Lazio, Immobile non ha più rivali

Lazio, Immobile non ha più rivali© Getty Images
Alberto Dalla Palma
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Il centesimo gol di Ciro Immobile con la maglia della Lazio e la prodezza finale firmata da Luis Alberto (il geniale ispiratore) e Correa lanciano Inzaghi in zona Champions e mettono il timbro su carta bollata che i responsabili del fallimento del Milan non sono Marco Giampaolo, esonerato addirittura dopo una vittoria, e Stefano Pioli, chiamato al Pronto Soccorso con la speranza che avesse una pozione magica, ma chi lo ha costruito sul mercato come se fosse un album Panini, cioè un raccoglitore di figurine. Giocatori offensivi in abbondanza, l’uno il doppione dell’altro, senza pensare un solo istante al reparto arretrato, povero di qualità e di alternative, come già ai tempi di Gattuso, che non era certo lo scemo del villaggio. Anzi. Quando Pioli, nella girandola delle punte, ha deciso di esentare dalla sfida Paquetà per lanciare Leão accanto a Piatek, si è consegnato al palleggio della Lazio e ha perso il suo personalissimo derby con Inzaghi, che lo aveva sostituito in corsa proprio sulla panchina biancoceleste. Il nuovo allenatore del Milan ha perso la sua seconda partita, dopo quella con la Roma, soffocando ogni sogno di rincorsa europea, almeno per il momento. Quattro punti in quattro partite: è questo il bottino rossonero dopo la sostituzione di Giampaolo, che forse stava trovando la soluzione per risolvere i problemi creati dal club sul mercato. Pioli, entrando in corsa, non ha potuto far meglio del suo collega, anzi, forse involontariamente sta mettendo in evidenza tutti i problemi tecnici e tattici della sua squadra.

La Lazio ha vinto a San Siro, in campionato, dopo trent’anni: Simone Inzaghi come Giuseppe Materazzi, che il 3 settembre del 1989 difese alla morte, con la sua Lazio, un autogol di Paolo Maldini, conquistando i primi punti di una salvezza sofferta. Stavolta, con Immobile e Correa, sono arrivati punti per la Champions, che andranno aumentati e difesi in una stagione ancora lunghissima. Una grande vittoria, la terza consecutiva, giocando a tratti un calcio da favola, come accade da qualche settimana. Il segreto della Lazio? Un mago del pallone: Luis Alberto, sette assist e un’idea dopo l’altra, tutte in grado di stordire gli avversari. Straordinario il passaggio a Correa, che al terzo tentativo è riuscito a battere Donnarumma; geniale la prima palla che Immobile ha calciato sulla traversa qualche minuto prima di realizzare il centesimo gol in maglia biancoceleste. Il tredicesimo di questo campionato, che lo sta celebrando come il più forte attaccante italiano per distacco. Lo dicono i numeri, che non tradiscono mai.


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