Serie A, Braconaro: "Ripartire? C'è la volontà di tutti"

Il membro della commissione medica Figc: "Anche il ministro Spadafora sta facendo aperture in questo senso. I dati epidemiologici sono buoni"
Serie A, Braconaro: "Ripartire? C'è la volontà di tutti"© Inter via Getty Images
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ROMA - "Secondo me c'è la volontà di tutti di arrivare al protocollo definitivo, anche del ministro che ha fatto delle aperture". Questa la posizione di Francesco Braconaro, membro della commissione medica Figc che, a Radio Punto Nuovo, ha parlato della situazione che riguarda il protocollo per gli allenamenti di gruppo. "E' chiaro che Spadafora deve andare cauto, glielo impone la sua posizione. Ma alla luce di quello che sta accadendo nel Paese la curva epidemiologica presenta dati buoni. Questo però non vuol dire mollare, non è ancora finito nulla e dobbiamo continuare a stare attenti". "Questa è una pandemia e nel contagio c'è l'imponderabile. Bene ha fatto l'Inail a precisare, i medici hanno mostrato disappunto perchè non volevano accollarsi responsabilità su un fenomeno grosso e sconosciuto come il coronavirus. Del resto i medici hanno delle linee guida, e dal momento in cui saranno determinate seguiranno quelle". Braconaro ha spiegato poi come il protocollo "non sia applicabile alla Serie C, per i motivi già dichiarati in precedenza. Da rappresentante della Lega la prima cosa che ho fatto è stata quella di riunire tutti prima di decidere la sospensione del campionato. Ho raccolto tutte le criticità che mi hanno evidenziato i medici, ma un conto sono risorse e strutture di Serie A e B, un conto quelle in C. Oltretutto i medici di queste squadre spesso non lo fanno come lavoro principale, ma part-time. Gestire un ritiro di 40-50 persone non è semplice ed ho raccolto tutte le perplessità sul protocollo".

"Modello tedesco? Non è un liberi tutti"

La Bundesliga ha ricominciato oggi, ma arriva il monito di Braconaro: "Serve attenzione, il modello tedesco non è un liberi tutti. Ci sono tutta una serie di protocolli atti a tutelare il più possibile la salute del gruppo squadra. La curva epidemiologica continua a migliorare e quindi saranno fatte altre valutazioni. C'è aperto un tavolo di lavoro dove ci confrontiamo con il Cts cercando di ottimizzare quello che potrebbe essere il comportamento di fronte ad un calciatore positivo che tuteli sì il gruppo squadra, ma non causi il blocco del campionato. Stiamo studiando una quarantena ridotta con controlli diagnostici e sierologici più diffusi all'interno del gruppo, una soluzione si può trovare". Sui 15 giorni di quarantena Braconaro ha spiegato che "con una partita ogni 3 giorni e un gruppo di tante persone la probabilità che ci sia un positivo asintomatico è alta. Dobbiamo essere pronti a far tutto quello che serve per ridurre il contagio. In questo modo avremo tutti idee chiare e linee guida da seguire". Poi di nuovo sulla Serie C: "Dal punto di vista sanitario dipenderà dai protocolli che usciranno, poi sarà la Lega Pro a valutarli. Deciderà l'assemblea di Lega, per ora abbiamo stimato che in Serie C un ritiro di tre settimane con accertamenti diagnostici e dispositivi di protezione individuale, insieme ad alberghi e sanificazione costerà tra i 100 e i 150mila euro per squadra".


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