Lazio, insulti antisemiti: la Figc pronta ad aprire un'inchiesta

La denuncia della Presidente della Comunità Ebraica di Roma. La Lazio: «Siamo interdetti»
Lazio, insulti antisemiti: la Figc pronta ad aprire un'inchiesta
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ROMA - La Procura Federale della Federcalcio molto probabilmente aprirà un'indagine su quello che è accaduto domenica sera allo stadio Olimpico durante il posticipo Lazio-Cagliari. Sui vetri divisori della curva sud, che per l'occasione ospitava la parte più accesa del tifo biancoceleste a causa della squalifica per due turni della curva nord, sono stati affissi diversi adesivi con evidenti slogan antisemiti raffiguranti l'immagine di Anna Frank che indossa la maglia della Roma. La curva sud è il settore più caldo del tifo romanista. Alle scritte di "sbeffeggio" sulla finale di Coppa Italia del 2013 e alle foto dello storico gol di Lulic, si sono aggiunti purtroppo messaggi che con il calcio non hanno nulla a che vedere. «I volantini antisemiti offendono una comunità e tutto il nostro Paese. E' un atteggiamento inqualificabile», ha commentato il presidente della Figc, Carlo Tavecchio.

La squalifica della curva nord per due turni

LA DENUNCIA - La denuncia è arrivata dalla Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello, che su Twitter ha evidenziato il fatto. Gli adesivi e i volantini offensivi sono stati rimossi in mattinata dagli addetti alle pulizie dello stadio in vista della partita di mercoledì sera della Roma con il Crotone. 

WE FIGHT RACISM - La curva nord della Lazio è stata squalificata per due giornate dopo i cori razzisti rivolti ai giocatori di colore nella partita contro il Sassuolo. La società biancoceleste aveva colto l'occasione per lanciare l'iniziativa "We Fight Racism" con cui si dava la possibilità agli abbonati della Nord di acquistare un biglietto di curva sud a 1 euro. In settimana la risposta del tifo organizzato era stato un comunicato con cui in vista della trasferta di Nizza, per timori di ritorsioni da parte dell'Uefa, si metteva fine ai cosiddetti "buuh". 

LA LAZIO: «SIAMO INTERDETTI»«La Lazio ha sempre condannato ogni forma di razzismo. Si resta interdetti di fronte a manifestazioni di evidentemente riguardano un gruppo ristrettissimo di persone, che non coinvolgono i tifosi che si sono sempre comportati bene e in maniera regolare». Lo ha detto all'Ansa il portavoce della Lazio, Arturo Diaconale, dopo gli adesivi antisemiti affissi in curva sud. «Ci preoccupa che un numero minutissimo di sconsiderati può provocare danni d'immagine e materiali clamorosi a una società che sta facendo ogni massimo sforzo essere al passo coi tempi. L'iniziativa di domenica (biglietti a 1 euro per gli abbonati della Nord dopo la squalifica, ndr) - ha chiarito Diaconale - è stata proprio motivata contro ogni forma di razzismo. Al momento non abbiamo elementi per aggiungere altro, la società è in contatto con gli inquirenti e condanna di ogni forma di razzismo». La Lazio ha preso decisamente le distanze dagli pseudo-tifosi che hanno lasciato in curva sud le immagini di Anna Frank. Martedì alle ore 12 una delegazione del club, della quale farà parte anche il presidente Claudio Lotito, porterà una corona di fiori alla sinagoga di Roma per ricordare le vittime dell'antisemitismo.


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