Coronavirus, cambia il calendario di A: ecco cosa può succedere

La soluzione allo studio: tra sabato e lunedì i recuperi delle gare slittate (anche il derby d’Italia) e “scivolamento” in avanti del calendario
Coronavirus, cambia il calendario di A: ecco cosa può succedere© ANSA
5 min

Mercoledì e giovedì si giocheranno le semifinali di Coppa Italia, rispettivamente Juventus-Milan e Napoli-Inter. Che partite andranno in scena il prossimo week-end è invece un mistero che magari sarà risolto solo mercoledì a Roma dall’assemblea straordinaria della Lega, quando i dirigenti voteranno il criterio da seguire per i recuperi. In via Rosellini stanno studiando due-tre ipotesi per riorganizzare il calendario da qui a fine stagione tenendo fermi i principi stabiliti dal decreto ministeriale emesso ieri e che resterà in vigore fino a domenica compresa: parla di svolgimento di «eventi sportivi a porte chiuse nelle regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto (oltre che nelle province di Pesaro, Urbino e Savona)» e dell’impossibilità dei tifosi che abitano in queste regioni di recarsi in trasferta. Un esempio per capire: mercoledì a Torino non potranno andare i supporter della Juve e del Milan (o i semplici appassionati) che abitano nelle regioni ancora al centro del contagio. Stesso criterio per i match di A del prossimo fine settimana.

Nel consiglio di Lega di ieri Dal Pino e De Siervo hanno ribadito che i rinvii sono stati stabiliti per «tutelare il prodotto Serie A» (l’Uefa invece privilegia lo svolgimento dei suoi tornei e accetta anche le porte chiuse). I due dirigenti hanno aggiunto che i recuperi già fissati per la prima data sicuramente disponibile, mercoledì 13 maggio (Udinese-Fiorentina, Milan-Genoa, Parma-Spal, Sassuolo-Brescia e Juventus-Inter; a questi ieri sera si è aggiunta Sampdoria-Hellas, rinviata dopo che il presidente della Liguria Toti ha imposto le porte chiuse), saranno “riprogrammati” prima, entro la metà di aprile. L'obiettivo è preservare il corretto svolgimento del campionato perché, tanto per fare un esempio, una cosa è giocare Juventus-Inter a una settimana di distanza dalla data originaria, un’altra due mesi e mezzo più tardi. Su questo Lotito, coinvolto nella lotta per il tricolore, ha insistito, ma lo stesso ragionamento lo fanno a proposito di altre partite rinviate i dirigenti invischiati nella corsa per non retrocedere. Ecco perché l’ipotesi più gettonata in questo momento (ma sarà davvero così?) è quella di giocare prima i match rinviati. [...]

Cosa potrebbe succedere allora per sistemare i recuperi? Sabato, domenica e lunedì (ora vi spiegheremo il perché di lunedì) potrebbero essere giocate le sei partite che non sono andate in scena tra sabato, ieri e oggi. E i match della ventisettesima giornata ovvero la prossima? Slitterebbero al week end successivo. E così via, fino alla trentaseiesima giornata, al momento in programma il 9-10 maggio, che sarebbe spostata a mercoledì 13 maggio. Questa soluzione preserverebbe l’ordine attuale dei turni e da molti dirigenti è preferita rispetto, per esempio, a riposizionare gli incontri della ventisettesima giornata il 13 maggio. Una piccola sottolineatura, che poi piccola non è: se il prossimo week-end saranno fissati i recuperi e la maggioranza delle squadre si rifiuterà di giocare a porte chiuse chiedendo di adottare lo stesso criterio usato sabato, allora tra sabato e domenica potrebbero disputarsi solo Udinese-Fiorentina. Sampdoria-Hellas, Milan-Genoa, Parma-Spal, Sassuolo-Brescia e Juventus-Inter andrebbero in scena lunedì 9 (o nei due giorni successivi) quando sarà scaduto l’obbligo delle porte chiuse e del divieto di trasferte (sempre che l’emergenza sanitaria non obblighi a prolungarlo ancora…). L’Inter avrebbe solo l’opzione di lunedì 9 perché giovedì 12 giocherà a San Siro in Europa League contro il Getafe l’andata degli ottavi.

Leggi il resto dell'articolo sull'edizione del Corriere dello Sport-Stadio oggi in edicola


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Serie A, i migliori video