Lazio, Inzaghi: «A Torino per giocarcela nonostante gli infortuni»

Il tecnico biancoceleste parla di Mihajlovic: «Eravamo compagni di squadra, sarà bello rivederlo e abbracciarlo»
Lazio, Inzaghi: «A Torino per giocarcela nonostante gli infortuni»© Getty Images
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ROMA – Domani la Lazio di Simone Inzaghi, dopo un convincente inizio di campionato, sarà in campo contro il Torino. I ragazzi di Mihajlovic sono certamente tra le squadre più in forma del campionato, ma il tecnico biancoceleste è convito delle potenzialità della sua squadre, soprattutto per quel che riguarda l’attacco: «Sono due ottimi tridenti. Io mi tengo il mio, ma abbiamo massimo rispetto per quello del Toro. Hanno anche Maxi Lopez, Boyé, sono ben allenati. Noi – precisa Inzaghi in conferenza stampa – troveremo uno stadio pieno, per i nostri sarà bello giocarci. Questa gara l'abbiamo preparata bene.La squadra deve andare in campo sempre per vincere. Gli infortuni capitano, forse non mi era mai successo di perdere cinque titolari nello stesso momento. Con i ritmi di questo calcio può accadere, purtroppo. Dobbiamo giocare con fiducia. Andiamo a Torino per giocarcela».

 

GLI INFORTUNI – «Diciamo che siamo in emergenza perché mancano calciatori importanti, ma sono tranquillo. Gli altri faranno di tutto per mettersi in mostra, hanno lavorato bene. Sono fiducioso, mancano elementi importanti come Bastos, de Vrij, Radu, Biglia, Milinkovic-Savic, Lukaku. Avrebbero potuto giocare, nel calcio può accadere che ci siano tanti infortuni. Ma abbiamo lavorato bene, sono contento del resto della squadra che ha fatto bene in questi giorni. Sarà una gara difficile, ma stiamo bene e stiamo crescendo. E' un momento particolare per gli infortuni, cambieremo ma sono fiducioso perché ho visto i ragazzi con tanta voglia di fare bene».

IL TORINO – «Il Torino sta facendo molto bene, ha ottimi elementi. E' ben allenato dal mio amico Sinisa. Mihajlovic è molto preparato, dà identità alle sue squadra. Questa per noi è una settimana importante, con tre partite in sette giorni. Bisogna recuperare qualcuno per cambiare a seconda dell'esigenza. Sono però sereno, quelli rimasti a disposizione hanno giocato nel migliore dei modi».

WALLACE-HOEDT – «Sono giovani, due ragazzi del '94. Wallace sta crescendo, prova a imparare. E' molto disponibile, ha quasi imparato la lingua. Hoedt è facilitato perché era già qui l'anno scorso, ma sono soddisfatto anche di Wallace. Lavorano nel migliore dei modi, sono fiducioso. Manca de Vrij, con lui potevano crescere giorno dopo giorno. Ma i due hanno fatto bene, lo faranno anche domani».

DE VRIJI PER IL DERBY? – «Non so, vedremo. Purtroppo è successa una cosa fortuita. Lui è andato a rinviare un pallone, Immobile nemmeno l'ha visto. Sembrava Ciro malconcio in quella circostanza, invece è accaduto il contrario. Si vede che doveva toccare a No».

ARGENTINA, BIGLIA NON CONVOCATO – «Mi stai dando una notizia (dice Inzaghi al cronista, ndr). Lucas sta facendo progressi, la prossima settimana valuteremo. Siamo a quattro settimane, dovremo arrivare a sei. Vediamo se recuperarlo un po' prima, parlerò coi medici».

BASTOS – «Secondo me, rispetto a Biglia, rientrerà dopo. Ma è una mia sensazione, perchè non ho ancora parlato con i medici. Oggi era in programma un controllo, vedremo. Stanno seguendo il loro protocollo, per noi sono entrambi importanti e stanno dando la massima disponibilità per rientrare presto».

REGIA, CHI TRA PAROLO E CATALDI – «Domani mattina prenderò la decisione. Ieri abbiamo provato Parolo, oggi Cataldi. Non cambia molto, hanno caratteristiche diverse. Possono fare entrambi il play o la mezzala».

MIHA ALLENATORE – «Non mi sorprende, sono contento per lui. Con Sinisa c'è un ottimo rapporto, ci vedevamo spesso al Gentili quando allenavo. Lui allenava la Serbia e aveva i figli alla Lazio. Parlavamo spesso. Eravamo compagni di squadra, sarà bello rivederlo e abbracciarlo. Poi che vinca il migliore, speriamo la Lazio. Incontriamo una squadra difficile, ma non regaleremo nulla».

SGUARDO AI GIOVANI: IL CASO ROSSI – «Rossi sta facendo passi in avanti. Quando allenavo la Primavera, ricordo che alle finali con i '94 portai lui con me che era un '97. Lo portai in Primavera, ha tutto per diventare un grande calciatore. Ognuno deve fare le proprie tappe, ora sta facendo bene. Deve proseguire il suo percorso, non bisogna caricarlo di pressioni. Deve fare bene in Primavera poi, a seconda delle emergenze o della sua crescita, avrà delle chances. Sa che avrà possibilità».

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