Serie A, Lazio-Juventus 0-1: Inzaghi non sfata il tabù

I biancocelesti non riescono a battere i bianconeri da 13 anni, anche se hanno giocato bene. Decisivo Khedira al 66'
Serie A, Lazio-Juventus 0-1: Inzaghi non sfata il tabù© LaPresse
Valerio Minutiello
5 min

ROMA - La maledizione continua. Una buona Lazio esce sconfitta per 1-0 dall'Olimpico contro la Juventus. Sono tredici anni che i biancocelesti non riescono a battere i bianconeri in campionato. Inzaghi sperava di poter cambiare la storia e se l'è giocata anche bene, ma non ce l'ha fatta. Il gol di Khedira al 66' alla fine è risultato decisivo.

 I campioni d'Italia non hanno giocato la loro miglior partita, ma hanno portato a casa i tre punti. L'anno scorso alla seconda di campionato, sempre all'Olimpico, avevano incassato la seconda sconfitta consecutiva, contro la Roma, ed erano ultimi a zero punti. Poi tutti sappiamo come è finita. Ora sono già a punteggio pieno. Per le possibili rivali è sempre più difficile. 

LAZIO A TRE - Inzaghi conferma le indiscrezioni della vigilia e abbandona il suo 4-3-3 per schierare la difesa a tre. Il tecnico biancoceleste aveva provato questa soluzione a lungo in settimana e l'ha proposta all'Olimpico: davanti a Marchetti, la linea è formata da Radu, De Vrij e il debuttante Bastos.

 In attacco Immobile, supportato da Lulic e Felipe Anderson. L'Olimpico non è pieno, ma per la prima in casa della Lazio ci sono circa 30 mila spettatori e la Curva Nord torna a sostenere la squadra.

HIGUAIN E PJANIC IN PANCHINA - Allegri si concede il lusso di lasciare in panchina Pjanic e Higuain (circa 130 milioni di euro) e in attacco si affida alla coppia Mandzukic-Dybala. La Lazio scende in campo con la scritta "Noi con voi" sulla maglia, per le popolazioni colpite dal sisma del Centro Italia.
All'interno della scritta è raffigurato un orologio fermo alle 3:36, ora della prima e più violenta scossa sismica del 24 agosto scorso.

FOTO: LAZIO-JUVE, TIME-OUT CONTRO IL CALDO

POCHE EMOZIONI - La partita non è bellissima, il ritmo è molto blando. Fa caldo e in campo si sente. Proprio per questo al 27' l'arbitro concede ai giocatori un time-out di circa un minuto e mezzo per rinfrescarsi e bere. Non era mai successo in serie A, l'ultima volta una cosa del genere si era vista ai mondiali in Brasile. La Lazio affronta la Juve a viso aperto e produce qualche buona azione, ma si perde sempre al momento dell'ultimo passaggio.  L'occasione più grande nel primo tempo ce l'ha Dybala al 9' che di testa rischia di beffare Marchetti su un cross fortuito di Alex Sandro. L'argentino è il più attivo degli uomini di Allegri, spesso si abbassa per prendere il pallone e si muove molto, ma la difesa della Lazio è sempre attenta.

KHEDIRA DECISIVO - Nella ripresa la Juventus alza il baricentro. Al 56' Mandzukic (leggermente in fuorigioco) si fa respingere il tiro da Marchetti, poi Dybala chiude un po' troppo il diagonale. Al 62' Dybala serve di tacco per Khedira che sfiora il gol. La Juve spinge e Allegri decide che è arrivato il momento di Higuain: al 65' il Pipita entra in campo al posto di Mandzukic. Un minuto dopo la gara si sblocca, anche se l'ex bomber del Napoli non c'entra. Khedira, ancora una volta servito da un Dybala scatenato (con la complicità di Biglia), stavolta non sbaglia davanti a Marchetti. Secondo gol in due giornate per il centrocampista ex Real. La Lazio accusa il colpo, ma non si arrende. I biancocelesti provano a centrare il pareggio con Patric al 75' e Parolo all'86'. Inzaghi incassa la prima sconfitta in campionato, ma può comunque essere soddisfatto. Sorride anche Allegri: questa Juve vince senza esprimere ancora tutte le sue potenzialità. Nel finale il tecnico bianconero fa esordire anche Pjaca, un altro grande talento che avrà tempo e modo per mettersi in mostra. E il mercato non è ancora chiuso.

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