Juve-Napoli, le pagelle: Higuain, che gol. Lozano morde

Douglas fa male, De Ligt sbanda. Meret, il migliore tra gli azzurri. Manolas tiene, Insigne spento
Juve-Napoli, le pagelle: Higuain, che gol. Lozano morde

Pagelle Juve-Napoli

JUVE

Szczesny 6,5 Il prodigio della serata è il suo (14’) e serve per indirizzare la partita o perlomeno per tutelarla. Poi è spettatore incolpevole sui gol.

De Sciglio sv Un quarto d’ora appena e s’arrende a un pestone. Cinicamente: non tutti i mali vengono per nuocere.

Danilo (15’ pt) 6,5 Ventinove secondi dal suo ingresso ed è gol: miracolo del contropiede, da corner, che spacca la partita. Zielinski lo fa soffrire.

Bonucci 6 Dalla sua «spalla-orecchio» nasce il ribaltamento letale, che è anche un po’ casuale. Deve lavorare per la linea, che gli altri non scorgono.


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De Ligt 5 Dimentica la propria scuola calcistica e ondeggia pericolosamente sulle diagonali e nell’uno contro uno.

Alex Sandro 5,5 Va, ma con leggerezza, e «legge» le rare situazioni complicate. Sparisce e nel mischione, perde Manolas.

Khedira 6 Contribuisce ad accorciare il campo, andando a rovistare ovunque, per evitare la fase del palleggio del Napoli, che peraltro non si vede in quell’ora.

Emre Can (15’ st) 5,5 Viene sommerso dal ritorno del Napoli: Fabian Ruiz lo lascia sul posto e su Zielinski non raddoppia mai.


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Pjanic 6,5 E’ capace di far girare il pallone alla velocità della luce: un tocco e via, per ignorare chi gli sia addosso.

Matuidi 6,5 Lo «senti», va a dialogare, rientra, poi l’appoggia a Higuain, quasi consapevole che qualcosa lui avrebbe fatto. Rischia, e tanto, il rosso.

D. Costa 7 Ha la sensibilità di ignorare se stesso per mettersi al servizio della squadra: contiene per ripartire e ogni volta che lo fa è una lama nella carne.

Higuain 7 El Pipita è tornato: il Napoli resta la sua vittima sacrifi cale e il gol è un capolavoro stilistico. Ma lo stop (56’) è da urlo.


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Dybala (31’ st) 5,5 Spiccioli di partita che sfrutta maluccio.

Ronaldo 6 Come se volesse concedere il palcoscenico, limitandosi a mostrare tutta l’enormità del suo talento in rappresentazioni per la platea... Poi decide che sia arrivato il momento.

Sarri (all.) 6 (In panchina Martusciello) L’eredità di Allegri è un patrimonio che rimane e di suo non ha ancora potuto provare a incidere. Ma le vittorie, pure fortunose, aiutano a guarire.


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NAPOLI

Meret 7 Riesce, con un miracolo, a tenere in piedi il Napoli (30’): lo lasciano nella tonnara, poverino, e la traversa (33’) l’aiuta a tutelare la dignità. E’ bravo e lo dimostra anche a Matuidi. E’ straordinario e lo spiega a Douglas Costa.

Di Lorenzo 6,5 Viene affondato da Ronaldo e ci mette un po’ per riuscire a scrollarsi quel senso di disagio che trasmette. Si tira su, reagisce e persino stupisce.

Manolas 6,5 Osserva, sbalordito, una serie di strafalcioni che lo stordiscono. Però è un “caratteriale” e non indietreggia mai, anzi fa persino il centravanti che la riapre.

Koulibaly 4 La peggiore serata della sua vita napoletana è un calendario di sciocchezze che non gli appartengono e che rovinano persino una mezza impresa...


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Ghoulam 5 Corsa leggera, ma sin troppo: rimane distante dai propri livelli, però osa, magari esagerando. E il “giallo” pregiudica la sua serenità e lo mette a rischio.

Mario Rui (1’ st) 6 Ha una libertà che non sospetti e la sfrutta per essere d’aiuto e spingere.

Zielinski 6 Il primo tempo è inguardabile, il secondo è sontuoso: da esterno s’esalta, con eleganza che abbaglia e produce assist.

Allan 5,5 Il primo lampo d’una serata buia, poi una fatica terribile per tentare (inutilmente) di arginare la Juventus.


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Elmas (29’ st) 6 Una faccia tosta che aiuterà ma il fallo è gratuito e serve per dare alla Juventus la punizione del trionfo.

Callejon 5,5 Si divide tra le due fasi e si perde qualcosa, anzi tante cose, per lui che invece è di intelligenza viva.

Fabian Ruiz 6,5 Nella terra di nessuno è un manichino, dinnanzi alla difesa è un leader che domina le situazioni scabrose e trascina.

Insigne 5,5 Un dribbling, un altro: gli manca l’assistenza ma non “evade” mai dal blocco, non libera mai il destro neanche per ispirare.


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Lozano (1’ st) 6,5 Segna (ancora) al debutto e fa male ogni volta che ti punta. Sembra morda.

Mertens 5,5 Cinquantuno minuti per presentarsi (con un destro fuori) sanno di ritardo spaziale...

Ancelotti (all.) 6 Cambia quando sembra sia finita, smentisce se stesso, e si tuffa sul 4-4-2 classico, vero - Fabian in mezzo e Zielinski esterno - e trova il Napoli


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Szczesny 6,5 Il prodigio della serata è il suo (14’) e serve per indirizzare la partita o perlomeno per tutelarla. Poi è spettatore incolpevole sui gol.

De Sciglio sv Un quarto d’ora appena e s’arrende a un pestone. Cinicamente: non tutti i mali vengono per nuocere.

Danilo (15’ pt) 6,5 Ventinove secondi dal suo ingresso ed è gol: miracolo del contropiede, da corner, che spacca la partita. Zielinski lo fa soffrire.

Bonucci 6 Dalla sua «spalla-orecchio» nasce il ribaltamento letale, che è anche un po’ casuale. Deve lavorare per la linea, che gli altri non scorgono.


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