Chivu su Mourinho: "Fantastico José, di più non poteva fare"

Il grande ex è Campione d'Italia con l'Inter Primavera. Sull'allenatore giallorosso: "Ha trasmesso subito alla Roma la mentalità vincente"
Chivu su Mourinho: "Fantastico José, di più non poteva fare"© LAPRESSE
Roberto Maida
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ROMA - Ha completato la finale con il fiato corto. «Era molto più facile quando giocavo. Allenare è uno stress incredibile» ammette Cristian Chivu mentre assaggia una sigaretta fuori dagli spogliatoi del Mapei Stadium. La sua Inter Primavera ha compiuto un’impresa, rimontando prima il Cagliari da 0-3 in semifinale e poi ribaltando il risultato nella finale contro la Roma, la grande favorita della vigilia. Non a caso Zhang, che ha esultato sui social, gli ha subito rinnovato il contratto per un anno. Una soddisfazione enorme per Chivu, che ha ricevuto l’abbraccio di Beppe Marotta in campo e poi è scivolato via, lontano dai riflettori: «Perché questa serata è dei giocatori, dei ragazzi, non mia» spiega con quel garbo che è anche timidezza.

L'orgoglio di Chivu

Garbo ambizioso, comunque: «Coroniamo un percorso durato tre anni, in cui ho lavorato con i ragazzi del 2003. Se non ci fosse stata la pandemia forse avremmo raggiunto grandi risultati anche a livello di Under 17. Devo ringraziare la società, che tratta i giovani con grande professionalità. Ero sicuro che avessimo le potenzialità per vincere il campionato e ci siamo riusciti». La finale di Reggio Emilia è stata decisa da un pezzo di bravura di Iliev. Ma come miglior giocatore della finale è stato eletto Casadei, centrocampista autore dell’1-1: «Ora sta a lui dimostrare di essere pronto per il salto tra gli adulti. La Primavera è una cosa, i campionati dei grandi un’altra. Però ho fiducia in lui, penso che lo vedremo in Serie A o all’estero».

Il legame con Mourinho

Nella nostra chiacchierata esce fuori inevitabilmente il nome di José Mourinho, al quale Chivu sarà sempre legato per il triplete conquistato da giocatore dell’Inter. I due si sentono spesso, non solo perché Mourinho ora allena l’altra squadra italiana rimasta nel cuore di Cristian, la Roma: «Ci siamo visti dopo la semifinale contro il Leicester, quando abbiamo giocato a Trigoria. Gli ho fatto i complimenti». Ora di sicuro Mourinho avrà ricambiato: «Lo spero, devo ancora accendere il telefono». Chivu ha seguito con affetto il maestro in questa stagione: «Sono felice per i risultati che ha raggiunto. In poco tempo ha saputo trasmettere una mentalità vincente alla squadra. Ci sono cose che da fuori non si riescono a vedere ma un allenatore è bravo quando forma una squadra anche dal punto di vista mentale e umano. In questo José è fantastico».

Chivu: "Mourinho non poteva proprio fare di meglio"

Non solo per la Conference vinta a Tirana. Chivu è convinto che Mourinho abbia ottenuto il massimo nella gestione complessiva: «Vincere è sempre difficile. E chi pensa che la coppa non conti niente non ha capito un principio fondamentale: arrivare primi non è mai scontato. Ma a me è piaciuta anche la sua capacità di tenere la Roma sul pezzo in campionato, nonostante il pensiero della partita imminente con il Feyenoord. Se la squadra aveva meritato l’Europa anche attraverso la Serie A, significa che il lavoro svolto è stato ottimo. Con la rosa che aveva a disposizione, Mourinho non poteva proprio fare di meglio».


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