Un anno fa, nella conferenza stampa dell’addio di Buffon alla Juventus, il suo presidente e amico Andrea Agnelli confermò di aver proposto a Gigi un incarico nella società. Quando gli chiesero quale fosse il ruolo destinato all’ex capitano, Agnelli rispose: «Lo avremmo stabilito dopo un anno di studio. Buffon avrebbe avuto il tempo per conoscere tutti gli aspetti della vita societaria». Conoscere, apprendere, imparare e poi mischiare con l’esperienza di campo. E’ così che nasce un vero dirigente. Sei sempre nel calcio, ma un conto è giocare e un conto è dirigere, un conto è lo spogliatoio, un conto la sede.
Fiorentina con Batistuta e Oriali
Oggi c’è un gran fiorire di ritorni di grandi giocatori, e di qualche bandiera, nei vecchi club. Sta succedendo a Firenze dove il più grande cannoniere della storia viola, Gabriel Omar Batistuta, sta per affiancare il mito viola, Giancarlo Antognoni, che nella nuova gestione-Commisso avrà un posto da responsabile e non solo di rappresentanza. Bati e il Capitano sono la garanzia della fiorentinità, ma se Giancarlo ha già avuto il tempo per imparare, il bomber deve ancora iniziare (al suo attivo solo una breve parentesi da club-manager al Colon di Santa Fé in Argentina).