ROMA - Tre gol che significano altri tre punti e il terzo posto confermato per la Roma che all'Olimpico batte 3-0 il Torino grazie alle reti nella ripresa di Manolas, De Rossi e Pellegrini. All'Olimpico è stata una partita dai due volti: meglio gli ospiti nel primo tempo, fermati da un grande Alisson, poi nella ripresa crollo granata e Roma più concreta.
SCELTE - Tra squalifiche e indisponibili per Di Francesco le scelte sono quasi obbligate: De Rossi recupera e il centrocampo è quello titolare. In difesa Juan Jesus sostituisce Fazio, in attacco invece c'è Schick al posto di Dzeko, anche lui come l'argentino fermato dal giudice sportivo. El Shaarawy vince il ballottaggio con Perotti, a destra invece confermatissimo Cenzig Ünder. Nel Torino Ansaldi a sinistra in difesa prende il posto di Barreca mentre tocca a Iago Falque e Berenguer supportare Belotti in attacco.
DAVIDE ASTORI - Prima della partita omaggio per Davide Astori, 24 presenze e 1 gol con la Roma nella stagione 2014-2015. Sui maxischermi dello Stadio Olimpico viene proiettato un emozionante video che introduce l'inno della Roma per l'occasione dedicato al capitano della Fiorentina scomparso domenica scorsa. Il minuto di silenzio è toccante: i giocatori delle due squadre si abbracciano al centro del campo in maniera alternata, sugli spalti la commozione è tanta. Numerosi anche gli striscioni dedicati allo sfortunato giocatore.
MEGLIO IL TORO - Nei primi 20 minuti la Roma prova a fare il match ma non riesce a creare azioni degne di nota. Qualche spunto di Ünder e pochi palloni giocabili per Schick, ancora non perfettamente integrato negli schemi. La manovra della Roma è molto lenta, il centrocampo in un paio di occasioni si fa sorprendere dalle ripartenze granata. In particolare è Baselli a dare fastidio alla linea mediana tanto che De Rossi rimedia un giallo dopo soli 7 minuti per una trattenuta. Il 4-5-1 scelto da Mazzarri funziona e il Torino capisce di poter far male. Sono almeno tre le azioni pericolose create dai granata: prima Iago Falque, poi Belotti e Acqua. In almeno due occasioni è ancora una volta Alisson, alla 50esima presenza in giallorosso, a confermarsi migliore in campo e a salvare la Roma nella prima frazione di gioco.
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— AS Roma English (@ASRomaEN) 9 marzo 2018
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VANTAGGIO - Nella ripresa la squadra Di Francesco parte meglio grazie anche al cambio di modulo. Nainggolan gioca più vicino alle punte e dopo dieci minuti arriva il vantaggio: azione insistita, il pallone torna dalla parte di Florenzi che pennella un cross perfetto per la testa di Manolas, lasciato tutto solo in area granata. La sua schiacciata è imprendibile per Sirigu, la dedica del greco è tutta per Davide Astori.
Il gol in parte sblocca la Roma, Schick prova qualche numero e prende fiducia, Mazzarri corre ai ripari mandando in campo Niang (con la maschera per proteggere il naso infortunato) ma toglie Iago Falque, uno dei migliori, che non gradisce. Aumenta la velocità con cui i giallorossi si portano nell'area avversaria, Florenzi sfiora il gol su un bell'assist di Nainggolan. Al 74' il raddoppio: cross ribattuto di Florenzi, il pallone finisce a Nainggolan che di testa la ributta in mezzo, Ansaldi tarda a salire e tiene in gioco De Rossi che in spaccata non sbaglia e trova il suo primo gol della stagione. DDR stavolta non esulta e tiene nel cuore l'emozione. Inizia la girandola delle sostituzioni ma il Torino non ha più la forza per reagire. Nel recupero, Pellegrini, appena entrato, la chiude dopo un contropiede micidiale (assist ancora di Nainggolan). Terza sconfitta consecutiva per Mazzarri. La Roma adesso può pensare al ritorno degli ottavi di Champions League. Martedì sera servirà la squadra vista nella ripresa, non certo quella lenta e senza idee del primo tempo. Lo Shakhtar non è il Torino.
Roma-Torino 3-0: cronaca, statistiche, tabellino