Sarri e Mihajlovic a cena insieme: il retroscena dello scontro per una bistecca

Ore e ore a parlare di calcio. A tavola fogli con numeri e freccette. E l’unico scontro ci fu su una bistecca
Sarri e Mihajlovic a cena insieme: il retroscena dello scontro per una bistecca
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Siamo nella sosta di campionato di Pasqua del 2015, Sinisa Mihajlovic allena la Sampdoria e Maurizio Sarri l’Empoli. Come da accordi presi tra i due a gennaio, Sinisa va ad Empoli volendo seguire la settimana tipo del lavoro di Sarri. Perché gli piace come fa giocare la sua squadra, perché si rende conto che dietro ogni movimento dell’Empoli c’è la mano di questo allenatore che per Sinisa è un professore di calcio. Sì, Miha aveva già capito tutto, e quelli furono giorni molto significativi nel corso dei quali l’allora allenatore della Sampdoria e Sarri si confrontarono per ore e ore sulla preparazione fisica, sulla tattica e anche sulla gestione del gruppo. Certo, fu proprio in quel fine marzo e primi di aprile del 2015 che tra i due nacque un’amicizia molto solida. E non solo tra Miha e Sarri. Racconta Marcello Carli, quell’anno direttore sportivo dell’Empoli e ora al Cagliari. «Ho conosciuto una persona eccezionale, con una grande personalità ma anche una grande umiltà, posso assicurarvi che in pochi giorni Sinisa divenne amico di tutti a Empoli, anche dei magazzinieri e degli addetti al campo. E non a caso quando a fine campionato venne a Empoli con la Sampdoria, prima di tutti gli altri andò ad abbracciare loro. Bologna si è messo in casa un tesoro prezioso prendendo Sinisa, te lo dice Carli, tra una decina di giorni il Cagliari giocherà a Bologna e sarò felice di poterlo incontrare. Già il fatto di vederlo in salute mi riempie di gioia. Anche se quella sera a cena lo avrei denunciato per ciò che fece».

La senape sulla bistecca

Quella sera a cena al Ristorante Adriano di Cerreto Guidi si ritrovarono attorno a un tavolo lo stesso Carli, Sarri, Mihajlovic, il segretario dell’Empoli Stefano Calistri e un paio di collaboratori dell’attuale allenatore della Juventus. «Carli mi presentò Mihajlovic, e rimasi stupito per come da subito mi fece sentire a mio agio. Tra l’altro gli dissi che era stato anche il mio allenatore, essendo tifoso della Fiorentina, e lui mi diede una pacca sulle spalle». Leonardo Nencini è il proprietario del ristorante, di quella cena ricorda tutto, anche che il giorno dopo lo chiamò un dirigente dell’Empoli per dirgli che Sarri non aveva gradito molto quella sua battuta a Sinisa. «Devo dire che Maurizio aveva ragione, di solito non sono invadente ma trovandomi di fronte Mihajlovic fu più forte di me». E questo nonostante che Roberto Benigni sia un suo cliente abituale, nonostante che da lui abbia cenato anche Gorbaciov e che più di una volta siano passati a mangiare la bistecca Vincenzo Montella e Valentino Rossi. Ma il bello deve ancora arrivare, ed è quello a cui si riferisce Carli. «Quando andai al tavolo per prendere le ordinazioni, tutti mi chiesero la bistecca, ma Mihajlovic mi domandò se avevo la senape. Gli risposi di sì, ma mentre tornavo verso la cucina mi chiedevo dove l’avrebbe messa. Portai le bistecche e la senape, dicendo a Mihajlovic che questo era l’ingrediente che sciupava tutto. Non vi nascondo che quando vidi che la metteva sulla bistecca, quasi mi sentii male. Chi lo scelse il vino? Sempre Mihajlovic, prese un Chianti classico gran selezione, un vino da intenditori. Ma quella senape, no, mai, era come una bestemmia».

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