Genoa-Lazio 2-3: Inzaghi torna a -1 dalla Juve

Marusic, Immobile e una punizione capolavoro di Cataldi regalano i tre punti ai biancocelesti: non bastano a Nicola il gol di Cassata e il rigore di Criscito al 90'
Genoa-Lazio 2-3: Inzaghi torna a -1 dalla Juve
Vladimiro Cotugno
4 min

GENOVA - Oltre ogni limite, oltre ogni difficoltà, senza un attimo di respiro: la Lazio non rallenta, continua a correre, a tenere il fiato sul collo della Juventus capolista, sognando di strapparle lo scudetto dal petto. Marusic, Immobile, Cataldi le firme sul tris calato a Marassi in casa del Genoa, ventesimo risultato utile consecutivo, per riportarsi a una sola lunghezza di distanza dagli uomini di Sarri a tredici partite dalla fine del campionato. Un match subito messo in discesa dal montenegrino, unica rete in 45', prima di una ripresa pazzesca: Immobile e Cassata, Cataldi e Criscito, scatti e rincorse per il 3-2 finale che certifica una volta di più la candidatura dei biancocelesti al titolo.

Acerbi ko, gioca Vavro. Gran gol Marusic, Favilli fermato dal palo

Inzaghi costretto a cambiare nel riscaldamento: Acerbi non ce la fa, il totem della difesa biancoceleste è costretto a dare forfait, al suo posto gioca Vavro. La scelta di confermare Marusic a destra al posto di Lazzari paga subito: il montenegrino scambia con Caicedo e si fionda in area, né Masiello né Soumaoro riescono a fermarlo, destro imparabile sotto la traversa e 1-0 dopo due minuti. Reazione Genoa: Leiva stende Behrami al limite, Maresca lo grazia, Strakosha controlla la punizione di Schone. Ben più pericolosa la Lazio, Caicedo conclude una veloce ripartenza rifinita da Leiva e solo una grande parata d'istinto di Perin gli nega il raddoppio. Sempre Leiva si becca il primo giallo del match stendendo Cassata e se la prende con Milinkovic, reo di aver fatto battere velocemente una punizione al Genoa senza opporsi: scena da mentalità vincente, da squadra che non molla niente e che strizza l'occhio anche alla buona sorte, che al 26' fa respingere dal palo il colpo di testa di Favilli a portiere battuto. E quando la fortuna anche non basterebbe, arrivano i guanti di Strakosha a negare ancora al tiro a botta sicura di Favilli di diventare il pareggio prima dell'intervallo. 

Raddoppia Immobile, la riapre Cassata

La Lazio riparte furiosa: Immobile sfiora il 2-0 su grande assist di Milinkovic-Savic, Luis Alberto manda a lato di pochissimo il diagonale, ancora Immobile si appropria di un pallone in area e al 52' piazza il destro del raddoppio. Ventisettesimo gol in campionato per il capocannoniere della Serie A in venticinque partite, una corsa da record che sembra inarrestabile. Inzaghi si cautela, come da copione: fuori l'ammonito Leiva per Cataldi, fuori anche Caicedo non al meglio per Correa. L'uscita del preziosissimo brasiliano però crea uno squilibrio nel sistema Lazio e un vuoto al centro davanti alla difesa, ne approfitta Cassata che si fa trovare pronto al limite dell'area per la stoccata che si infila sotto l'incrocio al 57' riaprendo tutto. 

Magia Cataldi, Criscito al 90' non fa male: il sogno scudetto continua

Nicola le prova tutte: dentro Pandev e Iago Falque, Genoa a trazione anteriore, Inzaghi richiama Jony e inserisce Lazzari raccomandandogli di proteggere la difesa, che regge l'urto dell'assalto rossoblù - Masiello reclama un rigore ma Cataldi respinge il suo cross prima con la coscia e poi con il fianco - e che fa ripartire il contropiede: Correa si divora una grande occasione ma Maresca assegna comunque la punizione dal limite dopo aver concesso il vantaggio, Cataldi scavalca la barriera e infila il tris alle spalle di Perin. Mancano venti minuti, Destro per Sanabria ultima disperata mossa del Grifone, Perin tiene in partita i suoi con un grandissimo intervento su Correa, poi al 90' il rigore per mani di Lazzari trasformato da Criscito rende solo meno ampio il divario ma non frena la Lazio e la sua rincorsa al sogno lastricata di gol. 

 


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