Napoli, 10 gol in due partite: è calcio spettacolo

Cinque al Bruges e cinque alla Lazio. Nella squadra di Sarri funziona tutto, quella di Pioli è devastata
Alberto Polverosi
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Il Napoli non ha battuto la Lazio, l’ha demolita, schiantata, incenerita e umiliata. Cinque a zero alla fine, ma i gol potevano essere tanti di più. Almeno uno gliel’ha tolto Damato che, cronometro alla mano, ha fischiato la fine con Callejon solo davanti a Marchetti. La differenza in campo è stata spaventosa, agghiacciante direbbe Conte che non avrà perso l’esibizione di Lorenzo Insigne, gol, assist e giocate straordinarie. Come lui, Gonzalo Higuain, all’undicesimo gol segnato alla Lazio.
   Il Napoli di Sarri è stato un incanto, la Lazio di Pioli un’assurdità. Tutto il meglio di qua, tutto il peggio di là, ma in dosi massicce, inimmaginabili per il nostro campionato. Gli azzurri hanno segnato presto e non hanno mai mollato la presa, portando al gol (quello del 5-0) anche Gabbiadini che aveva preso il posto di Higuain, sommerso dagli applausi al momento del cambio, dopo la doppietta. Hanno tenuto palla con una velocità folle, con un ritmo e un’intensità che hanno schiantato subito la Lazio, messa malissimo in campo e tramortita dal movimento e dai guizzi di Insigne. Il malcapitato Hoedt è rimasto coinvolto in tutt’e cinque i gol del Napoli, ma nessuno si è salvato. Pioli ha sbagliato l’impostazione della gara, il rombo è stato subito rifiutato dalla squadra che però non si è ripresa nemmeno quando, dopo l’1-0, è stata schierata col 4-2-3-1. Mancavano giocatori importanti nella Lazio, ma niente può giustificare questa disfatta. Saranno giorni difficili per Pioli a Formello: nelle ultime due trasferte di campionato (Verona contro il Chievo e ieri a Napoli) ha preso 9 gol. C’è molto da cambiare, molto da discutere.
   Nella squadra che Sarri ha schierato di nuovo col 4-3-3 (è il modulo in cui si riconosce) ha funzionato tutto: difesa impeccabile, centrocampo straordinario con Allan (gol e assist) e Jorginho, attacco micidiale con Higuain e Insigne. Dieci gol in 4 giorni, 5 al Bruges e 5 alla Lazio: le parole di Maradona («con Sarri non si vince») si sono trasformate in una benedizione per il Napoli.


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