pallone a Zaccagni) sul passaggio di Luis Alberto.

Var

Orsato (voto 6) Sul rigore non può nulla (peccato), per il resto solo controlli.


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Napoli-Inter 1-1

Partenza in salita per Doveri (voto 6), con una revisione in campo nei primi minuti per un rigore perso: avrebbe potuto (dovuto) vederlo lui, il VAR stavolta ha funzionato come dovrebbe sempre, OFR e rigore. Poi, però, riesce a gestirla con l’esperienza e il mestiere, la partita non è difficile, tre episodi nelle aree lette correttamente. La chiude con 2 gialli e 21 falli fischiati.

Solo al Var

Doveri, come detto, si perde un rigore che doveva essere assegnato in campo, vista la dinamica: Osimhen anticipa netto Skriniar che, da dietro, gli mette i tacchetti sinistri sul tallone della gamba destra, commettendo fallo. L’arbitro-presidente di Roma1 non lo vede, Di Paolo a Lissone invece lo coglie subito, lo esamina, poi richiama l’arbitro all’OFR: visuale perfetta, non c’era quasi bisogno del replay dalla “16 metri”.

Attaccata

Nella ripresa, protesta Insigne, il cui tiro sbatte sul braccio sinistro di Skriniar che è davanti a lui: giusto non fischiare, è attaccassimo al petto, non punibile.

No penalty

Due dubbi (appena appena) in area del Napoli, con un contrasto fra Koulibaly e Lautaro assolutamente di gioco e con Dzeko che protesta per un presunto fallo di mano di Mario Rui che, a terra, ha le braccia lungo i fianchi come un soldatino di piombo. Entrambi non punibili.

Var

Di Paolo (voto 6,5) Un rigore da vedere in campo, figurarsi al monitor...


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Torino-Venezia 1-2

Succede tutto negli ultimi minuti, con Maresca (sì, il VAR) che si erge a protagonista (dove l’abbiamo già sentita questa frase riferita all’arbitro-presidente della sezione di Napoli?) e inguaia Giua (voto 5,5), che fa già di suo e non ne avrebbe bisogno (la gestualità al termine delle due OFR è da arbitrino uscito appena dal corso). L’espulsione di Okereke è una follia, l’arbitro sardo non ha la forza di opporsi ad una lettura del VAR senza senso. Peccato, perché fino a quei minuti cruciali non l’aveva tenuta male.

Mai rosso

Linetty e Okereke su un pallone, il granata alza la gamba e ostacola l’avversario che, ricadendo, mette il piede sull’altra gamba di Linetty. Giua fischia punizione per il Venezia e ammonisce il granata, Maresca lo richiama per un gioco violento che non esiste: Okereke non fa nulla per mettere a repentaglio l’incolumità dell’avversario, l’impatto arriva sullo slancio ed è minimo.

Fuorigioco

Corretto, invece, annullare la rete di Belotti del 2-2: al momento della punizione, Pobega è in fuorigioco di una gamba e interferisce con l’azione difensiva di Caldara, che prova ad intervenire sul Gallo. OFR e rete annullata.

Var

(Maresca, voto 4) Non vorremmo essere in Rocchi: come lo si può impiegare? Pure le sospensioni non servono....


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Lazio-Bologna 3-0

Non sufficiente la partita di Piccinini (voto 5), sono forse sopravvalutate le sue qualità. Il rigore che assegna alla Lazio va contro lo spirito del gioco (è un contatto dovuto ad una dinamica non colpevole) ma soprattutto contro quello che sono i dettami di Rocchi («stop ai rigorini») che qualche problema lo sta creando (interpretazioni diventate troppo ondivaghe).

Esagerato

Soumaoro, per prendere posizione, allarga il braccio e colpisce in faccia Zaccagni, che è dietro di lui. Il giocatore del Bologna è in ripartenza, ha il possesso del pallone, ma il contatto con l’avversario c’è. Piccinini è vicino e fischia il rigore, che non è inventato (a centrocampo non ci pensi neanche a sanzionare un’azione così) ma la cui dinamica è strana, più vicina ad uno scontro di gioco. Insomma, non è rigore e sicuramente lontano dai canoni che il designatore Rocchi sta cercando di inculcare ai suoi ragazzi.

Regolari

Se ci cono pochi dubbi sulla regolarità del gol del 2-0 (sul passaggio di Luis Alberto, Zaccagni è tenuto in gioco da Medel e Theate), c’è stato bisogno di un controllo VAR (e dopo Atalanta-Fiorentina, l’immagine che chiarisce è arrivata subito) sul 3-0: sono ancora Medel e Kasius a tenere in gioco Lazzari (che poi darà il pallone a Zaccagni) sul passaggio di Luis Alberto.

Var

Orsato (voto 6) Sul rigore non può nulla (peccato), per il resto solo controlli.


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