Inter, 2-1 e sorpasso alla Juve! Lazio terza, Immobile show. Hernandez, sorriso Milan

Una doppietta di Lautaro lancia Conte di nuovo in testa al campionato, quella di Immobile blinda il terzo posto di Inzaghi e avverte Sarri. A Parma l'esterno sinistro regala i tre punti a Pioli all'ultimo respiro
Inter, 2-1 e sorpasso alla Juve! Lazio terza, Immobile show. Hernandez, sorriso Milan© LAPRESSE
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INTER-SPAL 2-1 (16' e 41' Lautaro Martinez, 50' Valoti)

Si parte con nelle orecchie il boato di San Siro alla fine di Juve-Sassuolo 2-2, l'obiettivo di Conte è la vetta: D'Ambrosio dietro, Lazaro a sinistra, Gagliardini con Vecino e Brozovic al centro. Spal raccolta in difesa, Berisha bravo a chiudere lo specchio a Lukaku che nell'uno contro uno prova a saltare il portiere senza riuscirci, immobile e incolpevole sulla rasoiata di Lautaro Martinez che al 16' sblocca la partita. Il vantaggio mette ulteriormente in discesa la partita dei nerazzurri, occasioni per Lukaku e Gagliardini, poi è Candreva a piazzare l'assist perfetto sulla testa di Lautaro che schiaccia in porta la sua doppietta prima dell'intervallo.

Si riparte con la Spal che riapre subito la partita: grande azione di Valoti che dalla trequarti si infila in area saltando secco Skriniar e infilando il 2-1 in diagonale. L'Inter gira un po' a vuoto, Murgia si fa di nuovo vedere dalle parti di Handanovic e Conte si arrabbia, poi è Berisha a tenere in partita i suoi vincendo per tre volte la sfida con Lautaro Martinez, le prime due sui tentativi dell'argentino e la terza restando in piedi nella sfida uno contro uno innescata da un grande assist di Lukaku. Semplici si gioca tutto, dentro Floccari per Valdifiori con il centravanti che testa subito i riflessi di Handanovic, dall'altra parte ennesimo cross pericoloso di Candreva con Cionek che per poco non serve l'assist a Vecino. Partita apertissima, Tomovic si divora il 2-2 al volo tutto solo in area, Conte inserisce Biraghi per Lazaro, poi chiude con Godin per Candreva (D'Ambrosio alto a destra) e Borja Valero per Gagliardini infortunato. Berisha ancora decisivo su Vecino, l'ultimo sussulto è di Kurtic che dai venti metri spaventa San Siro ma non trova la porta: l'Inter è prima, da sola, di nuovo. 

LAZIO-UDINESE 3-0 (9' e 36' (rig.) Immobile, 46' (rig.) Luis Alberto)

Lazio arrembante: una staffilata di Correa apre le danze, Musso si deve superare sulla punizione di Luis Alberto destinata all'incrocio dei pali, poi al 9' Milinkovic-Savic mette giù un gran pallone in area e serve Immobile che in diagonale infila il nono gol consecutivo. L'Udinese protesta ma le immagini mostrano che SMS non commette fallo su Becao. Il capocannoniere del campionato sfiora subito il raddoppio, reazione friulana con Nestorovski e soprattutto Mandragora che va a un passo dal pari, ancora Immobile di testa a impegnare Musso. Si arriva alla mezz'ora, percussione di Correa in area fermata in scivolata da Troost-Ekong, Di Bello fa continuare ma poi torna a controllare l'azione sul monitor e con l'aiuto del Var registra il fallo del difensore dell'Udinese: penalty e doppietta di Immobile, con il tempo che si chiude con le scorribande di Lazzari a destra, un paio di occasioni non sfruttate dalla Lazio per il tris e un altro rigore guadagnato da uno scatenato Correa per il 3-0 che dal dischetto viene siglato da Luis Alberto.

La ripresa è di controllo e gestione da parte della squadra di Inzaghi, con l'Udinese che richiama anche De Paul dopo un'ora - dentro Fofana - visto il risultato difficilmente recuperabile. Musso si oppone come può a Lulic, che poi lascia il campo a Jony. Ritmi lenti, anche Leiva lascia il campo a Cataldi, è garbage time all'Olimpico che chiude in festa, sesta vittoria consecutiva e biancocelesti che blindano il terzo posto a -6 dalla Juve (prossima avversaria) e -7 dall'Inter. 

PARMA-MILAN 0-1 (89' Hernandez)

Torna Gervinho nei padroni di casa, Kucka falso nueve. Out Paquetà nel Diavolo che si affida ancora a Piatek davanti con Suso e Calha a supporto. Prima emozione rossonera: Romagnoli di testa non trova la porta sul gran cross di Theo Hernandez, poi è Calhanoglu a provarci senza fortuna. Milan volitivo, Kessie - rispolverato titolare da Pioli - impegna severamente Sepe che è bravo ad allungarsi sul diagonale dell'ivoriano, dall'altra parte Romagnoli decisivo nel chiudere in area su Hernani. Passano i minuti, Sepe ancora decisivo su Calhanoglu, poi è Bonaventura a non trovare la porta. Lo 0-0 non si sblocca, con Kucka a sprecare l'ultima chance prima dell'intervallo.

Ripresa senza sussulti, Pioli cambia dopo un'ora: fuori un sempre più deludente Piatek, spazio a Rafael Leao che si fa subito notare: contropiede rifinito per Calhanoglu che invece di chiudere il triangolo prova in maniera debole la conclusione. Altri cambi: Krunic per Kessie, Cornelius per Krugman. Milan che ci prova, Musacchio al volo non trova la porta, neanche Suso, poi Sepe protagonista: prima blocca il sinistro di Calhanoglu che in area perde il tempo e la forza della conclusione, poi mette i pugni sulla fucilata di Suso e su quella di Bonaventura. Su quest'ultima però il portiere viene tradito dai compagni, Iacoponi respinge male su Bruno Alves e palla che carambola su Theo Hernandez, tocco di sinistro e terzo gol in campionato del terzino sinistro che regala tre punti d'oro al suo Milan, dopo un novembre nero. 


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