ROMA - Caterina va veloce come quando parla, come quando pensa. Caterina va veloce da un camerino al suo bambino, in giornate che non finiscono mai. Caterina va veloce, ma il suo momento-Napoli lo vuole. “Eccomi”, dice in affanno, mentre lascia gli studi televisivi e va verso l’auto per tornare a casa. «Buffon ha avvisato il Napoli che la Juve non è quella dell’andata? E cosa pensa che il Napoli invece sia lo stesso? E basta poi con questa storia che il Napoli è Higuain-dipendente. Mi sembra che si ripeta la storia con Cavani... Invece c’è tutta una squadra che gioca e gioca bene. Poi lui si merita di stare sotto i riflettori e io sono contenta. Non andrò a Torino purtroppo, mi sarebbe piaciuto molto. Vedrò la partita con i parenti in Alto Adige. Sono finita in un covo di romanisti. Mio marito in testa. E anche mio figlio che ha tre anni e mezzo. E per forza con un fratello romanista, più grande e che adora come potevo vincere io? L’ho portato a Napoli e quando gli hanno chiesto per chi tifa ha detto con fierezza che è romanista. Ah ma riuscirò a fargli cambiare idea. Comunque, i miei romanisti hanno garantito il loro tifo per il Napoli sabato sera».
LA FAMIGLIA - Caterina va veloce, ha voglia di parlare di Napoli, senza l’accento di casa sua, che quando lo usa però è ancora più bella. Si sente il lieve affanno della camminata e poi il rimbombo di un garage e la linea fa i capricci. Comunque sia è già Napoli-moment. Caterina si sposta da una parte all’altra della sua vita. Una parte è il lavoro, l’altra è la famiglia e sempre di corsa. Una donna è così, prima che arrivi un figlio è certa che si possa continuare a fare tutto, quando il figlio poi arriva ci sono giorni che pensa di non farcela, ma ce la deve fare, e ce la fa. I primi anni sono quelli della perfezione, quelli del calcolo della presenza, quelli del “sempre raggiungibile” quando mi cerchi. Sono anche gli anni dell’onnipotenza che sfiancano ma gratificano, anni della prova che il tutto si può fare e anche bene. «E su tacco dodici - aggiunge Caterina – Guarda oggi, mi girava così, ho accompagnato Guido a scuola sui tacchi e ancora ci sto sopra».
TACCO DODICI - Ma sono le sette di sera e una giornata su tacco dodici è tosta. «Io però nella borsa ho di tutto e anche scarpe da ginnastica e ballerine». Insomma, una borsa di Mary Poppins, ma nella valigia della Tata più desiderata al mondo ci sono anche i sogni. E nella sua, Caterina, c’è lo scudetto? «Ah no, io quella parola non la dico. Fino a fine maggio non la pronuncio. Ma sono convinta che sia l’anno giusto per il Napoli. Mi dispiace essere usciti dalla Coppa Italia, è una competizione che mi piace molto e mi sarebbe piaciuto andare avanti. Pazienza è andata. Così possiamo concentrarci su altro, campionato e anche Europa League».
SULLA ROMA - Ma nel caso in cui l’innominabile parola si materializzasse in qualcosa di più concreto di un sogno, in parola povere se il Napoli vincesse lo s... lei cosa farebbe? Ride. «Voi potete dirla quella parola, sono io che non la dico. Se mai fosse spero di poter essere lì a festeggiare. Mi devo organizzare col piccolo». Torniamo alla Juventus. È la sola squadra che può dar fastidio al Napoli o ce ne sono altre, la Roma per esempio. In fin dei conti anche la Juve ha fatto la sua bella e tosta rimonta. «Io credo che la Juventus non si fermi, vuole vincere ancora e non lascerà campo libero, al Napoli poi... figurati! La Roma non credo che possa rimontare allo stesso modo, anche se mi sembra che giochi bene, ma Spalletti ha bisogno di tempo e in questo caso il tempo non è dalla sua parte».
IL PRONOSTICO - Sarri campione d’inverno. Sarri ancora in testa alla gara che sa di spareggio. Sarri che fa a “botte” con le parole con Mancini, ma le avrebbe dette tutte queste cose di Sarri? «Dico solo che questo Napoli è il più bello degli ultimi tempi. Più bello di quello di Mazzarri e di Benitez. In quanto alla storia con Mancini è passata già acqua sotto i ponti». Caterina va veloce e la sua trasmissione “Detto Fatto”, il pomeriggio di Rai2, la segue. Cresce. Le somiglia. «Sta andando bene, abbiamo share fantastici, è un momento molto bello. Il target è giovane, siamo la scelta del pomeriggio. Vogliamo fare sempre meglio. Certo è faticoso, conciliare tutto è dura. Vorrei dormire di più e non vedo mai gli amici perché il tempo che resta è tutto per mio figlio». Caterina va veloce e quando gioca vuole vincere. «E certo, niente pareggio, niente 0-0, che orrore. Per quanto valgano i pronostici direi Juventus-Napoli 2-3. E sì, fateci vedere i gol».