Io, laziale della prima ora, romanista per simulazione

Ho scritto l'articolo "Playoff, tutta un'altra storia", giocando (da solo) alla playstation col campionato. L'ondata di insulti ricevuti è stata da record. Posso tollerare tutto, tranne...
Io, laziale della prima ora, romanista per simulazione
Massimo Perrone
4 min

Quale mente geniale ha partorito questo articolo? Non trovo la firma!”. Eccomi qui, mi autodenuncio. Per chi l'ha visto solo sul web, intendo, perché i giornali non li legge abitualmente oppure preferisce non farlo in questo periodaccio, per uscire di casa il meno possibile. “L'articolo”: le due pagine uscite sul Corriere dello Sport-Stadio il 19 marzo, titolate “Playoff, tutta un'altra storia”. L'occhiello era chiaro: “Una divertente simulazione da quarantena, ma su basi tecniche”. L'attacco del pezzo parlava del “risultato di un gioco”. Le ultime due righe: “Come dite? È tutto finto? Sì, è vero, ma ci siamo divertiti”.

L'ondata di insulti che ho ricevuto sul web si può vedere anche da un'angolazione diversa, come faceva Mattia Feltri l'altro giorno sulla prima pagina della Stampa. Il succo del suo fondo: perché vi scandalizzate del 4,5% di persone denunciate fra tutte quelle che vanno in giro in questi giorni di coronavirus?, vuol dire che il 95,5% degli italiani fa le cose per bene, una percentuale prussiana. Beh, allora se i commenti negativi al mio pezzo sui playoff sono 150, al momento in cui scrivo, si tratta solo di molto meno dell'un per mille dei 670mila contatti sul sito del Corriere dello Sport in un giorno medio. Magari non tutti avranno letto quel pezzo (anzi: l'inizio del pezzo, perché sul web non era neanche metà), ma la stragrande maggioranza forse si sarà divertita, come mi sono divertito io a scriverlo.

Parlavo di autodenuncia, e visto che ci sono la completo: la firma di queste righe stavolta la trovate (sul giornale c'era, naturalmente), mi chiamo Massimo Perrone. La fede calcistica posso anche scriverla: sono laziale. Anche se sul web ovviamente mi hanno insultato in quanto romanista, o nel migliore dei casi come anti-juventino, visto che la Juve di campionati già vinti, in quel gioco, ne avrebbe “persi” 7. Immaginate che incubo sarebbe per me, invece di trovarmi in lieve svantaggio di scudetti rispetto alla Roma (2 a 3, persino col sogno di un aggancio se mai la stagione 2019/20 dovesse finire), essere sepolto dall'abisso, 9 a 1 per loro, prospettato da quell'articolo: perché non solo i giallorossi ne avrebbero vinti 6 in più, con quei playoff simulati, ma la Lazio avrebbe anche perso quello del 1974. Ripeto: playoff simulati. Ma i risultati mica erano inventati: li ho presi dallo stesso campionato, stagione per stagione. Una minima base tecnica potreste concedermela, no?

Un mio amico romanista, lì al giornale, mi ha scritto una email la mattina dopo: “9 scudetti sono troppi, mi accontenterei di 5 o 6”. Lui si è divertito a leggerle, quelle due pagine sul Corriere dello Sport. Il mio nipotino Enea, in questi giorni, gioca a Monopoli via Skype con i suoi compagni di classe. Io ho giocato (da solo) alla playstation col campionato e con gli almanacchi, mettiamola così. E fatevela 'na risata... :-)

Rileggi l'articolo sui playoff

 


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