Ripartenza serie A, si decide alle 18.30: le ipotesi in campo

Oggi l’incontro tra i vertici della Federazione e delle Leghe con Spadafora. Si punta al 13 giugno, va bene anche il 20 (ma con molti problemi). E il ministro vuole ancora legare ripartenza e telecronache in chiaro
Ronaldo (Juventus)© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
4 min

L a Figc e la Lega sperano di... fare 13. Come il giorno di giugno nel quale vorrebbero poter “riattivare” questa stagione interrotta dal coronavirus. Gravina e Dal Pino sono stati eccezionali nel tenere, insieme ai loro uomini di fiducia (Brunelli e De Siervo), la barra dritta fin dal primo giorno e oggi aspettano il verdetto del ministro Vincenzo Spadafora. Al titolare del dicastero dello sport spetta l'ultima decisione, quella più pesante e che tanti tifosi (nonché elettori dalla memoria lunga...) attendono con il fi ato sospeso. «Giovedì decideremo insieme se e quando riprendere: le date sono 13 o 20 giugno» aveva detto il ministro al Tg3 domenica. Rispetto a quattro giorni fa sicuramente la possibile positività di un tesserato del Bologna (con tanto di successivo isolamento del resto del gruppo squadra rossoblù) non ha dato una mano, ma se il protocollo approntato per la fase degli allenamenti dimostrerà di “tenere”, siccome è stato confermato anche per la ripresa della A, il nuovo caso di Covid nel mondo del pallone non è detto che sia una iattura o una condanna per il campionato. Certo un ammorbidimento della norma sulla quarantena aiuterebbe molto, ma la Figc ha già capito che il Cts non è avvezzo a trattative sul tema (lo leggete nell’articolo qui a fi anco) e oggi si aspetta solo di incassare il via libera del ministro alla ripartenza. Magari pure l'ok di massima al protocollo per le gare che il comitato di esperti del governo potrebbe fi - nire di analizzare: non è ancora certo che concluda la sua opera e non possono essere esclusi né uno slittamento del giudizio né suggerimenti su modifi che relativa alla parte organizzativa.

Summit chiave

La videoconferenza di oggi è fissata alle 18.30 perché Spadafora, che sarà accompagnato da alcuni membri del suo staff , ha in precedenza un appuntamento legato al governo. Per il mondo del calcio ci saranno il presidente della Figc Gravina, quello della Lega Dal Pino, quello della B Balata, quello della C Ghirelli e quello dei dilettanti Sibilia oltre ai numeri uno dell'Aic (Tommasi), degli allenatori (Ulivieri) e degli arbitri (Nicchi). Non è prevista la presenza del premier Conte o di altri ministri. Tutto lascia pensare che la risposta sarà comunicata in serata. Se direttamente ai vertici del nostro pallone, con un comunicato o con una dichiarazione televisiva (o su Facebook) lo capiremo nelle prossime ore. La Lega non vedrebbe di buon occhio una partenza ritardata al 20 giugno perché sarebbe costretta a sacrifi care la Coppa Italia e di fatto vedrebbe diminuire le sue chance di recuperare tutti gli eventuali match rinviati per casi di Covid ad agosto. Spadafora ieri sera ha studiato la situazione e le mosse da fare: la curva dei contagi dà una mano al pallone, ma nella sua testa c'è sempre l'idea di legare la ripresa del campionato al... calcio in chiaro. E sotto questo aspetto, siccome non c'è dialogo (ma anzi un vero e proprio muro contro muro) tra la Lega e Sky a proposito della Diretta Gol sul modello tedesco ipotizzata domenica dal ministro, non vanno escluse sorprese. “Suggerirà” di partire con le semifinali di Coppa Italia in chiaro su Rai 1 il 13 e 14 giugno? O sarà la Lega, che invece vorrebbe iniziare con i recuperi dalla venticinquesima giornata, a doversi sacrificare?

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