Voglia di serie A: i club pronti alle convocazioni

Governo rassicurato dalla Figc. A Pasqua via al piano di rientro degli stranieri
Voglia di serie A: i club pronti alle convocazioni© LAPRESSE
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Giovedì scorso, quando Spadafora e Gravina si sono incontrati, si sono dati appuntamento per la fine della prossima settimana, quindi per venerdì. A quel punto, a soli 3 giorni dalla scadenza del lockdown, la situazione sarà più chiara e si potrà capire che margini ci saranno per una riapertura dei centri sportivi. La ripresa degli allenamenti, infatti, è il primo passo per immaginare un effettivo ritorno in campo: occorre che gli atleti siano in condizione adeguata per tornare a giocare e l’ipotesi è che ci vogliano 3 o 4 settimane di lavoro perché accada. Anche perché, almeno inizialmente, le sedute non coinvolgeranno l’intera squadra, ma si comincerà a piccoli gruppetti, così da limitare gli assembramenti. Insomma, tutto verrà fatto per gradi. E Gravina ha promesso a Spadafora che un’apposita commissione medico scientifica studierà un protocollo per garantire la salute dei giocatori e anche dei componenti dello staff, tra allenatori, preparatori e medici, che dovrà seguirli.

Doppio isolamento

Come premesso, occorre in ogni caso il via libera del Governo e non è scontato che i tempi siano già maturi dopo Pasqua. Se accadesse davvero, vorrebbe dire che la stretta del virus ha davvero cominciato ad attenuarsi e che finalmente è spuntata la luce in fondo al tunnel. Sarebbe la migliore delle notizie, non solo per il calcio, ma per tutto il Paese. Tuttavia, potrebbe volerci qualche settimana in più, con slittamento magari fino all’inizio di maggio. Così i club che hanno autorizzato alcuni dei propri calciatori a raggiungere le proprie famiglie all’estero, al momento, stanno ancora valutando come comportarsi: è già arrivato il momento di richiamarli o è meglio aspettare di avere più certezze? E’ un interrogativo che riguarda diverse squadre. Juventus e Inter, insieme al Parma, sono quelle che hanno lasciato andare più elementi, ma nel gruppo ci sono anche Bologna, Brescia, Cagliari, Fiorentina, Genoa, Lazio, Milan, Sampdoria e Spal. Tra l’altro, c’è da considerare anche un ulteriore aspetto, o meglio un obbligo: chi è partito ha dovuto trascorrere, o sta ancora trascorrendo, un periodo di isolamento dei soliti 14 giorni nel proprio Paese, ma dovrà fare lo stesso anche quando tornerà in Italia. Ciò significa che, se davvero dal 14 aprile la stretta sugli allenamenti verrà allentata, permettendo una prima fase di ripresa, alcuni giocatori non potranno partecipare, dovendo completare, o iniziare, la loro nuova fase di isolamento. Insomma, forse non sarà il caso di attendere troppo per richiamarli alla base.

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