MILANO - Prima si giocheranno e si concluderanno i campionati. Tutti. Poi, magari a metà luglio, sarà il turno della Champions e dell’Europa League. Come se fossero due… Europei. La riunione di ieri del gruppo di lavoro sul calendario internazionale alla quale hanno partecipato rappresentanti di spicco di Uefa, Eca ed European Leagues ha chiarito che ora Nyon dà priorità all’assegnazione dei titoli nazionali.
AGNELLI RUOLO CHIAVE - Cosa ha portato l’Uefa a cambiare posizione? Un ruolo chiave lo ha giocato Andrea Agnelli che, in quanto presidente dell’Eca, l’associazione che raduna i club più importanti del Vecchio Continente, ha un peso grande nei dialoghi con Ceferin. Il numero uno bianconero ha portato avanti le esigenze delle società che vogliono veder assegnati i titoli domestici e definite le classifiche sul campo. La volontà è quella di creare un calendario omogeneo, nel quale la ripresa dei principali 12 campionati europei sia più o meno contemporanea, ma il fatto che Champions ed Europa League verranno disputate a luglio inoltrato metterà tutti sullo stesso piano e non ci sarà... concorrenza sleale. Ecco spiegato perché, se il virus passerà prima in Italia rispetto alle altre nazioni, la Serie A potrà riprendere prima.
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