Lazio-Inter: da De Vrij a Giroud, incroci e dispetti

I due club gemellati fuori dal campo, nemici sul mercato. L’olandese e la gara dei rimpianti, il francese conteso nell’ultima sessione
Lazio-Inter: da De Vrij a Giroud, incroci e dispetti
Fabrizio Patania
3 min

Gemellate fuori dal campo, nemiche sul mercato. Risale a due anni fa lo scippo di De Vrij, contratto a parametro zero (con una commissione di 7 milioni di euro ai suoi agenti)  firmato e depositato in Lega alla fine di marzo, notizia trapelata una settimana prima dello spareggio per la Champions del 20 maggio 2018 all’Olimpico. Tutti sanno come andò a finire (3-2 per l’Inter in rimonta) e Lotito, assumendosene la responsabilità, ancora non è riuscito a cancellare il rimpianto. «Sarebbe stato meglio non farlo giocare» disse a metà ottobre, ospite del Corriere dello Sport-Stadio. L’olandese era condizionato, giocava l’ultima partita con la Lazio e si era già consegnato all’Inter, a caccia della Champions. Domenica tornerà, per la prima volta, da avversario all’Olimpico, ma non è stato questo l’unico caso di mercato ad agitare le relazioni tra le due società, entrate in concorrenza a fine gennaio per Olivier Giroud, centravanti in scadenza del Chelsea.

CONCORRENZA. Per un mese abbondante il nome del francese era stato accostato all’Inter. Nessuno calcolava la Lazio. Conte, che lo aveva allenato a Stamford Bridge, era pronto a metterlo in alternativa a Romelu Lukaku e Lautaro Martinez. La morsa nerazzurra si è allentata dopo l’acquisto di Eriksen dal Tottenham e proprio negli ultimi giorni di trattative, sotto traccia, è spuntata la Lazio. Un corteggiamento nato dopo le sollecitazioni di Inzaghi e per convinzione di Lotito. La società biancoceleste era riuscita persino a raggiungere l’accordo con Giroud, offrendo un triennale da 2,5 milioni di euro più bonus, e sembrava averlo trovato con il Chelsea per il cartellino: 5 milioni in soluzione unica. Giovedì 30, dopo un blitz serale a Formello, Lotito era convinto di avere il giocatore in pugno con Tare in partenza per Londra. L’affare sarebbe stato chiuso senza l’opposizione di Lampard, deciso a mettere il veto. Il tecnico del Chelsea avrebbe dato il via libera soltanto se fosse arrivato un altro attaccante. Sembrava un ostacolo superabile, invece la mattina del 31 gennaio è saltato tutto. Lampard aveva imposto ai suoi dirigenti di non far partire Giroud, peraltro non convocato nell’impegno successivo con il Leicester. Trattenuto a Londra senza andare in panchina... Nelle ore in cui la Lazio sembrava a un passo dalla chiusura, si dice, Conte avrebbe telefonato a Giroud per scongiurare il suo trasferimento a Formello. Il mercato lo insegna: a volte i colpi si piazzano smontando quelli della concorrenza con manovre di disturbo. Nessuno, alla fine, ha ingaggiato il francese. Un rinforzo mancato per Lazio e Inter. Può darsi che Lotito e Zhang, in questo caso, si siano accontentati.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Serie A, i migliori video