ROMA - Missione compiuta: la Roma strapazza la Fiorentina nel posticipo dell'Olimpico, centra la quattordicesima vittoria consecutiva casalinga - superando un record che durava dal 1930 quando ancora c'era il campo Testaccio - e controsorpassa il Napoli andandosi a riprendere il secondo posto a -4 dalla Juventus impegnata però domani sera a Crotone nel recupero della gara rinviata a dicembre causa Supercoppa. Una prestazione maiuscola quella offerta dalla squadra di Spalletti, che schiera i suoi con un 3-4-2-1 in cui El Shaarawy e Nainggolan fanno da scudieri al centravanti Dzeko pe rliberare sulle fasce la corsa di Emerson e Bruno Peres, mentre la mediana è presidiata dalla coppia De Rossi-Strootman. Troppo 'leggero' invece il 4-3-3 di Paulo Sousa, che senza Kalinic affida l'attacco a un Babacar non pervenuto per l'intera gara, così come le ali Bernardeschi e Chiesa.
LE STATISTICHE DEL MATCH
LA APRE DZEKO - Ritmi subito elevatissimi, ma per la prima occasione bisogna aspettare il 14' ed è gigliata: Gonzalo Rodriguez lancia dalle retrovie per Chiesa che elude il fuorigioco e supera Szczesny con un preciso pallonetto, ma è provvidenziale il recupero di Fazio che salva di testa a porta ormai vuota. Dopo tre minuti la replica romanista con un passaggio illuminante di Strootman per El Shaarawy anticipato in uscita bassa da Tatarusanu, che tocca prima la palla e poi il 'Faraone' (l'olandese viene ammonito subito dopo per un fallo su Chiesa).
La
Roma cresce col passare dei minuti e al 20' è
Bruno Peres a sfiorare il palo con un pregevole sinistro a giro dal limite destro dell'area. La Fiorentina ora è rintanata nella propria metà campo e rischia grosso al 29', quando
Nainggolan con un geniale passaggio 'no look' mette solo davanti al portiere lo stesso brasiliano che sceglie però sconsideratamente il pallonetto spedendo il pallone sopra la traversa. L'ex Toro cerca poi di farsi perdonare pennellando un cross per
El Shaarawy anticipato da
Sanchez al momento di concludere sul secondo palo. L'esterno colombiano però, schierato per l'occasione terzino, va poi in tilt e si prende prima un giallo al 35' (imitato più tardi da
Borja Valero) e poi tiene colpevolmente in gioco
Dzeko su lancio di
De Rossi, lasciando così il bosniaco libero di battere Tatarusanu al 39'.
LA CLASSIFICA MARCATORI
LA CHIUDE FAZIO - Si va al riposo sull'1-o per i padroni di casa che al rientro in campo continuano a spingere sull'acceleratore per chiudere la partita. La Fiorentina soffre la pressone e proprio in avvio di ripresa un errore di Gonzalo Rodriguez favorisce Emerson che centra per Nainggolan chiuso però da Vecino. L'agonismo resta alto e sul taccuino degli ammoniti finiscono anche De Rossi e Gonzalo Rodriguez. E proprio sul calcio di punizione costato il cartellino al difensore viola arriva il raddoppio della Roma: pennellata di De Rossi e Fazio svetta su Sanchez insaccando di testa la palla del 2-0.
La formazione ospite è in bambola e nel tentativo di riaprire i giochi si scopre, con Paulo Sousa che inserisce
Ilicic per
Olivera. La
Roma invece è serata di grazia e non alcuna intenzione di gestire il risultato, cercando anzi il tris prima con
El Shaarawy (colpo di testa troppo debole e centrale su cross di
Nainggolan), poi con
Rudiger che con una girata da vero centravanti sfiora il palo dopo un numero di
Emerson su
Chiesa e infine con
Dzeko che incrocia troppo il tiro sull'uscita di
Tatarusanu. Il terzo gol è nell'aria e dopo il secondo cambio viola (
Tello per
Bernardeschi) a segnarlo è il migliore in campo:
De Rossi apre sulla sinistra per
Strootman che vede il taglio al centro di
Nainggolan, implacabile nel superare ancora il portiere viola.
Sousa si gioca il terzo cambio mandando in campo
Cristoforo per
Chiesa e Spalletti risponde con
Totti che entra al posto di
El Shaarawy e accende ulteriormente un
Olimpico già 'on fire'. E con il capitano e arriva anche il poker: dormita dell'ex giallorosso
Astori e lo scatenato
Dzeko gli ruba la palla per andare a segnare il 4-0 con un potente destro: per il bomber è il 17° gol in campionato che vale il sorpasso sul napoletano
Mertens e la momentanea vetta nella classifica marcatori. Nel finale standing ovation anche per l'altro capitano
De Rossi e per
Nainggolan, rilevati da
Paredes e dal debuttante
Grenier, con l'arbitro che non se la sente di condere il recupero e al 90' dà il la alla festa giallorossa.
SPALLETTI: «JUVENTUS E NAPOLI CI IMPONGONO DI VINCERE SEMPRE»
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