Primavera, la Roma batte il Frosinone e vola in testa. Ok Sassuolo, Lecce ko

Giallorossi al comando in attesa del posticipo tra Juve e Inter. I neroverdi battono l'Empoli, i salentini cadono in casa con il Torino. Tris della Fiorentina sul Cesena
Primavera, la Roma batte il Frosinone e vola in testa. Ok Sassuolo, Lecce ko© AS Roma via Getty Images
13 min

ROMA - Aspettando il posticipo tra Juventus-Inter, la Roma Primavera torna solitaria in vetta alla classifica: il Frosinone si ritrova a inseguire per mano di Faticanti e Pisilli, torna in partita con Maestrelli ma nel recupero subisce la rete del 3-1 di Pagano. Un gol in pieno recupero di Gineitis consegna al Torino una preziosa vittoria in rimonta sul Lecce. I salentini sprecano un rigore nel primo tempo e vengono beffati nell’ultima parte di gara. Torna subito a fare la voce grossa il Sassuolo, ma non senza fatica: l’Empoli resta in dieci dopo 21’, va sotto per mano di Bruno, trova il pari in avvio di ripresa con Ignacchiti e poi crolla a 4’ dalla fine sulla stoccata di Russo. Continua la risalita della Fiorentina di Aquilani: il tris rifilato al Cesena proietta la Viola in piena zona playoff e conferma i progressi già mostrati nelle ultime uscite.

Lecce-Torino 2-3

Il veleno è nella coda: il Toro supera il Lecce nel finale e interrompe la striscia di due ko. esterni, rilanciandosi anche in chiave play-off. I giallorossi avevano approcciato meglio alla gara, passando poco prima della mezzora con Berisha e poi fallendo un calcio di rigore con lo stesso Berisha, ipnotizzato da Passador. Il gol in apertura di ripresa di Gineitis cambia il volto della gara: il Toro alza la pressione, coglie un palo con Borbei e poi con Jurgens trova il 2-1 a 10’ dalla fine. Dorgu rimette subito le cose a posto, ma in pieno recupero Gineitis confeziona l’allungo decisivo. Per Coppitelli quarto ko. nelle ultime 5 gare, ancora una volta di misura. La voglia di riscatto del Lecce contro la fame di un Torino che fuori casa fatica a svoltare. L’avvio è tutto di marca giallorossa: Sanek al 14’ tenta la conclusione da fuori ma viene murato dalla difesa ospite, poi ci prova Berisha ma senza inquadrare la porta. Dell’Aquila è l’unico elemento granata in grado di impensierire la retroguardia di casa, ma al 27’ la botta da fuori di Berisha, imbeccato da Vulturar, consente alla formazione di Coppitelli di sbloccare il risultato. L’occasione più ghiotta per il raddoppio arriva al 35’, quando Salomaa prende il tempo a Dembele e si procura un calcio di rigore: da dischetto si presenta Berisha, ma Passador respinge la conclusione e tiene a galla i compagni. La reazione granata arriva così a inizio ripresa, quando Gineitis si fa tutta la fascia e poi converge al centro, trovando il diagonale che vale l’1-1. I ragazzi di Scurto fiutano l’impresa: Dell’Aquila al 7’ fa tutto alla perfezione, poi calcia in mezzo e la traiettoria della sfera termina la sua corsa sul palo. La risposta del Lecce è affidata a Nizet che al 12’ calcia a botta sicura e a sua volta coglier un clamoroso legno. Lo stesso Nizet ci riprova al 15’, ma Passador si salva in corner. La gara adesso è bella e avvincente: Weidmann al 26’ trova il corridoio giusto per arrivare al tiro, ma una leggera deviazione di un difensore manda la sfera appena fuori dallo specchio. Al 28’ Dell’Aquila si ritrova un’autostrada davanti a se, ma Hasic in scivolata rimedia. Il gol del sorpasso arriva comunque al 37’ quando Weidmann pennella per Jurgens, che si libera per la conclusione e da due passi non lascia scampo al portiere giallorosso. Il Lecce ha però la forza di reagire subito: Samek impegna Passador, ma sul corner successivo è Dorgu a beffare l’estremo difensore granata. A capovolgere nuovamente l’inerzia del match ci pensa Gineitis a tempo scaduto, con un’altra pregevole azione personale che vale il 3-2 finale.

