Sampdoria-Inter 1-3: Sanchez, gol e rosso. Conte come Herrera

Apre Sensi, poi il cileno segna all'esordio dal 1' e si fa espellere per doppio giallo nella ripresa. Jankto accorcia ma Gagliardini consegna all'allenatore la sesta vittoria come la Grande Inter del Mago. Ora Barcellona e Juventus
Sampdoria-Inter 1-3: Sanchez, gol e rosso. Conte come Herrera© Inter via Getty Images
Alessandro Menghi
4 min

GENOVA - Conte come Helenio Herrera: per la seconda volta nella sua storia l’Inter vince tutti i primi sei incontri stagionali disputati in Serie A (la prima nel 1966/67, con il Mago). Nemmeno una sciocchezza di Sanchez, che si fa espellere ad inizio ripresa lasciando i nerazzurri in dieci per un tempo, stempera la forza di Handanovic e compagni che battono la Sampdoria 3-1 e si riprendono la vetta della classifica (18 punti) ai danni della Juventus, prossima avversaria. Apre le marcature Sensi, raddoppia Sanchez, croce e delizia del match, poi Jankto prova a riaprire la gara ma il gol di Gagliardini chiude ogni discorso e affonda la Samp, sempre più ultima con 5 sconfitte e la peggiore difesa della Serie A. Ora per l'Inter c'è il Barcellona in Champions prima del duello al vertice con la Juventus di Sarri: Conte può continuare a scrivere la storia nerazzurra.

Sensi e Sanchez, l'Inter domina

Si affrontano la prima della classe contro l'ultima, la miglior difesa contro la peggiore, eppure la partenza dell'Inter non è furiosa, ma comunque dominante. Tanto palleggio per allargare le maglie della Sampdoria, con calma, pazienza, un gioco semplice e con il baricentro alto per recuperare in fretta il pallone. Bastoni, all'esordio, non trattiene la foga e si becca il giallo dopo undici minuti. Quando i blucerchiati si schiacciano, la qualità degli uomini di Conte fa la differenza e in due minuti la partita si spacca: Sanchez al 20' è al posto giusto al momento giusto, deviando con la schiena il tiro di Sensi, Audero è beffato e battuto. Il gol è assegnato al centrocampista perché la deviazione è involontaria. Al 22' di nuovo un tiro di Sensi diventa un assist al bacio per Sanchez che parte in posizione regolare e da un metro infila in porta. Non poteva esserci esordio migliore dal 1' per il Niño Maravilla che ritrova il gol in A dopo otto anni e mezzo dall'ultima volta, era il 2011. Non c'è reazione da parte della Sampdoria, che appare spaesata, senza grinta e inerme di fronte alla forza dei nerazzurri che invece continuano a costruire azioni su azioni con Lautaro Martinez e Sensi. L'unica fiammata dei padroni di casa arriva dal solito Quagliarella, la conclusione è ribattuta senza che Handanovic debba sporcarsi i guanti. 

Rosso a Sanchez, la chiude Gagliardini: Conte come Herrera

L'inizio della ripresa è rocambolesco: Sanchez, che era stato ammonito al 44', simula in area dopo il miracolo di Audero su Lautaro Martinez e viene espulso da Calvarese. Salta la Juventus ma, soprattutto, lascia i suoi in dieci per un tempo intero. La partita è cambiata, il rosso galvanizza la Sampdoria che al primo affondo accorcia le distanze con Jankto: mancino micidiale che non lascia scampo ad Handanovic al 55'. Girandola di sostituzioni: fuori Candreva e Lautaro per D'Ambrosio e Lukaku nell'Inter, per i blucerchiati Bonazzoli rileva Depaoli. Conte si agita, vuole una reazione. Detto, fatto: al 61' Brozovic vede Gagliardini inserirsi nella voragine lasciata dalla Samp a centro area, per l'ex Atalanta è facile segnare il terzo gol dopo la respinta di Audero. Ancora cambi: entrano Barella per Sensi, Vieira per Ekdal e Caprari per Linetty. Proprio Caprari è il più attivo fra gli uomini di Di Francesco, lotta, calcia e inventa per i compagni che però non incidono. L'Inter, nonostante l'inferiorità numerica, rischia di calare il poker in contropiede con Lukaku. Sull'ultimo tentativo di Vieira, sul quale vola Handanovic, e su quello di Quagliarella si spengono le speranze di rimonta della Sampdoria. 


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