MILANO - Un tempo nerazzurro, un tempo bianconero, forse la montagna che alla fine partorisce il tipico topolino. Inter-Juventus finisce 0 a 0, tra qualche calcione di troppo, nervi e intensità da grande match, occasioni vere che però vengono a mancare: una traversa di Brozovic, un palo di Khedira e poco più. Bene Jovetic, in ombra Icardi per i milanesi. Cuadrado il miglior bianconero, ancora lontano dal top Pogba.
INTER-JUVENTUS 0-0 TABELLINO, CRONACA, STATISTICHE
LE SCELTE - Mancini sorprende tutti rovistando la squadra titolare, con la scelta del 4-2-3-1 e la panchina per Kondogbia e Guarin, per Medel a centrocampo con Melo e Brozovic a trequarti. Allegri preferisce i centimetri e i chili di Zaza al piede di Dybala, col 3-5-2 e Marchisio al ritorno da regista. In tribuna scenografia da grande derby, con gli interisti a sfottere gli juventini sulla mancata conquista della Champions lo scorso anno, impresa e tripletta riuscita in Italia solo ai nerazzurri con Mourinho.
QUANTI GIALLI - Il nervosismo diventa subito il grande protagonista di una gara tra squadre forti fisicamente. E dopo 15 minuti volano già quattro cartellini gialli: a Marchisio, Felipe Melo, Khedira e Zaza, tutti per gioco duro e trattenute. L'arbitro Valeri non fa sconti e le proteste sono veementi. Le prime occasioni capitano sul sinistro un po' duro di Zaza, che prima spara altissimo e poi sbaglia l'ultimo dribbling su Bonucci e su quello più morbido di Jovetic, che si fa chiudere dai difensori avversari. Ritmo e intensità nervosa sono da grande partita.
TREMA BUFFON - Intorno alla mezz'ora è il momento migliore dell'Inter, che con Brozovic, a giro dalla sinistra sul palo lungo, prende in pieno la traversa. Buffon si piega, ha una smorfia di dolore, si tocca il polpaccio: la Juve trema col suo portiere, che ricorre al ghiaccio, ma è solo una botta. In casa bianconera è il centrocampo il settore che fatica di più, con un Pogba irriconoscibile, fuori mentalmente dal contesto agonistico. Khedira e Marchisio non riescono a dar la compattezza giusta e la partita gira tra le gambe degli interisti, soprattutto Jovetic, Brozovic e Perisic. Primo tempo, ai punti, per gli uomini di Mancini.
SVEGLIA JUVE - Pronti-via al secondo tempo e un pezzo dell'Inter è rimasto col tè caldo negli spogliatoi, perché Zaza e Cuadrado volano e il colombiano arriva al tiro, che sarebbe gol se la palla non impazzisse tra le gambe di Handanovic per poi finire di poco fuori. Che rischio, dopo solo 30 secondi di gioco! E Cuadrado pare aver un'altra marcia, scappa a Jesus quando vuole, seminando il panico sulla destra. L'Inter risponde con un corner insidioso, che Morata per poco non infila alle spalle di Buffon, sbucciando il rinvio. Pure Pogba sembra essersi svegliato e quando parte palla al piede in slalom è sempre dura togliergliela.
PALO KHEDIRA - Mancini prova una scossa e mette Guarin, uno coi colpi vincenti, per Felipe Melo, poco presente in impostazione. Ma la grande chanche, che gela per qualche minuto San Siro, capita sul destro di Khedira, imbeccato in area da un ottimo lavoro di Morata: il piattone del tedesco prende il palo, da pochi metri, un'occasione clamorosa. Allegri prova allora con Mandzukic proprio per Morata, nel momento in cui in campo c'è solo la Juve. Allegri butta dentro anche Paulo Dybala, cercando di sfruttare la sua vivacità. Esce Zaza, che ha corso molto, senza la giusta lucidità. All'84' Khedira concede superficialmente un calcio di punizione dai 20 metri scarsi a Jovetic, occasione che Jo-Jo spara sulla barriera. Finisce senza gol il derby d'Italia, con Fiorentina, Roma e Napoli a ringraziare. Il campionato continua.
