Ritiri, è scontro: l'Inter guida la ribellione

Improvvisa frenata di molte società: viene giudicato inapplicabile il protocollo dettato dagli scienziati
Andrea Ramazzotti
4 min

La ripresa degli allenamenti collettivi per lunedì è di nuovo in bilico. Anzi, è quasi svanita. Dopo che il puzzle sembrava risolto grazie alle modifiche al protocollo della Figc “suggerite” dal Cts, ieri prima i calciatori e poi soprattutto alcuni club della Serie A (con l'Inter in testa) si sono espressi contro i ritiri così come sono strutturati ora. Si è creato di fatto un cortocircuito con la Federazione, che, dopo i contatti telefonici della serata, ha reso necessario per stamani un confronto tra via Rosellini e via Allegri. Da una parte ci saranno Dal Pino, De Siervo, Casasco (il cui ruolo è tornato a essere centrale e potrebbe essere utile nella “trattativa”) e il neoresponsabile dei medici di A Nanni, dall'altra Gravina e Brunelli. La speranza della A è che la Figc possa intercedere con il Cts per smussare qualche angolo. Di certo le persone più vicine a Gravina lo descrivono come perplesso dalla presa di posizione della Lega, ma c'è incredulità soprattutto al ministero dello sport dove viene fatto notare che la SerieA era al fianco della Figc quando è stato richiesto un ritiro chiuso per tutte le squadre. E adesso, annotano gli uomini di Spadafora, questo ritiro chiuso non va più bene... Cosa succederà? S iva verso una settimana, la prossima, con pochi ritiri che partiranno e diverse formazioni che continueranno le sedute individuali. Almeno fino al 25. Solo che da ieri la Figc vigilerà sul rispetto delle norme per evitare che qualcuno, nel chiuso dei rispettivi centri tecnici, se ne approfitti.

L'Inter guida

La discussione in via Rosellini ieri è stata animata dall'Inter. E' stato l'ad Marotta ad annunciare che la formazione di Conte lunedì non avrebbe iniziato il ritiro perché, letto e valutato con attenzione il protocollo, questo risulta inapplicabile alla lettera. Il Napoli si è allineato immediatamente, ma anche altre società, tra le quali il Verona, il Torino, la Sampdoria e il Lecce, hanno espresso i loro dubbi. Per il momento quelle della Federazione sul ritiro sono semplici “indicazioni”: eccola la tesi dei club che vorrebbero iniziare le sedute collettive senza il ritiro (da applicare eventualmente in un secondo momento). In realtà il Cts nelle prossime ore trasformerà queste indicazioni in un protocollo vincolante. Tradotto: chi vorrà riprendere gli allenamenti collettivi,dovrà seguire le regole. A meno che la mediazione in programma stamani tra Lega e Figc, con tanto di successivo contatto di Gravina con il ministero dello Sport e il Cts, non porti a una correzione della rotta. Sulla carta si tratta di un tentativo assai complicato e che presumibilmente non avrà una risposta in tempi rapidi.

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