Sassuolo-Empoli 3-1

La sconfitta di Cagliari è già in soffitta: il Sassuolo si rimette subito in carreggiata confermando l’ottimo trend casalingo (14 punti in 6 gare), ma l’Empoli vende cara la pelle e va a un passo dal compiere una piccola impresa. Perché per oltre un’ora i ragazzi di Buscè giocano con l’uomo in meno (espulso Fantoni) e nonostante lo svantaggio per mano di Bruno a metà del primo tempo dimostrano di poter restare in partita. Ignacchiti trova il pari in avvio di ripresa, poi gli assalti degli emiliani vengono premiati solo a 4’ dalla fine dal solito acuto di Russo. Sette risultati utili di fila: è il biglietto da visita col quale l’Empoli si presenta al “Ricci”, deciso a confermare il trend positivo dell’ultimo mese e mezzo. Ma il Sassuolo ha voglia di ripartire dopo la sconfitta di Cagliari (la prima della sua annata), anche se un errore di Miranda dopo appena 100 secondi consegna palla a Bucancil, lesto a servire Renzi che con un morbido pallonetto centra in pieno la traversa. Lo stesso Renzi all’8’ calcia al volo dal limite, mancando la porta di mezzo metro. L’avvio è tutto di marca empolese e al 17’ Bucancil, in precario equilibrio, colpisce di testa e manda la sfera a incocciare sulla traversa. Il tutto serve però a destare il Sassuolo, che al 19’ con Baldari impegna Fantoni, il quale due minuti dopo stende Russo lanciato a rete, beccandosi il rosso diretto: Buscè inserisce Filippis al posto di Rosa, ma per il portiere di riserva il benvenuto non è dei migliori, perché al 24’ Pieragnolo centra per Kevin Bruno che sottomisura insacca il pallone dell’1-0. FIlippis si riscatta al 26’ sul mancino di Pieragnolo, deviato in corner. Il Sassuolo non sfrutta la superiorità numerica nella restante parte della prima frazione, poi nella ripresa è l’Empoli ad aggredire di nuovo i neroverdi e a trovare il pari con Ignacchiti, che di testa sfrutta un calcio piazzato. Bigica è sorpreso, ma stavolta la reazione del Sassuolo è veemente: Baldari impegna Filippis, che poi rischia su un’uscita bassa sui piedi di Russo e ancor più quando esce dai pali e di fatto consegna a Bruno la porta spalancata, ma l’attaccante a due passi dalla porta spedisce alle stelle. Russo di testa manca il bersaglio da posizione favorevole al 21’, poi due volte Mata non trova la porta. Al 32’ si rifà vivo Renzi che calcia di prima intenzione chiamando Theiner alla risposta, poi però al 41’ Mata pennella per la testa di Flavio Russo e il nuovo vantaggio è cosa fatta.

Frosinone-Roma 1-3

Ingrana la quinta la Roma, e non è affatto un modo di dire: Guidi azzecca tutte le mosse nella supersfida di Frosinone, con i ciociari che vedono interrotta la striscia di gare senza sconfitte che durava da 8 partite. La quinta vittoria consecutiva giallorossa porta la firma di Faticanti, che sblocca la contesa nel finale di prima frazione, e di Pisilli che raddoppia a metà ripresa. Allo scadere Maestrelli riaccende le speranze dei ciociari, poi vanificante in pieno recupero dal rigore di Maestrelli. Aspettando la sfida tra Juve e Inter i giallorossi scappano in vetta e mettono pressione ai bianconeri. In trasferta la Roima viaggia a velocità doppia, soprattutto quando c’è da buttarla dentro: 18 reti segnate in 5 uscite non lasciano spazio a troppe interpretazioni. Le 8 gare senza ko. del Frosinone però non lasciano tranquillo Guidi, anche se l’avvio di gara non regala emozioni. I ciociari ci provano al 16’ con Selvini, la cui conclusione sfila però alta. Lo stesso Selvini al 20’ fa venire i brividi alla difesa giallorossa, con Baldi saltato di netto e Keramitsis che salva quasi sulla linea. La Roma si desta poco dopo la mezzora con una botta da fuori di Pisilli che chiama Palmisani alla risposta in corner. Sull’angolo Keramitsis trova il gol ribadendo in rete una corta respinta dello stesso Palmisani, ma l’assistente ferma tutto per fuorigioco. Il gol è comunque nell’aria e arriva al 38’ con Faticanti che di testa, sul corner battuto da Pisilli, non lascia scampo al portiere ciociaro. Nella ripresa i ritmi più bassi e il gioco spezzettato facilitano il compito della Roma, che si mantiene sorniona e alla prima vera opportunità trova il raddoppio grazie a una rasoiata di Pisilli dal limite, servito da una sponda di Pagano. Il Frosinone fatica a reagire e solo al 43’ si rende pericoloso con un colpo di testa di Selvini, imbeccato da Mulattieri. È comunque un segnale perché al 45’ un altro traversone dalla destra trova Maestrelli pronto alla deviazione vincente di testa. Il recupero è infuocato, ma al 49’ un intervento di Palmisani ai danni di Chesti viene punito con il rigore, fra le proteste dei gialloblù (ne fa le spese proprio Palmisani, espulso), con Pagano che dopo 5 minuti di attesa fa centro, chiudendo i conti.

Fiorentina-Cesena 3-1

Sotto gli occhi di Rocco Commisso la Primavera di Alberto Aquilani non stecca: batte 3-1 il Cesena con le reti di Kayode, Nardi e Toci (di Gennaroli il gol della bandiera) e conquista la seconda vittoria consecutiva, mostrando di essere sulla via di una piena risalita e conferma di l’ottimo trend casalingo (12 punti in 5 gare). Per il Cesena continua il momento negativo: quinto ko. negli ultimi 6 match ed ennesima battuta d’arresto lontano dalla Romagna (6 sconfitte su altrettante gare). Non c’è Distefano, match winner a Bologna, nella Fiorentina che punta a sfruttare il turno casalingo per continuare la sua rincorsa playoff. Aquilani cambia modulo passando al 3-4-2-1 sotto gli occhi di Commisso e l’avvio è favorevole si suoi, con Favasuli che impegna due volte Galassi, bravo anche su un traversone sbilenco di Vigiani. Al 19’ la Fiorentina passa con Kayode, che in acrobazia sugli sviluppi di un corner beffa il diretto marcatore e strappa gli applausi del “Torrisi”. Ancora Favasuli alla mezz’ora mette in mezzo un pallone velenoso che non viene raccolto da nessun compagno. È comunque il segnale di una pressione costante che al 44’ porta al raddoppio firmato da Nardi con una sventola dalla lunga distanza, imparabile per Galassi. Nella ripresa il Cesena ha un sussulto in avvio con Gennaroli (para Tognetti), poi Falconi e Favasuli chiamano Galassi a due risposte di puro istinto prima del terzo gol di giornata firmato al 13’ da Toci con una pregevole botta al volo su una punizione calciata da Favasuli. Al 18’ Gennaroli, sugli sviluppi di un corner, infilando testa Tognetti provando a tenere aperta una partita che in realtà la Fiorentina controlla senza problemi, con la solita conclusione di Favasuli respinta da Galassi e Ferretti che nel finale manda a lato di testa sugli sviluppi di un corner.


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